«Forse non ne sono degno, ma gioisce il pensiero che lassù, due passi e un federiciano cielo, nelle vie che sanno di sale e di vento, tra tanta poesia, faccia mostra di se', vanitosa, la mia canzone della follia. Penso ai miei figli che un domani, passeggiando a Rocca Imperiale, mi incontreranno appeso alle strade che ho calpestato nel mio lungo viaggio». Omar Pedrini è già immerso nel clima del “Federiciano” che trasformerà Rocca Imperiale, il 7 e l’8 dicembre in un grande raduno di poeti. Il leader dei Timoria sarà l’ospite d’eccezione della V edizione (che ha raccolto 2.500 iscritti), sabato pomeriggio, dove si intratterrà con il pubblico recitando e cantando alcuni suoi celebri versi. Il cantautore ha appositamente composto un haiku per Rocca Imperiale, un omaggio per “Il Federiciano”: Su nel paese/ tra tanta poesia/ la mia Follia. Una macchina organizzativa ormai collaudata, lungo l’asse Aletti Editore-Amministrazione Comunale, accoglierà centinaia e centinaia di visitatori per un evento unico nel suo genere che unisce cultura e territorio, per un vero esempio di marketing territoriale: un concetto oggi abusato ma che a Rocca Imperiale trova la sua unica dimostrazione in tutto l’Alto Jonio cosentino. Un borgo antico che continua a vivere grazie al “Paese della Poesia”. «Sono contento di capire che il “Paese della poesia” non è più solo mio che l’ho creato – spiega l’editore Giuseppe Aletti - , non è solo di Rocca Imperiale che lo ha adottato, ma è di tutti gli autori che hanno creduto in questo sogno di dare una dimora alla poesia». E sì, perché Rocca Imperiale è una vera casa della poesia, un libro a cielo aperto con le stele che tracciano un percorso nel borgo antico visitato in ogni periodo dell’anno. Con quelle di quest’anno saranno 27 le stele poetiche con versi di autori famosi e meno famosi che nel borgo federiciano hanno trovato l’immortalità. I vincitori di quest’anno, così com’è tradizione del concorso “Il Federiciano”, non saranno avvisati prima ma lo scopriranno soltanto durante lo svelamento delle stele sabato sera. La giornata del sabato sarà aperta con un visita guidata alle 20 stele svelate gli anni passati, dove a fare da Cicerone sarà l’editore Giuseppe Aletti. Sabato sera dopo la declamazione dei versi e lo svelamento delle stele, spazio alla “cena dei poeti” nella sala Parsifal. Domenica mattina, l’estemporanea di poesia (iscrizioni aperte sino a pochi minuti prima dell’inizio) permetterà ai poeti di immergersi nel borgo antico alla ricerca della giusta ispirazione. Due giorni intensi che si chiuderanno domenica sera quando alle 21 nell’Auditorium parrocchiale della Marina andrà in scena l’esilarante commedia natalizia “Due su due” di Mario Fazio, a cura della compagnia teatrale “Passando per attori” di Guidonia (Roma). Sul palcoscenico anche l’editore Aletti e la direttrice editoriale Valentina Meola, nelle insolite vesti di attori. E intanto in questi giorni il Museo delle Cere di Rocca ha dedicato al “Paese della Poesia” la statua di Leopardi, con il grande poeta che è presente tra le stele con i versi de L’infinito. Anche tutta la comunità parrocchiale si è stretta attorno al “Paese della Poesia” con una stele voluta dal parroco don Vincenzo Santalucia, dedicata a San Francesco d’Assisi e che riporta “Il Cantico delle creature”. La casa editrice Aletti è riuscita a creare un evento, perfezionandolo negli anni, che ha la capacità di attirare tantissimi visitatori in un piccolo comune del sud, distante dai grandi centri urbani, in un periodo dell’anno lontano dal clamore estivo. Una sorta di progetto pilota, esportabile ovunque. Ma con il necessario contributo di passione e professionalità. Venire a vedere per credere.
Vincenzo La Camera, ufficio stampa
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