In questi ultimi giorni si sono succedute dichiarazioni e commenti sulla Delibera Regionale relativa al videogioco “Verdino”. Voglio ritornare sull’argomento per rispondere alle insinuazioni del Senatore Digilio che fraintende pretestuosamente le prese di posizione dell’Italia dei Valori.
La nostra posizione, così come illustrata da Sergio Manieri, è chiara e limpida, tuttavia il senatore Digilio vuole ad ogni costo intravedervi una tortuosità di ragionamento e retropensieri che sono puro esercizio fantasioso.
Piuttosto, mi sembra che Egli voglia “menare il can per l’aia” invece di analizzare i fatti, che sono i seguenti: c’è stata una deliberazione regionale quantomeno inopportuna; la cosa è stata denunciata dai Consiglieri di opposizione; c’è stata una presa di posizione di alcuni partiti di maggioranza, tra i quali l’IdV che, in particolare, auspica che sia fatta piena luce sull’argomento per tutelare l’immagine stessa del buon governo regionale.
Come si vede, ci vuole una bella immaginazione per intravedere strategie occulte o contorti disegni preordinati in una vicenda che si sviluppa con una linearità disarmante.
La Delibera in questione è stata firmata e licenziata dalla Giunta Regionale liberamente e legittimamente; perciò, non è stata “subita” dalla Giunta né è pensabile che sia stata preconfezionata per mettere in difficoltà lo stesso assessore proponente! Dunque, criticare quel pasticcio ed aspettarsi chiarimenti significa attribuirsi primati di comportamenti etici?
A me, invece, pare quantomeno strano l’atteggiamento di chi fa finta che non sia accaduto nulla di discutibile o non criticabile.
Il nostro segretario, come altri osservatori, ha poi evidenziato una certa similitudine tra questa vicenda e quella di Di Lascio alla Provincia di Potenza, ed in relazione a quell’episodio, sempre per ambizione di buon governo, ha richiamato particolare attenzione alla composizione del nucleo di valutazione della Dirigenza della Provincia di Potenza, lamentando al riguardo una mancata considerazione del nostro punto di vista. Anche qui, quindi, le insinuazioni del senatore Digilio non ci riguardano affatto.
Invece, anche noi siamo d’accordo sulla sua proposta di un patto d’onore tra tutti i partiti, inteso però non come autotutela, ma piuttosto come impegno solenne a comportamenti sempre corretti e trasparenti nella gestione della Pubblica Amministrazione.
Antonio Brigante, componente del Coordinamento Regionale IdV
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