“La frenata nei rincari, in uno scenario globale in continua e rapidissima evoluzione, pur rendendoci soddisfatti non può lasciarci tranquilli – conferma l'assessore Regionale alle Attività Produttive, Erminio Restaino –. Continueremo dunque a monitorare costantemente l’andamento dei prezzi e le eventuali anomalie che si andranno a riscontrare, come quella relativa agli andamenti fortemente divergenti nei due comuni capoluogo”. Nel’arco del 2010, in effetti, Potenza ha subito rincari medi di appena l’1,0% mentre Matera ha registrato un 1,4% ascrivibile, in larga misura, ai generi alimentari, i cui prezzi hanno ripreso a crescere a ritmi relativamente sostenuti nella città dei Sassi (+2,0% a dicembre), mentre nel capoluogo di regione hanno continuato ad evidenziare un trend negativo (-0,5%).
Nella maggior parte dei capitoli di spesa, a partire dall’alimentare e dall’abbigliamento, l’inflazione regionale si mantiene molto bassa. Rincari significativi si sono invece determinati nei trasporti (+4,5% a dicembre) - per effetto della forte impennata dei prezzi dei carburanti - e nel capitolo dell’abitazione (+3,5%), dove “pesano” gli aumenti delle tariffe locali di acqua potabile e rifiuti solidi urbani, che hanno sfiorato anche il 20%.
“In alcuni casi questi aumenti sono dovuti alla tendenza a portare le tariffe a livelli compatibili con la totale copertura dei costi del servizio - commenta il presidente di Unioncamere Basilicata, Angelo Tortorelli –. E’ evidente come queste dinamiche finiscano per erodere il potere d'acquisto delle famiglie e accrescere i costi che gravano sui bilanci delle imprese, in particolare piccole. Una maggiore moderazione in questo senso sarebbe auspicabile, soprattutto in una fase come quella attuale in cui gli equilibri economico-finanziari degli uni e degli altri sono già messi a dura prova dalla debolezza del mercato del lavoro e dall'aumento delle materie prime”.
Il Rapporto sull’inflazione nel 2010 può essere scaricato da www.bas.camcom.it
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