Il vaccino non basta. Di qui il “decalogo” di Sanità Futura.
Quando si esce all’aperto è consigliato vestirsi con indumenti adatti alle basse temperature esterne, sufficientemente caldi e indossare sempre il soprabito, guanti e cappello. Proteggersi dagli effetti del vento e del freddo coprendo il volto con sciarpe. Fare attenzione agli sbalzi di temperatura e coprirsi in maniera adeguata quando si passa da un ambiente riscaldato ad uno freddo e viceversa.
Anche per l’alimentazione durante la stagione invernale si consiglia una dieta equilibrata, preferendo l’assunzione di pasti e bevande caldi, che aiuta a soddisfare le aumentate richieste metaboliche per la produzione di una maggiore quota di calore interno. Quando le temperature sono particolarmente basse si consiglia di:
- bere almeno 2 litri di liquidi al giorno, salvo diverso parere medico; preferire bevande calde come té e tisane, o anche semplici spremute d’arancia
- assumere pasti a base di frutta e verdura che contengono vitamine e sali minerali, molto utili per difendersi dalle insidie del freddo. In generale sono consigliati tutti gli alimenti contenenti vitamina E ed il beta carotene (un precursore della vitamina A), in grado di stimolare le difese immunitarie. Si ricorda che i cibi contenenti carotenoidi sono: carote, zucca, patate, pomodori, spinaci, carciofi, barbabietole rosse, broccoli, cavolfiori, peperoni, mentre quelli contenenti la vitamina E sono le mandorle, le nocciole, olio extravergine d’oliva, etc.
- evitare di bere alcool e super alcolici perché possono causare una eccessiva dispersione del calore prodotto dal corpo e favorire l’insorgere di ipotermia. A casa si consiglia di regolare la temperatura degli ambienti interni su valori adeguati, evitando che l’aria diventi eccessivamente secca (specialmente se sono presenti persone affette da malattie respiratorie e asma), umidificandola con appositi contenitori d’acqua posti sui radiatori e aerare periodicamente gli ambienti. Per Michele Cataldi e Giuseppe Dimarzio dirigenti di Sanità Futura l’informazione sanitaria resta il primo importante compito di tutti gli operatori della sanità attraverso specifiche ed adeguate campagne di prevenzione prima che di cura come accade da tempo con il “Punto Salute” servizio di informazione-prenotazione di prestazioni e servizi presso strutture private accreditate che tra l’altro contribuisce a superare le liste di attesa per visite e prestazioni specialistiche.
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