AMIANTO PROCESSO ETERNIT A TORINO : FRA GLI IMPUTATI ANCHE LO STATO ITALIANO
Il Tribunale Ordinario di Torino, ha accolto la richiesta presentata dell’Avv. Ezio Bonanni, legale di parte civile nel processo Eternit, ed ha emesso il decreto per la citazione come responsabile civile per la tragica vicenda delle morti di amianto, nella Presidenza del Consiglio dei Ministri, in persona del Presidente pro-tempore On.le Silvio Berlusconi, che così siederà nello stesso banco degli imputati, i Sigg.ri Schmidhelny Stephan Ernest (Svizzera) e De Cartier De Marchienne Lous (Belgio), proprietari delle fabbriche Eternit responsabili della morte di migliaia di lavoratori e cittadini. Si tratta della prima volta in assoluto che uno Stato è chiamato a rispondere per il mancato rispetto delle sue stesse leggi e per quanto è stato denunciato nell’istanza-richiesta di autorizzazione a firma dell’Avv. Ezio Bonanni, legale anche delle nostre associazioni. Così oltre ai padroni, anche lo Stato viene messo sul banco degli imputati per non “ aver adottato i provvedimenti necessari a garantire il rispetto dei principi costituzionali e l’attuazione delle specifiche direttive CEE in materia di tutela della salute dei Lavoratori, sia condannato in solido con gli imputati del presente procedimento penale al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, patiti e Patiendi, tutti nessuno escluso…” Questa volta insieme ai padroni sul banco degli imputati ci sarà anche lo Stato Italiano che non ha fatto niente per tutelare la salute e la vita umana non rispettando neanche le proprie leggi e i dettati costituzionali, dimostrandosi non al di sopra delle parti, ma difensore degli interessi di una classe ben precisa di “cittadini”: quella degli industriali. Come prevede il decreto di citazione i giudici del Tribunale di Torino, Ordinando alla Presidenza del Consiglio dei Ministri di comparire “all’udienza del 10 dicembre 2009 ore 10 nella maxi-aula 1, ingresso 16, piano-2”, “..affinchè provveda alla propria difesa” , mette anche il governo sul banco degli imputati a fianco dei padroni dell’Eternit. E’ solo per la mobilitazione dei lavoratori e dei cittadini organizzati in Comitati di lotta e nelle Associazioni che siamo riuscii a fare breccia nell’opinione pubblica, a rompere il muro di omertà e complicità che anche molte istituzioni che finora hanno privilegiato la logica del profitto a scapito della salute e della vita umana hanno avuto. La decisione del Tribunale di Torino è una decisione importante perché avvicina la verità giuridica a quella storica. Finalmente, comincia a farsi strada una verità denunciata da anni solo dalle associazioni, cioè che padroni, affaristi, speculatori e istituzioni pur sapendo dei rischi mortali a cui sottoponevano lavoratori e cittadini in nome del profitto non hanno fatto nulla per impedirlo. Le nostre Associazioni negli ultimi mesi hanno più volte denunciato lo Stato Italiano per la lentezza dei processi, la tardiva e mancata tutela della salute, rivolgendosi anche alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo a Strasburgo e alla Comunità Europea a Bruxelles per tutelare i loro diritti, e ora forse, anche se tardivamente, si può sperare in un briciolo di giustizia.
BASTA CON LE STRAGI IMPUNITE DI LAVORATORI E CITTADINI
NESSUNA impunità ai colpevoli
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