Nucleare. Il Governo impugna le leggi regionali contro il nucleare
Legambiente: “Atto preventivo contro la libera scelta delle Regioni in attesa della decisione della Corte Costituzionale”
L’impugnazione da parte del Governo delle leggi regionali di Puglia, Campania e Basilicata che stabiliscono il divieto di installazione di impianti nucleari sul proprio territorio è un atto che mira a frenare preventivamente ulteriori decisioni regionali in tal senso. E’ assurdo che un Governo che ha fatto del federalismo la sua bandiera continui invece a centralizzare in modo arrogante e militarista le decisioni inerenti alle politiche energetiche, in totale spregio della Costituzione, delle scelte regionali e delle opinioni dei cittadini. E’ l’inizio di un pesante conflitto istituzionale sul tema del nucleare, molto grave ma che denota una grande debolezza del Governo che sa di non avere il consenso sociale in tema di rirorno al nucleare nel nostro Paese. La verità è che se l'Esecutivo pensa di mandare avanti il suo programma nucleare a tappe forzate contro le Regioni ed escludendo delle decisioni Comuni, Province e cittadini, si sta cullando in una pia illusione. È davvero intenzione del Governo realizzare gli impianti, contro tutto e contro tutti, con l'aiuto dell'esercito? Il governo Berlusconi con l’atto di oggi conferma purtroppo la sua grande miopia e un atteggiamento di arroganza istituzionale che non lo porterà da nessuna parte. Il decreto legislativo sul nucleare, all'esame del Parlamento, esclude di fatto dalle decisioni sui siti sia i cittadini che gli enti locali, mentre riserva alle Regioni, alle quali la Costituzione riserva su questi temi un potere legislativo concorrente, un ruolo solo residuale. Legambiente continua a sostenere, e lo farà in ogni sede e con tutti gli strumenti, che la scelta nucleare del governo è sbagliata, costosa, pericolosa e sta già togliendo risorse ad altri settori energetici, come quello delle fonti rinnovabili, sui quali i paesi più all'avanguardia investono massicciamente. Sapevamo tutti che la scelta nucleare non avrebbe mai incontrato il consenso dei cittadini, degli enti locali e delle Regioni. Sarebbe il caso che il Governo rinunci a scelte inutili, pericolose e così impopolari e che freni le mire nucleariste della maggioranza. Invece di perdere tempo con proposte ridicole e pericolose il Governo Italiano farebbe bene a fare quello che nei precedenti 5 anni di governo non ha fatto,: migliorare l’efficienza energetica dell’industria, nel campo dei trasporti, e nei consumi residenziali e puntare sull’energia solare, su quella eolica e sulla ricerca nel campo delle nuove rinnovabili per dare “nuova energia” al nostro paese.
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