Con un successo crescente si chiude la undicesima edizione
del Festival del Cinema della Basilicata
Entusiasmante. Ricco. Bello. Ma anche familiare, ospitale e originale. Insomma autentico. Questo è il Lucania Film Festival e questi sono i ragazzi dell’Associazione Allelammie. Dire cinema è dire Pisticci e l’undicesima edizione del Festival ha aperto nuovi orizzonti nel mondo della cinematografia in Basilicata. Con il travolgente concerto dedicato al Rock, del quale ricorre il cinquantatreesimo anniversario proprio il 13 agosto, si sono spente le luci sui palcoscenici di Terravecchia che per quattro giorni hanno ospitato il popolo dei cineasti e di spettatori venuti sin qui da ogni angolo del mondo. Più di 5mila il pubblico che ha affollato i luoghi dell’evento, confermando la natura della kermesse definita ormai da tutti “il festival dei luoghi e delle persone”. Dibattiti, confronti, approfondimenti, eventi, spettacoli hanno contribuito a scrivere una pagina importante nella storia del Festival per il valore emerso, ancora una volta, dai lavori di pregio presentati alla competizione, tutti anteprime nazionali. La partecipazione di personalità eccezionali, a partire dagli autori dei film, alcuni dei quali vincitori di festival tra i più importanti del mondo, ai membri della giuria, per giungere ai personaggi del mondo dello spettacolo. Ognuno ha lasciato un segno tangibile del proprio passaggio in Terravecchia. “LFF ombellico del cinema in Basilicata” ha detto Rocco Papaleo, al quale è stato proposta la direzione artistica del Festival. Il cinema, questo “treno del sol nascente che non si può perdere”, parafrasando l’attore lucano, che tutti affascina e tutti commuove diventa una strepitosa occasione sociale, oltre che economica. “Il LFF, questo grande contenitore che mette in comunicazione arte, letteratura, musica, è un’esperienza unica che ben si sposa con l’identità del luogo e della proposta”, è stato il commento del pianista Rocco De Rosa. E sul concetto di bellezza, il leit motiv del Festival, il comico napoletano Giobbe Covatta ci ha regalato il suo pensiero: “la bellezza rende il mondo più armonico quando l’ispirazione che la guida è nobile e non esclusivamente estetica”. Messaggi indelebili sui muri della Casa della Cultura. Come quelli dei giurati che hanno definito autentici capolavori i film selezionati, particolarmente per aver saputo dosare “l’alfabeto cinematografico”. Struttura narrativa, casting, dialoghi, fotografia, movimenti di macchina, elementi del “linguaggio della luce” che hanno avuto il potere di trasportare il pubblico critico in un viaggio introspettivo. Un Festival campione di interesse. Mille le persone che hanno visitato il sito web dall’America, dalla Spagna, dall’Inghilterra, dalla Francia oltre che dall’Italia. Aggiornato in tempo reale, anche in lingua inglese, in cinquemila ne hanno sfogliato le pagine soffermandosi particolarmente sul programma dell’evento. Attenzione anche dalla stampa internazionale, nazionale e locale che ha dedicato ogni giorno spazio tra le loro pagine. Un Festival che ha raggiunto un successo, forse inaspettato, e che ha indotto gli organizzatori a portarlo fuori dai confini pisticcesi. Ad ottobre la festa del cinema approderà nel capoluogo lucano, dove è già grande attesa.
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