Cartella Stampa COCCARO JAZZ FESTIVAL – Quattordicesima Edizione – Monopoli
COCCARO JAZZ FESTIVAL
Quattordicesima
Edizione
Monopoli (BA)
Nella meravigliosa cornice del Coccaro Beach Club
Gli appuntamenti del COCCARO JAZZ FESTIVAL
Dal 5 Luglio al 23 Agosto 2015 tre grandi concerti con artisti di fama internazionale.
2 Agosto “Rimbamband Special Guest Tony Dallara”
23 Agosto “Gino Paoli e Danilo Rea”
Formula Cena con Concerto ore 21.00
Formula solo Concerto ore 22.30
Coccaro Beach Club
Contrada Pantanelli
Località Capitolo - Monopoli (Ba)
Info: 080.4123467
Relazioni Esterne: Maddalena Teofilo 348.1532197
Sito ufficiale: www.coccarobeachclub.it
Manifestazione organizzata in collaborazione con la Banca Popolare di Bari, Block Shaft e Cantine Due Palme.
A cura di Coccaro Beach Club
Con il Patrocinio della Città di Monopoli
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IL PERCORSO DEL COCCARO JAZZ FESTIVAL 2015
Dal 5 Luglio prende il via la quattordicesima edizione del Coccaro Jazz Festival nel meraviglioso scenario offerto dall’esclusivo Coccaro Beach Club.
La manifestazione, diventata negli anni un’etichetta di comprovata qualità artistica, vedrà sul palco nomi celebri del panorama musicale nazionale e internazionale.
Dopo lo straordinario successo dello scorso 2014, Il Coccaro Jazz Festival giunge alla sua quattordicesima edizione con l’intento di creare una kermesse in grado di ospitare grandi star del mondo della musica e dello spettacolo, in’un atmosfera intima e raffinata a stretto contatto con il pubblico.
Coccaro Beach Club – Località Capitolo – Monopoli – Ingresso con Prenotazione
Formula Cena con Concerto ore 21.00 – Formula solo Concerto ore 22.30
Info: 080/4123467 - 3481532197
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IL PROGRAMMA
• Domenica 5 Luglio Serena Brancale Strings Percussion & More.
Serena Brancale si ripresenta live in Puglia con un’orchestra di 18 elementi dopo l’entusiasmante esperienza di Sanermo 2015, dove la giovane cantautrice pugliese non è passata inosservata sul palco dell’Ariston, bensì ha conquistato il pubblico più sofisticato ed incassato i complimenti dai Big e dalle stesse conduttrici.
Presenta il suo album dell’esordio "Galleggiare" prodotto da Michele Torpedine (già produttore di Zucchero, Giorgia, Bocelli ed ora del nuovo fenomeno italiano "IL VOLO") e distribuito dalla Warner Music Italy, che ha raccolto notevoli elogi da artisti come Mario Biondi - Rossana Casale - Arisa - Tosca - Fiorello, social network e radio nazionali.
Sarà accompagnata dal suo quartetto formato da Peppe Fortunato (tastiere), Paolo Romano (basso), Mimmo Campanale (batteria), Cesare Pastanella (percussioni); oltre a loro un'orchestra d'archi formata da 5 violini (Leo Gadaleta, Eliana Di Candia, Marianna Vercellini, Ilaria Catanzaro, Dario Palmisano), una viola (Francesca Faleo), un violoncello (Mario Petrosillo), più altri quattro percussionisti (Liviana Ferri, Roberto Chietera, Teresa Barbieri, Maurizio Lampugnani).
A dirigere l'ensemble ci sarà Carolina Bubbico.
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• Domenica 2 Agosto Rimbamband Special Guest Tony Dallara In anteprima nazionale, unica ed esclusiva del prestigioso palco di Coccaro Jazz fanno tappa la Rimbamband e lo special guest Tony Dallara.
Un sassofonista rubato alla banda di paese, un contrabbassista stralunato, un pianista virtuoso, un batterista rompiscatole, un capobanda: la Rimbamband. Cinque musicisti, un po’ suonati ma straordinari, che incantano, emozionano, illudono, provocano, giocano in uno spettacolo che, grazie alla musica, viaggia in una dimensione inesplorata: si ascolta come fosse un concerto e si guarda come fosse un varietà. Durante il viaggio si incontrano tanti maestri, da Buscaglione a Carosone ed Arigliano, si scoprono con piacere i suoni della danza, ma soprattutto si vive l’incanto di ritrovare il proprio fanciullo perduto. Questo è lo spettacolo della Rimbamband, fuori dai canoni convenzionali, nel quale la sola certezza è che cinque impeccabili suonatori riusciranno ad assurgere ad esilaranti “suonattori”. Nel loro show il pubblico partecipa e si ritrova a giocare e a interagire con gli artisti sul palco. E' un sapiente mix di tutti i linguaggi possibili dell'arte e dello spettacolo: musica, mimo, clown, tiptap, teatro di figura, rumorismo, fantasia teatrale, parodie. Il tutto shakerato con un ritmo comico incalzante e servito con energia travolgente.
In scena Raffaello Tullo, il capobanda del gruppo. Testa rasata, scarpe con punta e tacco in metallo per ballare un ottimo tip tap. Ottima voce per interpretare qualsiasi canzone ! Renato Ciardo alla batteria, una batteria molto strana. E’ il guastatore del gruppo con netto accento barese ed una passione sfrenata per Tony Dallara. Ogni momento è quello buono per attaccare le note di ” Come Prima ” oppure ” Romantica” , i cavalli di battaglia di Dallara…. ogni volta che ci prova viene bloccato dal “capobanda”. Le canzoni di Tony Dallara diventano un pò il tormentone dello show. Ma la cosa straordinaria è che entra in scena anche il vero Tony Dallara, vincitore del Festival di Sanremo del 1960 con Romantica !
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• Domenica 23 Agosto Gino Paoli & Danilo Rea
Si conclude in grande stile la quattordicesima edizione di Coccaro Jazz, con un duo d'eccezione Gino Paoli e Danilo Rea in "Due come noi che….".Uno dei più grandi interpreti della canzone d’autore italiana e uno dei più lirici e creativi pianisti di oggi. Uno spettacolo unico, tra improvvisazione, grazie alle esperte mani di Rea, e desiderio di sperimentazione che da sempre accompagna Paoli. Un live diverso e irripetibile, con una scaletta aperta che spazierà tra i grandi classici nazionali e internazionali, e gli indimenticabili successi di Paoli.
"Due come noi che…" è un prezioso esempio di come due artisti assoluti possano interpretare in modo innovativo alcuni classici della storia della musica italiana. Solo piano e voce, solo Danilo e Gino, solo la loro capacità di inseguirsi, di smarcarsi e ritrovarsi su una strada che è quella delle canzoni più belle del nostro patrimonio. Le canzoni più amate di Gino, da "Averti addosso" a "Il cielo in una stanza", da "Vivere ancora" a "Perduti" passando per "La gatta" e "Come si fa", insieme a chicche dei cantautori genovesi, che per Gino sono gli amici di una vita: "Canzone dell'amore perduto" e "Bocca di rosa" (strumentale) di De André, "Il nostro concerto" di Umberto Bindi, "Vedrai Vedrai" di Tenco e "Se tu sapessi" di Bruno Lauzi. Nella track list, così come in scaletta live, anche "Non andare via" traduzione italiana della meravigliosa "Ne me quitte pas" che proprio Jacques Brel chiese di tradurre a Paoli e "Albergo a ore", il commovente brano di Herbert Pagani.
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GLI ARTISTI
5 LUGLIO 2015
SERENA BRANCALE – VOCE (https://it-it.facebook.com/serena.brancale)
Dopo la maturità classica e gli studi all’Accademia di Belle Arti di Bari in grafica pubblicitaria e fumetto, frequenta il Conservatorio dove si perfeziona nel jazz e nella tecnica d’improvvisazione.
Intraprende gli studi musicali sin da piccolissima approcciandosi prima al violino, poi al pianoforte, parallelamente coltiva la sua passione per la recitazione e la danza, partecipando a corsi e stage specifici. Non ancora diciottenne diventa la voce ufficiale di Radiobari e voce recitante in numerose compagnie teatrali. Partecipa alla pellicola di Alessandro Piva nel film dal titolo “Mio cognato” con Sergio Rubini e Luigi Locascio per poi interpretare, nel ruolo da protagonista, il film “Da che parte stai” di Puglia Film Commission e della sitcom “Sarà la fame”.
Incominciano le sue Gig in tuta Italia promuovendo un progetto musicale a suo nome che la vede sul palco come cantante, musicista ed arrangiatrice. Dopo numerose presenze in Festivals e Clubs rinomati, collabora con Michele Torbedine ( storico manager di Bocelli, Zucchero, Giorgia , IL VOLO) con il quale sigilla il suo primo lavoro discografico dal titolo “Galleggiare” e partecipa al Festival di Sanremo 2015 riscuotendo grande successo di pubblico e di critica giornalistica.
Serena e l'album Galleggiare
Se per tanti la bella musica si racchiude in uno specifico genere musicale, per Serena la musica è un meltin’ pot di generi, suoni ed idee ed è con questa sua idea di musica che ha calcato i palchi più importanti di Puglia: “Peperoncino Jazz Festival”, “Locus Winter”, “Negramaro Wine Festival”, invitata ad esibirsi nello storico “Bravo Café” di Bologna e l’”Alezander Plaz” di Roma, al Teatro Curci, Teatro Mercadante, Teatro Abeliano, Teatro Norba, Teatro Forma, Teatro Garibaldi etc.
Autrice, arrangiatrice e musicista del suo primo album di suoi inediti in italiano dal titolo “Galleggiare” presentato a Febbraio in concomitanza della sua performance al “Festival di Sanremo” tra le 8 giovani proposte in gara. La sua performance ha riscosso un enorme successo dalla critica giornalistica ( in particolar modo da Assante e Magiarotti ) e numerosi apprezzamenti da noti personaggi quali Mario Biondi, Tosca, Arisa, Fabrizio Frizzi, Fiorello etc.
L’album “Galleggiare” prodotto da Michele Torpedine e dalla Warner Music Italy, mescola vari generi musicali e rappresenta un modello musicale nuovo, dove il jazz ed il soul incontrano la musica pop italiana. Accompagnata sul palco da Peppe Fortunato alle tastiere, Paolo Romano al basso e Mimmo Campanale alla batteria.
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GLI ARTISTI
2 AGOSTO 2015
RIMBAMBAND (www.rimbamband.it)
Insieme dal 2006, da bravi pestiferi e loschi figuri mixano tutti i linguaggi possibili dell’arte e dello spettacolo. Musica, mimo, clown, tiptap, teatro di figura, rumorismo, fantasia teatrale, parodie. Il tutto shakerato con unritmo comico incalzante e servito con energia travolgente.
C’è RaffaelloTullo: ha la capa pelata, balla il tiptap, suona, canta. Chiamatelo capobanda.
Poi c’è Renato Ciardo: suona una strana batteria, ha una testa enorme, uno spiccato accento barese e una storia d’amore segreta (mica tanto) con Tony Dallara.
E che dire di Vittorio Bruno? Suona il contrabbasso ma non ha ancora ben capito chi è e da dove viene. Anima swing come poche, stralunato a volte, osservatore raffinatissimo altre. C’è anche un sassofonista: pensate che è ancora convinto di suonare nella banda di Capurso. È Nicolò Pantaleo, anima talentuosa, gentile, matematica, quadrata.
E poi c’è “il rosso”, Francesco Pagliarulo: anima delicata, fragile e onesta, con il ragtime nelle vene. Il pianista virtuoso, “cocco” del capo. La Rimbamband, oltre alla sua attività dal vivo che l'ha portata in tutta Italia, ha partecipato negli anni a moltetrasmissioni televisive e radiofoniche. Tra le altre ricordiamo: Maurizio Costanzo Show, Stella con Maurizio Costanzo (SKY vivo); 610 (Sei uno zero) con Lillo & Greg (Radio 2); Barbareschi Sciock (La 7) - in veste diband residente per 12 puntate; Zelig off (Italia 1); Italia coast2coast (Rai 2).
TONY DALLARA (voce)
Antonio Lardera, questo il vero nome del cantante Tony Dallara, nasce a Campobasso il 30 giugno 1936. Cresciuto a Milano, dopo la scuola dell'obbligo inizia a lavorare come barista. Poi inizia la professione di impiegato, ma presto la passione per la musica prende il sopravvento: inizia a cantare in alcuni gruppi, tra cui i "Rocky Mountains" (che cambiano poi il nome in "I Campioni"), con i quali si esibisce nei locali di Milano. In breve ottiene i primi contratti per serate retribuite: il primo locale di un certo significato è il "Santa Tecla", dove si esibisce per duemila lire a serata (da dividere con il gruppo). Qui ha modo di conoscere e confrontarsi con altri emergenti della scena musicale milanese, tra cui Adriano Celentano. Nel 1957 viene assunto come fattorino all'etichetta discografica "Music": il boss Walter Guertler lo ascolta per caso cantare, si interessa e viene a sapere dell'attività parallela di Tony, come cantante; va ad ascoltarlo al Santa Tecla e propone a lui e al gruppo un contratto. E' in questa occasione che gli viene suggerito il nome d'arte di "Dallara", in quanto Lardera è considerato un cognome poco musicale: incide su 45 giri uno dei cavalli di battaglia del gruppo, "Come prima". Questa canzone - il cui testo è scritto da Mario Panzeri - era stata presentata al Festival di Sanremo nel 1955, senza però passare la selezione. Il 45 giri di "Come prima" viene pubblicato alla fine del 1957: in breve tempo raggiunge il primo posto delle classifiche, rimanendovi per molte settimane. Venderà oltre 300.000 copie (record di vendita per quei tempi) e diventando di fatto uno dei pezzi simbolo della musica italiana degli anni '50. Oltre che alla bellezza oggettiva della canzone, parte del merito di questo successo va alla tecnica di canto di Tony Dallara: è a lui che si deve l'introduzione del termine "urlatori", che identifica i molti cantanti che da lì in poi (e fino ai primi anni '60) sceglieranno una tecnica interpretativa con voce ad alto volume, espressa in maniera disadorna e priva degli abbellimenti tipici del canto prettamente melodico. Vola a New York: grazie al suo talento viene ingaggiato per cantare alla Carnegie Hall e di fare uno show insieme a Perry Cuomo; purtroppo deve tornare in Italia perchè chiamato ad effettuare il servizio militare.
Nel 1959 gira anche due film:" Agosto, donne mie non vi conosco" di Guido Malatesta (con Memmo Carotenuto e Raffaele Pisu), e "I ragazzi del juke-box" di Lucio Fulci (con Betty Curtis, Fred Buscaglione, Gianni Meccia e Adriano Celentano). Partecipa al Festival di Sanremo in coppia con Renato Rascel nel 1960, vincendo con la canzone "Romantica". Sempre nello stesso anno gira altri due film, "Sanremo, la grande sfida" di Piero Vivarelli (con Teddy Reno,Domenico Modugno, Sergio Bruni, Joe Sentieri, Gino Santercole, Adriano Celentano, Renato Rascel e Odoardo Spadaro), e "I Teddy Boys della Canzone" di Domenico Paolella (con Delia Scala, Tiberio Murgia, Ave Ninchi, Teddy Reno e Mario Carotenuto).
Torna a Sanremo nel 1961 in coppia con Gino Paoli, presentando la canzone "Un uomo vivo". Vince "Canzonissima" con "Bambina, bambina", che sarà l'ultimo dei suoi grandi successi. Dal 1962 abbandona il genere che lo ha portato al successo, accostandosi ad una musica più melodica, con cui però non riesce a ripetere i grandi numeri di vendita degli anni precedenti. Tenta di ripartire da Sanremo, partecipando nuovamente nel 1964: in coppia con Ben E. King canta "Come potrei dimenticarti", ma non arriva in finale.
Si ritira dal mondo della musica durante gli anni '70 per dedicarsi a una sua altra grande passione, la pittura: espone i suoi quadri in diverse gallerie e conquista la stima e l'amicizia di Renato Guttuso.
Solo negli anni '80 Dallara torna a riprendere l'attività di cantante, dal vivo, animando alcune serate - soprattutto estive - grazie anche alla crescente voglia di revival che ripercorre il paese. I suoi vecchi successi non appaiono sbiaditi, tanto che decide di reinciderli con nuovi arrangiamenti moderni.
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GLI ARTISTI
23 AGOSTO 2015
GINO PAOLI – VOCE (www.ginopaoli.it)
Gino Paoli, uno dei cantautori che ha scritto alcune tra le più belle pagine della musica italiana. L'autore di "Senza fine", "Sapore di sale", “La gatta”. Originario di Monfalcone, è a Genova, dove si è trasferito da bambino, che Gino Paoli - dopo aver fatto il facchino, il grafico pubblicitario e il pittore - debutta come cantante da balera, per poi formare un band musicale con gli amici Luigi Tenco e Bruno Lauzi. Quando la gloriosa casa discografica Ricordi, che aveva tenuto a battesimo Bellini e Donizetti, Verdi e Puccini, decise di estendere la propria attività alla musica leggera, scritturò questo cantante dalla strana voce miagolante oggi riconosciuto come uno dei più grandi rappresentanti della musica leggera italiana degli anni sessanta e settanta. Ha scritto e interpretato brani quali “Il cielo in una stanza”, “La gatta”, “Senza fine”, “Sapore di sale”, “Una lunga storia d'amore”, “Quattro amici”; ha partecipato a numerose edizioni del Festival di Sanremo; ha collaborato con numerosi colleghi alla realizzazione di album e di singoli di successo; ha composto musiche per colonne sonore di film.
DANILO REA – PIANO (www.danilorea.it)
Danilo Rea riesce ad attirare l’attenzione degli ascoltatori soprattutto grazie alla grande versatilità e all’apertura musicale. Dopo gli studi di pianoforte classico al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma e l’esperienza come musicista nel mondo del progressive rock, Danilo debutta nel mondo del jazz con il “Trio di Roma” nel 1975, con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto, raggiungendo la notorietà internazionale. Inoltre la sua musica è ricca di sorprendenti momenti di improvvisazione di grande lirismo che gli sono valsi l’accostamento al grande Keith Jarrett. Tuttavia, a differenza della star americana, Rea trae la propria ispirazione dalla tradizione musicale della sua terra di origine, dai classici e dal pop italiano, piuttosto che dal “Great American Songbook”. E quindi non sorprende che in Italia venga considerato come il grande poeta tra i musicisti di jazz e che sia diventato famoso suonando con molti cantautori e cantanti come Claudio Baglioni, Domenico Modugno, Gianni Morandi, Pino Daniele e Mina.
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