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sabato 18 agosto 2012

LATRONICO. Soppressione Provincia di Matera: compiere una vera e propria spending review su scala regionale che colga il senso dei tempi che abbiamo davanti per dare ai cittadini istituzioni e servizi adeguati alla prospettiva della efficacia e della qualità amministrativa.

“Sulla questione del riordino delle Province ed in particolare sulla difesa di quella di Matera che sarebbe cancellata dall'ultimo provvedimento contenuto dalla spending review varato dal governo Monti, bisogna fare attenzione alla proposta di riordino che nei prossimi mesi le Regioni, quindi anche la nostra, dovranno presentare al governo centrale. Una proposta che deve essere affrontata come una sfida per definire su scala regionale un nuovo assetto istituzionale che tenga conto delle esigenze di razionalizzazione/semplificazione delle articolazioni istituzionali e, nello stesso tempo, della efficacia funzionale del modello proposto. Una grande regione dal punto di vista territoriale come la Basilicata che potrebbe contenere, per effetto degli stessi criteri fissati dalla delibera del Consiglio dei Ministri dello scorso 20 luglio, 4 province, non può averne solo una perché mancano alla soglia 100 mila abitanti”. Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico. “Intanto, ho già chiesto, in sede di dibattito in Commissione, al ministro Patroni Griffi di considerare queste anomalie, insieme al non trascurabile dato funzionale di una Provincia Regione che difficilmente potrebbe attendere ai compiti assegnati alle Province e che riguardano competenze di scala territoriale che non possono essere esercitate nè dai Comuni nè dalla Regione. Sono del parere che la Basilicata debba accettare la sfida della razionalizzazione e del riordino per orientare una proposta che non sia semplicemente conservativa e difensiva, ma che proponga al governo un disegno innovatore, che forse nel tempo avremmo dovuto già sperimentare, per assicurare alla Basilicata un disegno istituzionale efficace e privo di ridondanze con i relativi sovrapposizione di funzioni che pure sono riscontrabili e che pesano non poco sulle finanze regionali. Si tratta di metter ordine alle competenze istituzionali partendo dall'ente Regione che deve svolgere funzioni di legislazione e di alta programmazione, con una severa revisione di tutti gli enti sub regionali, per verificarne efficacia, funzioni e costi, passando alle Province che dovrebbero svolgere le funzioni su scala territoriale, e da ultimo ai Comuni a cui andrebbero assegnate tutte le competenze/ funzioni su scala comunale attraverso un rafforzamento autonomistico. Si tratterebbe di compiere una vera e propria spending review su scala regionale che colga il senso dei tempi che abbiamo davanti per dare ai cittadini istituzioni e servizi adeguati alla prospettiva della efficacia e della qualità amministrativa. L'auspicio e' che il dibattito ed il confronto delle prossime settimane assuma queste preoccupazioni e questi obiettivi. Sul tavolo del negoziato Governo/ Regioni oltre che la materia delle competenze dell' ente Provincia e della sua articolazione territoriale, resta il nodo delle articolazioni periferiche dello Stato (Prefetture, Questure,etc) che vanno pure esse articolate in maniera funzionale alle esigenze della nostra regione per evitare una desertificazione che finirebbe per accrescere il divario dei servizi e degli standard di vita per i nostri cittadini”.

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