Due relazioni l’una inerente il ‘Programma di Metrologia dell’Unione Europea’ e l’altra legata al ‘Programma di Ricerca e Sviluppo a sostegno di una vita attiva e autonoma’ sono state approvate all’unanimità nel corso dell’ultima riunione della Commissione ITRE del Parlamento Europeo. L’On. Aldo Patriciello, relatore ombra delle materie per il Partito Popolare Europeo, si ritiene “soddisfatto perché la Commissione Industria Ricerca ed Energia ha preso in considerazione e appoggiato la partecipazione dell’Unione a due programmi di ricerca ed innovazione avviati da più Stati membri. Il primo – precisa l’Eurodeputato – riguarda la partecipazione dell’Unione Europea al Programma metrologico di ricerca e innovazione (EMPIR) che ha l’obiettivo prioritario, in linea con la strategia Europa 2020, di affrontare i problemi attuali del sistema europeo di ricerca metrologica e massimizzare i vantaggi di migliori soluzioni di misurazione per l’Europa. La metrologia, infatti, è il fulcro del nostro mondo tecnologicamente avanzato e incide su ogni aspetto della nostra vita quotidiana ed è essenziale disporre di misurazioni sempre più precise e affidabili per stimolare l’innovazione e la crescita della nostra economia basata sulla conoscenza. Non è possibile comprendere adeguatamente e quindi controllare, produrre o elaborare in maniera affidabile ciò che non possiamo misurare. Misurazioni affidabili e tracciabili consentono alla comunità scientifica nel suo complesso di sviluppare migliori strumenti e svolgere meglio la propria missione scientifica. Si aprono così nuove possibilità per l’industria, creando spazio e opportunità per innovare. Grazie a questo si sostengono e si sviluppano la comprensione e l’accordo relativi alle sfide mondiali quali l’energia, la sanità e i cambiamenti climatici. Tutti i Governi dei paesi tecnologicamente avanzati sono favorevoli a un’infrastruttura metrologica per i benefici che essa apporta; è il suo forte carattere di bene pubblico che giustifica l’intervento pubblico”. L’attuale programma europeo di ricerca metrologica (EMRP) è un’iniziativa comune, attuata da 22 istituti nazionali di metrologia, basata sull’articolo 185 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) che mediante l’attuazione del programma quadro pluriennale consente di coordinare i programmi nazionali di ricerca. La seconda relazione presentata dall’On. Patriciello ai deputati membri della Commissione Ricerca fa capo ad un obiettivo sociale per cui tutti gli Stati membri stanno svolgendo azioni sul territorio al fine di sostenere l’invecchiamento attivo e in buona salute della popolazione. Il rapporto è scaturito da una serie di dati che non possono essere trascurati. Il previsto aumento del numero di persone di età compresa tra 65 e 80 anni (40% tra il 2010 e il 2030) porrà l’Europa del 21esimo secolo di fronte all’importante e urgente sfida di trovare soluzioni per far fronte al cambiamento demografico e favorire l’invecchiamento attivo e in buona salute. Inoltre, l’economia ‘grigia’ rappresenta un’opportunità per lo sviluppo di servizi e prodotti innovativi che soddisfino le esigenze sociali e promuovano lo sviluppo economico e nuovi modelli d’impresa. Nel settore europeo della ricerca (SER) sono state avviate numerose iniziative per raccogliere la sfida dell’invecchiamento attivo e in buona salute, tra cui il partenariato europeo per l’innovazione e la futura creazione di una comunità della conoscenza e dell’innovazione nell’ambito dell’Istituto europeo di tecnologia. “Ritengo – dichiara Patriciello - che la messa a disposizione di finanziamenti tramite il programma a sostegno di una vita attiva e autonoma (AAL) sia giustificata e complementare a tali iniziative. Tanti i settori su cui intervenire. Dobbiamo partire dal presupposto che le persone non più giovani, in buone condizioni di salute possono continuare ad essere una risorsa per la società e qualora non lo fossero dobbiamo garantire loro la migliore assistenza possibile. Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione possono svolgere un ruolo importante per migliorare la qualità della vita delle persone anziane e le rispettive carriere, nonché per accrescere l’efficacia, sotto il profilo dei costi e dell’assistenza. In particolare nel settore sanitario, tale coinvolgimento nel processo di innovazione sin dalle primissime fasi è essenziale per lo sviluppo di soluzioni che siano accettate e volute dagli utenti finali. Per questo bisogna migliorare la partecipazione degli utenti finali al programma sin dalle prime fasi. Le soluzioni basate sulle TIC possono accrescere l’efficienza energetica nei sistemi di assistenza sanitaria e assistenza sociale, riducendo ad esempio, in alcuni casi, il bisogno di trasporti. Nell’ambito della sfida ‘Invecchiamento attivo, vita indipendente e assistita’, il programma specifico Orizzonte 2020 definisce le attività prioritarie da affrontare in questo settore. Le persone disabili sono menzionate esplicitamente come gruppo di beneficiari, insieme agli anziani, bisogna quindi allinearsi con tale priorità. Allo stesso tempo le attività del programma AAL devono rispettarne appieno i principi etici di privacy e con la pertinente legislazione nazionale, unionale e internazionale”. Attenzione è stata posta anche sull’esigenza di semplificazione di tali programmi, sia dal punto di vista comunicativo ed informativo che burocratico. Innanzitutto c’è bisogno, come in tutti i programmi comunitari, di una migliore coordinazione con i Governi nazionali con i vari strumenti finanziari, le regole di ammissibilità e i sistemi di rimborso. “La complessità derivante dalle differenti regole nazionali - conclude Patriciello - in materia di finanziamento e ammissibilità nell’attuazione del programma si ripercuote sulla partecipazione. Per questo bisogna avanzare proposte concrete in tale senso, ricercare regole uniformi e semplificare al fine di creare uno spazio europeo della ricerca”. Le relazioni approvate consentiranno al Parlamento europeo di affrontare tali problematiche e prevedere fondi nonché iniziative relative ai relativi programmi.
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