FRANCESCO MAZZEI: FATTI E NON PAROLE
PISTICCI – Si infiamma ancora la situazione amministrativa a Pisticci con nuovi distinguo. Il manifesto del sindaco Michele Leone in risposta ai rilievi mossi da cinque consiglieri di maggioranza che avevano denunciato ritardi ed inadempienze, è inopportuno dal punto di vista politico e sembra voler solo difendere le posizioni di sindaco ed esecutivo. E’ l’opinione dell’ex vicesindaco Francesco Mazzei, che dissente su molti aspetti del contenuto del comunicato del sindaco. Senza entrare nel merito delle questioni (n.d.r. bilancio) da dibattere in consiglio, Mazzei evidenzia in una nota che c’è qualcuno che identifica l’amministrazione del comune con il concetto di commissariamento, invece di favorire un dialogo costruttivo, nel pieno rispetto dei ruoli. Tra sindaco, giunta e consiglio in pratica mancherebbe la sinergia dialettica e collaborativa, per cui le varie deleghe sono assommate nelle mani di una sola persona. Mazzei ritiene che l’azione amministrativa sia ferma ad una anno fa e che nulla è stato fatto per risolvere i problemi del territorio. “Il sindaco -scrive Mazzei- ha ragione a dire di aver speso la sua vita per il paese ma chiunque abbia a cuore le sue sorti lo ha fatto. Ha torto invece quando dice di essere disponibile al confronto richiesto dai componenti del gruppo. Le nostre posizioni non sono mai state condivise anzi il sindaco ha tentato di aggirarle utilizzando le scuse dell’urgenza, delle priorità, della improcrastinabilità degli atti. Adesso però la misura è colma. Se il sindaco intende proseguire su questa linea, allora personalmente -ma credo che il discorso valga per tutti i componenti del cosiddetto gruppo dei cinque- non sosterrò più questa maggioranza”. Mazzei respinge al mittente le accuse di una visione ristretta della politica e ritiene che il contenuto del manifesto-risposta del sindaco sia l’ennesimo trattatello privo di indicazioni politico-programmatiche. “Il sindaco -aggiunge- non deve aver ragione di temere alcunché almeno da parte del sottoscritto. Se infatti giungessi alla considerazione di dover far mancare il mio supporto al gruppo dirigente, lo farei apertamente, in coscienza e senza ambiguità, poiché sono abituato a parlare chiaro. Se dovessi rendermi conto che il sindaco intende proseguire sulla strada fin qui percorsa, fatta di carenze decisionali, trascuratezza nei confronti di molti problemi e latitanza a fronte delle richieste dei cittadini, allora mi regolerei di conseguenza. Aspettiamo dunque amministrazione e sindaco alla prova dei fatti. Il PRG è condizione imprescindibile rispetto ad ogni altra cosa, bilancio compreso.”
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