
Nella serata di ieri 08 luglio 2009, una donna di Oliveto Lucano (MT), afflitta da disturbi mentali, ha aggredito l’anziano padre “colpevole”, a suo dire, della mancata fornitura di acqua presso la sua abitazione. L’uomo, che risiede nelle immediate adiacenze dell’abitazione della figlia, è stato costretto, a seguito dei numerosi traumi patiti, in particolar modo agli arti superiori, a sottoporsi a cure mediche. In considerazione dello stato di pericolosità della donna, si rendeva necessario un trattamento sanitario obbligatorio, effettivamente disposto, essenziale per preservare anche l’incolumità della stessa donna che, nel frattempo, si era chiusa in casa non consentendo a nessuno di avvicinarsi. A quel punto, stante l’impossibilità di raggiungere la donna ed il concreto pericolo che la stessa potesse attuare gesti autolesionistici, su concorde parere dell’Autorità Giudiziaria di Matera, è stato richiesto l’intervento di una squadra di Vigili del Fuoco per provare a raggiungere la donna tramite i balconi della sua abitazione sita al secondo piano dell’immobile. La tensione è salita ulteriormente, tanto da far temere che livello di aggressività della donna crescesse irrimediabilmente e, a quel punto, i militari della Stazione Carabinieri di Garaguso (MT) hanno attuato una strategia rivelatasi vincente: dopo aver rassicurato la donna, le hanno fatto intendere che l’avrebbero lasciata in pace e che sarebbero andati via. A quel punto i mezzi di soccorso e tutto il personale intervenuto si allontanava dalla zona dell’intervento, ma, in realtà, due militari si erano già posizionati presso l’uscio della abitazione della donna, pronti ad intervenire alla prima occasione utile. Effettivamente, dopo qualche minuto, la donna ha aperto le porte della sua abitazione, cosa che ha consentito il fulmineo intervento dei militari che, sfruttato il varco creatosi, hanno immediatamente raggiunto ed immobilizzato la donna che è stata ricoverata e sottoposta alle necessarie cure.
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