WWF su monitoraggio in Val d’Agri:
La Regione Basilicata, l’Arpab ed Agrobios rispondano ai dubbi dei cittadini.
A poco più di un mese dalla giornata di studio organizzata dal WWF sul monitoraggio ambientale dell’attività petrolifera in Val d’Agri, si registra assoluto silenzio sulle domande poste dai relatori e dal pubblico in sede di confronto e discussione. Non vi sono state riposte da parte di chi gestisce in prima persona la cosa pubblica in Regione, in Provincia, nei comuni interessati, né dagli organi tecnici che attualmente realizzano il monitoraggio ambientale al centro Oli di Viggiano ed ai pozzi; pochi anche i commenti da parte di amministratori e uomini politici di opposizione. In verità qualche sindaco è uscito con volantini che propongono studi roboanti di molecole e cose varie: è tutto qui quello che sa esprimere la politica per la Val d’Agri e la Regione Basilicata? Il WWF ripropone quindi le seguenti domande a tutti gli amministratori e tecnici con responsabilità politiche ed amministrative nell’area nella consapevolezza che tali domande abbiano urgente bisogno di una risposta:
1) E' sufficiente il monitoraggio attuale delle attività petrolifere per controllare tutto quello che succede presso il Centro Oli?
2) Perché l'attività di monitoraggio svolta presso il centro oli è la stessa effettuata nei centri abitati per l'inquinamento da attività urbana e non è specifica per l'attività petrolifera?
3) Perchè i dati del monitoraggio dell'aria forniti dall'ENI non vengono più pubblicati sul sito della Regione Basilicata ?
4) Perchè l'ENI fornisce solo i dati medi semestrali del Biossido di zolfo, del biossido di Azoto e dell'ossido di Carbonio?
5) Perchè l'accordo di programma ENI-Regione del 1998 non è stato ancora rispettato relativamente alla previsione del sistema di monitoraggio?
6) A che punto è lo svolgimento della gara per l'affidamento del monitoraggio ambientale previsto dal protocollo ENI – Regione ed il cui primo bando risale al marzo 2008?
7) Come mai questo bando non descrive assolutamente nel capitolato tecnico i sensori relativi agli inquinanti da monitorare che dovrebbero avere le centraline fisse?
8) Come mai il “bando relativo alla realizzazione del centro di monitoraggio ambientale Val d’Agri” (com’è riportato sul sito della regione Basilicata ed a pag 3 della GUCE del 20/03/2008), poi si “trasforma” in centro di monitoraggio ambientale relativo a tutto il territorio regionale, con l’acquisto di centraline e la realizzazione di monitoraggi per tutta la regione?
9) Qual'è lo stato di salute dei cittadini della Val d'Agri in relazione all'attività petrolifera?
10) Vi sono collegamenti tra le malattie più diffuse in questa area e l'attività petrolifera?
11) Che cosa è realmente successo presso il centro oli il 30 dicembre e perchè l'Arpab non fornisce dati sul monitoraggio dell'aria in quella data e nei giorni successivi?
12) Come mai l’Agrobios non pubblica più i dati relativi alla propria centralina, a partire dal 1 gennaio 2010?
13) Come mai la popolazione non è stata informata preventivamente riguardo all’aggiornamento del piano di emergenza esterno realizzato dal comune di Viggiano nel 2009, nonostante l’articolo 11, comma 3 del dgls 334/99, così come modificato dal 238/05, preveda che ciò avvenga “previa consultazione della popolazione”?
Le stesse domande il WWF Basilicata le pone ai candidati alla Presidenza della Regione: oltre al Presidente in carica Vito De Filippo, vorremmo che ci rispondessero Nicola Pagliuca del PDL, Magdi Allam della formazione “Io amo la Lucania”, Maurizio Bolognetti dei Radicali, Miko Somma di Comunità Lucana – Movimento No Oil, e tutti gli altri che dovessero candidarsi a governatore della Basilicata. Il WWF anticipa comunque la propria volontà di continuare nell’ “operazione trasparenza”, continuando a sensibilizzare l’opinione pubblica ed a denunciare la situazione creatasi in Val d’Agri conseguente alle attività petrolifere fino a quando non si avrà un quadro assolutamente sicuro di quanto sta accedendo ai cittadini ed all’ambiente dell’area. In tal senso il WWF ha già chiesto alla regione e all’ Arpab tutti i dati del monitoraggio ambientale effettuati da ENI e da Arpab nel 2009 nelle centraline poste all’interno e nei dintorni del centro oli.
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