Con questo passaggio viene di fatto considerato che tutte le iniziative svolte dal m5s (volantini, spikeraggi, banchetti), con cifre che cambiavano di volta in volta, siano state prese con approssimazione. Tutti erano di colpo diventati economisti e giuristi tanto da poter rivendicare il possesso di una verità assoluta da propinare ai cittadini. Giova fare una ricostruzione a beneficio di chi legge:
- come già detto in una comizio, prima che lo dicessero tutti gli altri, il piano finanziario TARI 2015 era già in costruzione prima del nostro arrivo ed è un atto tecnico nel cui merito non può entrare la politica soprattutto se parliamo di una giovane amministrazione insediatasi a 2015 già abbondantemente in corso;
- Il problema di aver approvato la delibera ed il bilancio dopo il termine del 30 luglio 2015 (20 agosto con grandi difficoltà) non è stato solo un problema di Montalbano ma di diverse centinaia di comuni. Soprattutto quelli in cui, come nel nostro, si è votato il 31 maggio 2015 e proprio questo slittamento temporale non fa assumere rilevanza alle considerazioni del m5s. Infatti nella lettera il dirigente del MEF scrive “Conseguentemente, deve ritenersi assorbita l’ulteriore questione concernente l’asserita illegittimità della deliberazione in oggetto derivante dall’inclusione nel Piano tariffario per l’anno 2015 delle spese relative al servizio di gestione dei rifiuti degli anni 2012 e 2014”;
- Ad oggi, tra l’altro, lo stesso Ministero non ha impugnato, come è accaduto per altri comuni, dinnanzi al TAR la deliberazione essendo spirati i termini per tale azione;
- Per di più, sempre il Ministero chiarisce: “In ogni caso, relativamente a tale aspetto, si precisa che la normativa vigente ammette la possibilità di recuperare nei successivi Piani Finanziari le eventuali differenze tra il gettito acquisito e il costo del servizio effettivamente sostenuto, seppure entro determinati limiti; Inoltre si precisa che “E’ riportato a nuovo, nel Piano finanziario successivo o anche in Piani successivi non oltre il terzo, lo scostamento tra gettito a preventivo e a consuntivo del tributo comunale sui rifiuti, al netto della maggiorazione e del tributo provinciale”;
Tra l’altro questa lunghissima proroga ha anche causato un netto peggioramento dello svolgimento del servizio che già era carente sulla mancata applicazione del contratto in merito alla inesistenza di un codice a barre sui sacchetti che avrebbe garantito la tracciabilità dei rifiuti con maggiori incassi dell’Ente sulle frazioni conferite presso i consorzi di recupero.
Perché questi signori non hanno mai detto e non dicono mai questa cosa?
Vogliamo sperare che questo movimento non abbia difficoltà a criticare la precedente gestione tecnica e politica perché ormai i cittadini, che non sono sprovveduti, hanno capito, dimostrandolo nelle urne, che la mole di problemi di questo Ente è stata ereditata dalla nuova amministrazione.
Pertanto, rimettiamo al mittente la richiesta di dimissioni e consigliamo vivamente al Senatore Petrocelli di approfondire i reali motivi delle dimissioni del suo consigliere comunale che appena 10 mesi fa era stato presentato come il candidato sindaco che avrebbe salvato il comune.
Speriamo infine che le dimissioni pentastellate siano finite e che non si apra una giostra da scorrimento della graduatoria.
Il sindaco di Montalbano Jonico
Piero Marrese
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