POLICORO
Nell’ambito delle cerimonie per i cinquant’anni di autonomia comunale (1959-2009) all’interno del palazzetto dello sport e del tempo libero “PalaErcole”, nella serata di sabato 28 novembre l’Amministrazione comunale ha organizzato una solenne cerimonia: “Caduti in onor di pace” in ricordo delle vittime di Nassiriya. La manifestazione è stata preceduta, durante la mattinata, da un cordiale incontro presso il Palazzo di città tra il sindaco, Nicola Lopatriello, e il Generale di brigata dei Carabinieri, Mauro Cipolletta, durante il quale il primo cittadino ha illustrato come Policoro si sia evoluta negli anni diventando il punto di riferimento del comprensorio jonico non solo lucano, e di come il Metapontino sia il crocevia tra Puglia e Calabria; pertanto quest’area necessiti di un’attenzione particolare delle forze dell’ordine. Poi nel pomeriggio è stato lo stesso Lopatriello a ricordare il sacrificio umano: “di 19 cittadini italiani di cui 12 militari dell’Arma caduti per un vile attacco nell’operazione ‘Antica Babilonia’ a Nassiriya per conto del Governo italiano in missione di pace il 12 novembre del 2003, uccisi da una cisterna che ha colpito la nostra base per portare in quella parte del mondo: democrazia, sviluppo e pace. Tutta l’Italia quel giorno è rimasta addolorata e ne ricorda ancora oggi le gesta di questi uomini valorosi e coraggiosi, tra cui c’era anche il corregionale Filippo Merlino”. Inoltre ha lodato l’operato quotidiano delle forze dell’ordine che ogni giorno: “con impegno, zelo e sacrificio cercano di farci vivere con serenità”. Durante la cerimonia il primo cittadino di Policoro ha donato ai genitori di Filippo Merlino un medaglione e una pergamena preannunciando, oltre alla già avvenuta intitolazione di una via cittadina: “Martiri di Nassiriya” ai caduti in Iraq tra il quartiere San Pio e via Massimo D’Azeglio, nei nuovi quartieri nei pressi dell’ospedale civile papa “Giovanni Paolo II”, che dedicherà altre due vie cittadine, una allo stesso Filippo Merlino e l’altra a Claudio Pezzuto, anch’egli militare della Benemerita. Il Generale M. Cipolletta ha ringraziato nel suo intervento l’Amministrazione comunale per la sensibilità dimostrata nell’intitolare una via a chi ha tenuto alta la bandiera dell’Italia nel mondo, definendo anch’egli l’attacco alla nostra base del 2003: “vile attentato a cui purtroppo ne sono seguiti nel tempo, 2004-2006, altri attentati contro i nostri ragazzi mietendo altre vittime in terra straniera. Il loro ricordo rimane indelebile per noi e saremo per sempre grati a questi uomini il cui sacrificio speriamo non sia stato vano: fortunata è quella terra che non ha bisogno di eroi…l’augurio è che non ci siano altri sacrifici per diffondere la pace nel mondo”. Il sacerdote della chiesa Buon Pastore, Don Salvatore De Pizzo, ha officiato una breve Messa, ricordando come la loro vita spirituale continui nella vita eterna, definando i militari sentinelle di pace al servizio della sicurezza. Il maresciallo della locale compagnia, Calabretto, ha invece letto la “Preghiera del carabiniere”. Sempre nella stessa serata è stata scoperta una lapide marmorea, e poi si è conclusa con l’esibizione dalla Fanfara dei Carabinieri.
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