Le alghe del Pertusillo e i diserbanti stradali in Basilicata.
Nei giorni scorsi il WWF Basilicata è stato tempestato di telefonate da parte di cittadini che , sull’onda del forte inquinamento da petrolio visto nel Golfo del Messico, vogliono sapere qual è la causa dell’annerimento improvviso delle acque del Lago del Pertusillo in Val d’Agri, se anche qui si tratta di petrolio sversato dal Centro olio di Viggiano o se vi sono altre cause ancora tutte da scoprire. Certo è singolare che immediatamente dopo la giornata del 2 maggio passata dai volontari del WWF a monitorare le acque del Fiume Agri e del conseguente comunicato del TG3 Basilicata che parlava di acque fluviali ancora limpide, si sia scatenato l’inquinamento del Lago del Pertusillo che questa acque riceve insieme a quelle dei suoi affluenti maggiori lo Sciaura ed il Maglia. Mi pare logico il sospetto che qualcuno abbia voluto approfittare del momento felice di questo annuncio e della conseguente convinzione della salubrità delle acque dell’Agri per rifilare un grosso bidone al nostro povero e bellissimo lago Pertusillo. Le autorità preposte, cioè l’Arpab, i Comuni interessati, la Provincia, il Parco della Val d’Agri, stimolati da questa associazione ambientalista che ha larghe propaggini nella cittadinanza attiva della Valle, indagano, hanno raccolto provini delle acque inquinate e l’ Arpab li sta esaminando per dare una plausibile spiegazione a tutti. Ricordo che queste acque non solo servono ad irrigare i campi coltivati della bassa e media valle dell’agri, non solo servono a produrre energia idroelettrica nella Centrale di Missanello, ma innanzitutto vanno nel Materano e nella Puglia a dissetare i cittadini di quelle contrade riempiendo i loro acquedotti. Un’altra questione messa a punto dai nostri cittadini è quella delle erbe ai bordi delle strade statali bruciate dai diserbanti chimici , questa erbe si trovano anche ai bordi dei canali e dei fossi; il diserbante , che è tossico e nocivo, può andare a finire nelle acque di questi canali producendo ulteriore inquinamento alla nostra sostanza vitale che è l’acqua. Ma non è accaduto solo questo in Basilicata in fatto di ambiente, enuncio le cose più importanti ed eclatanti: la Regione sta per essere invasa da decine di permessi di ricerca ,di estrazione e coltivazione di idrocarburi (petrolio e gas), le compagnie hanno scoperto l’eldorado lucano, questa volta nel nord della Regione e gli amministratori di quelle località sono giustamente preoccupati su quello che può succedere ai loro territori, qualche sindaco forse pensa ancora che il petrolio possa risolvere i problemi di lavoro ed occupazione. Purtroppo non è così ed il caso Val d’Agri, dove si estraggono circa centomila barili di petrolio al giorno ,insegna che questi problemi sono più vivi che mai : l’unica consolazione, se così si può chiamare, sono le royaltes quale compenso al degrado delle aree vocate al turismo, all’agricoltura , all’artigianato, alla produzione enogastronomica di qualità. Il governo nazionale sta pensando di rifilare una centrale nucleare nel territorio materano, già interessato a Scanzano Jonico nel 2003 quale sito unico delle scorie radioattive, inoltre è notizia di oggi che lo stesso governo intende installare a Venita di Ferrandina una discarica di rifiuti speciali altamente pericolosi e tossici provenienti anche da fuori Regione. Certo in questa Regione si deve pensare sempre al peggio e non è certamente una ossessione del WWF se constata che è qui che si estrae il petrolio di Italia, che è qui che se ne vuole estrarre ancora , che è qui che vi è l’ITREC di Rotondella che ospita scorie nucleari di altri paesi da molti anni, che vi è il sospetto che al largo della costa tirrenica calabrese e lucana siano state affondate navi piene di scorie. Insomma è bene non continuare più in questo elenco poco rassicurante; ci affidiamo per la nostra salute e la salvaguardia del nostro ambiente alle autorità politiche da noi elette per governare il nostro territorio,siamo convinti che la coscienza ambientale dei cittadini è molto aumentata proprio in conseguenza di questi fatti e che essa determinerà una maggiore presa di coscienza di questi problemi anche nelle istituzioni lucane. Le ultime denunce che provengono proprio dalle semplici persone che vivono nella Basilicata , la sempre maggiore adesione alla nostra associazione di giovani che vogliono operare nel campo della salvaguardia ambientale ci fanno sperare in un futuro più controllato del nostro territorio ed in una presa di coscienza della necessità di uno sviluppo economico sempre più sostenibile.
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