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giovedì 3 marzo 2011



Provincia di Taranto: Gravi danni nelle campagne dopo le piogge

La Cia Confederazione Italiana Agricoltori di Taranto segnala che al momento è difficile una stima dei danni dopo le abbondanti piogge dei giorni scorsi che hanno messo in grave difficoltà la provincia di Taranto.
In particolare, a Ginosa nelle contrade Marinella, Pantano e Tufarella, tra Ginosa e la valle del fiume Bradano, nel territorio di Bernalda (Basilicata), molti ettari di ortaggi e vigneti da tavola sono stati completamente distrutti; danneggiati anche capannoni e abitazioni.
Anche a Castellaneta (contrada Gaudella) e Palagianello (nella Lama), centinaia di ettari sono stati allagati con distruzione di tutti i seminativi, ortaggi con gravi danni a vigneti e  strutture arboree.
Ricordiamo che i territori di questi comuni erano stati già devastati dall’alluvione del 2003 e che molti imprenditori agricoli avevano subito gravi danni allora e ancora oggi, a distanza di otto anni, aspettano il pagamento per gli indennizzi da parte della Regione Puglia e della Provincia di Taranto.
La pioggia rende difficile anche la percorribilità delle strade rurali e gli accessi nelle aziende a causa della presenza di fango e detriti trasportati dalla violenza dell’acqua.
Naturalmente la nostra amarezza è quella di constatare che ad ogni calamità si ripete la stessa ed identica situazione, raccolta delle segnalazioni di danni, richiesta di riconoscimento della calamità atmosferica e successiva presentazione delle domande, dopodiché passano gli anni e le aziende non ricevono alcunché.
La gente estranea al settore agricolo è convinta che gli agricoltori, per ogni calamità, intascano puntualmente soldi, e pertanto non comprendono come mai si protesta e quindi il tutto è bollato come il solito lamento degli agricoltori.
Nei prossimi giorni assisteremo all’ormai consolidato fenomeno della solidarietà da parte di tutti verso il mondo agricolo, decine di milioni di euro a disposizione alla nostra agricoltura, ma solo a parole.
Sarebbe interessante verificare quello che è accaduto negli ultimi dieci anni, oltre dieci calamità hanno interessato le imprese agricole della nostra provincia, che in compenso al momento in molti casi non hanno ricevuto alcun ristoro del danno subito, nonostante le innumerevoli promesse pervenute da ogni parte politica.
In occasione delle calamità, l’unico automatismo certo, giusto e legittimo è quello del trascinamento delle giornate dell’anno precedente per i lavoratori agricoli dipendenti.
Riteniamo che un analogo automatismo ancor più giusto e legittimo andrebbe individuato per le aziende agricole.
Scoppia la rabbia tra gli imprenditori agricoli di Ginosa, Laterza, Castellaneta e Palagianello che denunciano strade dissestate o addirittura chiuse, canali di scolo della bonifica in crisi di deflusso ed i terreni circostanti allagati con conseguente rischio di fenomeni di marciume radicale.
Pertanto la Cia sollecita gli organismi preposti ad una verifica tempestiva dei danni all’agricoltura e l’avvio delle procedure per venire incontro alle esigenze dei produttori colpiti dal maltempo.
La CIA chiede inoltre che siano attivate tutte quelle misure urgenti per il riconoscimento dello stato di calamita naturale.

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