come certamente Lei saprà a Pisticci si è costituito il Comitato Permanente di Difesa della Sezione Distaccata del Tribunale di Matera con l’obiettivo di coagulare intorno a sé le forze sociali, economiche, associazionistiche della città di Pisticci e fare da supporto e stimolo all’attività che la classe politica locale e quella forense devono, o dovrebbero, porre in essere per tutelare adeguatamente la difesa di un presidio fondamentale non solo per il comprensorio di Pisticci, quanto, anche per tutto il metapontino.
In tale ambito, il Comitato si sta spendendo quotidianamente al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica tutta per trasmettere un messaggio semplice ma assolutamente fondamentale: la soppressione dell’ufficio giudiziario pisticcese sarebbe un colpo mortale per tutta la comunità di Pisticci, di fatto chiusa e destinata alla lente, inesorabile estinzione, ma rappresenterebbe anche un insostenibile aggravio di spese per i cittadini dell’intera circoscrizione afferente alla Sezione Distaccata di Pisticci, da quelli risiedenti in loco a quelli, ben più vessati, di comunità come Gorgoglione, San Giorgio Lucano o San Mauro Forte, solo per citarne alcuni.
Il Comitato, al termine dell’ennesima riunione con la classe forense e politica, ed in concomitanza con l’incontro che una delegazione mista di Pisticci, capeggiata dal sindaco Vito Di Trani, ha avuto ieri a Roma con alcuni funzionari del Ministero della Giustizia, ha pertanto deciso di
CHIEDERLE
di convocare a Pisticci un consiglio provinciale aperto alle amministrazioni comunali che rientrano nel circondario del tribunale di Pisticci, ai rappresentanti del Consiglio dell’Ordine di Matera, alla giunta ed al consiglio regionale di Basilicata, ai parlamentari lucani di qualsivoglia colore politico.
Siamo certi che la sua sensibilità verso questo tema, peraltro già ampiamente mostrata dai ripetuti interventi in favore del presidio giudiziario pisticcese, la porteranno a dare seguito a questa richiesta/proposta probabilmente irrituale, ma carica e densa di significato: il Comitato, infatti, è formato da avvocati, associazioni locali e semplici cittadini. La richiesta di convocazione di un consiglio provinciale aperto, dunque, è la richiesta che Le viene fatta da un’intera comunità ieri scossa dallo “scippo” dell’ospedale di Tinchi, oggi preoccupata ma molto agguerrita, per le sorti dell’avamposto giudiziario.
Presidente, ascolti il grido di dolore che arriva dalla comunità più popolosa della Provincia di Lei amministrata: la preghiamo di prenderla in seria considerazione e di renderla operativa al più presto. E’ imminente, infatti, il redde rationem per ciò che concerne la razionalizzazione delle circoscrizioni giudiziarie e non possiamo, sia noi che Lei, rimanere inerti.
Nel ringraziarla, distinti saluti.
IL COMITATO
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