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sabato 4 agosto 2012

LUPI: E’ ORMAI ALLARME

TANTI GLI ALLEVATORI CHE OGNI GIORNO DENUNCIANO DANNI AGLI ALLEVAMENTI BOVINI, OVICAPRINI ED EQUINI CONDOTTI ALLO STATO BRADO O SEMIBRADO

A seguito degli interventi di ripopolamento il lupo è ricomparso in molte zone in cui non era più presente da circa un secolo. Se ciò è positivo sul piano della tutela della biodiversità, l’assenza di adeguate misure di prevenzione ha determinato un incremento nei danni provocati dal lupo alle imprese zootecniche. Centinaia i capi bovini, ovicaprini ed equini uccisi in un anno in Basilicata con un censimento dei danni mai calcolato in maniera compiuta. Non ci sono poi solo i danni relativi ad animali uccisi: ci sono anche quelli dovuti ad animali fuggiti e non ritrovati, agli animali feriti le cui cure sono a spese degli allevatori, dalla perdita di latte agli aborti (si stima che lo choc causato dall’aggressione possa causare una diminuzione del 50 per cento della produzione giornaliera). Danni indiretti che, secondo Coldiretti, occorrerebbe riconoscere agli allevatori, individuando apposite forme di indennizzo. Afferma Rocco Pafundi, allevatore di Acerenza: “nel territorio compreso tra Acerenza e Forenza sono ormai all’ordine del giorno gli attacchi dei lupi a greggi e mandrie di podoliche al pascolo; ho visto personalmente branchi di 4-5 lupi inseguire un gregge di pecore in pieno giorno. Spesso vengono uccisi vitelli appena nati e diventa difficile anche dimostrare i parti. Gli indennizzi sono poi talmente bassi che a malapena coprono le spese per la distruzione delle carcasse e purtroppo arrivano soltanto dopo due-tre anni dalla denuncia. Sono tante le aziende zootecniche a rischio chiusura”. E Francesco Trivigno, allevatore di Viggiano: “soltanto negli ultimi giorni i lupi mi hanno ucciso un puledro e quattro pecore; così non si può andare avanti, molte aziende marginali stanno chiudendo, e sono proprio quelle che salvaguardano il territorio con la cura dei pascoli e del sottobosco, altrimenti a rischio frane ed incendi.” Lancia quindi una provocazione “noi allevatori siamo tenuti al rispetto del benessere animale; se i lupi sono specie protetta gli enti preposti dovrebbero garantire anche il loro sostentamento”. Saverio Dalessandro, Presidente Coldiretti Potenza, afferma che “per Coldiretti le soluzioni possibili sono nella sostanza due, da realizzare congiuntamente:
1) rivedere il sistema di accertamento e risarcimento dei danni al fine di garantire un completo reintegro della perdita di reddito per gli allevatori, che comprenda anche i danni indiretti;
2) studiare misure di prevenzione dei danni con incentivi alle imprese agricole che vogliano metterli in atto e sostegni sui pagamenti di premi assicurativi relativi ai danni provocati da attacchi di predatori protetti verso i quali vige un divieto assoluto di caccia, come appunto i lupi. Gli incentivi diventano necessari soprattutto per le misure di prevenzione attuate da aziende marginali che non avrebbero la possibilità di poterlo fare con proprie risorse.”

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