IL SINDACO AL PDL PISTICCI: LA DELIBERA SULL’OSPEDALE E’ STATA TRASMESSA DA UN MESE
In merito alla richiesta formulata dai circoli del Pdl di Pisticci e Marconia in base alla quale si è inteso sollecitare “il sindaco di Pisticci, a voler procedere senza indugio, alla trasmissione del deliberato da parte del Consiglio Comunale di Pisticci” riguardante la discussione e le determinazioni adottate dal Consiglio il 20 luglio scorso per quanto concerne la riorganizzazione dell’ospedale di Tinchi, il Sindaco precisa che l’intera documentazione contenuta nella delibera n° 33 del 20/07/2010 riguardante, appunto, l’ospedale di Tinchi, è stata regolarmente trasmessa il giorno 23 luglio 2010 a tutte le istituzioni alle quali il Consiglio aveva deciso di inviarla ed in particolare: al Presidente della Giunta regionale di Basilicata, Vito De Filippo, al Presidente del Consiglio regionale di Basilicata, Vincenzo Folino, all’Assessore regionale alla Sanità, Attilio Martorano, ai Consiglieri regionali, Nicola Benedetto, Luca Braia, Paolo Castelluccio, Giuseppe D’Alessandro, Vincenzo Ruggiero, Vincenzo Santochirico, Romeo Emilio Sarra, Mario Venezia, Vincenzo Viti, al Presidente della Giunta provinciale di Matera, Franco Stella, al Presidente del Consiglio provinciale di Matera, Aldo Chietera, ai Consiglieri della Provincia di Matera, ai Sindaci dei Comuni di Bernalda e Craco, al Direttore Generale Asm, Vito Gaudiano, al Dirigente generale del Dipartimento Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale della Regione Basilicata, Pietro Quinto, al Comitato Cittadini Attivi di Bernalda ed al Comitato Cittadini Difesa dell’Ospedale di Tinchi. “Non v’è ragione, pertanto, - dichiara il Sindaco, Michele Leone - ad oltre un mese di distanza di sollecitare, come il Pdl di Pisticci e Marconia inspiegabilmente ha fatto, il Sindaco di Pisticci a trasmettere atti già inviati da tempo e per i quali sono a disposizione i relativi timbri di avvenuta ricezione degli Enti destinatari. Senza considerare che una sollecitazione in tal senso, che comunque non ha motivo di esistere, sarebbe stato più corretto riferirla alla Presidenza del Consiglio Comunale di Pisticci, competente per la gestione dei deliberati dell’organo assembleare comunale.
Il contenuto del comunicato stampa del Pdl di Pisticci e Marconia la dice lunga sullo stato di confusione in cui versa la gestione operata dal coordinamento cittadino e sulla pochezza degli argomenti adottati nel vano tentativo di mettere in piedi una opposizione che risulta strumentale e priva di contenuti all’attuale maggioranza che guida il Comune di Pisticci. Detta maggioranza, sulla questione ospedale, ha assunto da tempo una posizione chiara e condivisa che va nella direzione tracciata dal Consiglio Comunale di Pisticci, in piena coerenza con quanto stabilito dalla massima Assemblea cittadina. Una coerenza che è persistita anche di fronte all’ipotesi di allocare a Tinchi un polo specialistico di neuropsichiatria infantile, che pur non è più all’ordine del giorno, ed il Distretto della salute. Perché né l’uno né l’altro sono stati considerati come alternativi all’esistenza del presidio ospedaliero.
Altrettanta coerenza, invece, sembra sfuggire ad alcuni locali esponenti del Pdl affannati a trovare un collocamento stabile nel rinnovato quadro interno al partito, tra correnti di finiani e di berlusconiani, sulle quali, in particolar modo a Pisticci, non c’è alcuna chiarezza. Ma prendere posizioni chiare, probabilmente, equivarrebbe a dover rinunciare alla prospettiva della sterile sopravvivenza rimasta quale unica ambizione di alcuni rappresentanti del locale Pdl (a proposito, a questo punto mi piacerebbe conoscere le posizioni dei consiglieri e dirigenti ex An per capire se continuano a stare ancora con Fini).
La sopravvivenza di una classe politica non può dipendere, così come intende il Pdl pisticcese, da una sterile e noiosa opposizione, ma dalla capacità di formulare proposte e progetti politici che non sono certamente appannaggio e patrimonio dell’attuale coordinamento.
Credo che con questo modo di fare politica quello che resta del Pdl, frutto di trasformismo politico all’interno dello stesso partito, scadrà oltre che nel banale, anche nel patetico e nel ridicolo”.
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