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martedì 19 maggio 2015

NO-IMU IL comune di Gravina di Puglia convoca il Consiglio Comunale a Roma

NO-IMU - IL comune di Gravina di Puglia convoca il Consiglio Comunale a Roma per il 21. Invitati tutti i sindaci
I SINDACI CONTADINI DELLE AREE RURALI AL SINDACO DI ITALIA: NOI NON NE POSSIAMO PIÙ, FIGURIAMOCI LE NOSTRE COMUNITA'. Per dirlo forte e chiedere la cancellazione della norma sull'IMU agricola veniamo a Roma il 21 Si è tenuta ieri 18 maggio in Campidoglio a Roma presso la Sala del Carroccio del Comune di Roma la conferenza stampa di presentazione della giornata di mobilitazione del 21 maggio in P.zza Montecitorio.
Alla Conferenza stampa promossa dal Movimento Riscatto (formato da agricoltori, cittadini, sindaci e associazioni) sorto nel corso di due imponenti mobilitazioni interregionali tenute nel mese di marzo e aprile a Matera, sono intervenuti Gianni Fabbris, coordinatore nazionale di Altragricoltura e portavoce del Coordinamento, il Sindaco di Montemilone (Potenza) che ha riportato la posizione dei sindaci lucani e pugliesi che hanno partecipato agli incontri preparatori, Mimmo Viscanti (agricoltore pugliese a nome del movimento Riscatto), Luca Dipiero (agricoltore del Viterbese a nome del Comitato NO-IMU Viterbo) e Stefano Giammatteo (agricoltore di Latina e Presidente dell'ASPAL Lazio). Nella conferenza è stata messa in evidenza come la norma voluta dal Governo con il decreto sull'IMU agricola sta colpendo in maniera diretta la già fragile economia di 4.528 comuni rurali cui sono state sottratti circa 350 milioni di euro di trasferimenti ordinari da parte dello stato per il 2014 e si prevede vengano tolti altrettanti per il 2015. Una tassa che colpisce il territorio a “macchia di leopardo” dividendo i cittadini in appartenenti a Comuni di serie A e di serie B e costringendo molti dei loro Comuni al dissesto finanziario. Una tassa ingiusta e fondata su previsioni su calcoli sbagliati e “pasticciati” dai forti profili di illegittimità e incostituzionalità che colpisce le aziende agricole e i cittadini possessori di terra impossibilitati a pagarla, le comunità costrette a vedersi tagliare trasferimenti e dunque servizi ,i comuni ridotti a gabellieri dello stato.
Centinaia di comuni italiani, diverse ANCI regionali ed altre Amministrazioni si sono opposte al TAR che non potrà che inviare il provvedimento all'esame di costituzionalità. Per evitare un nuovo scenario simile a quello accaduto con il Provvedimento Fornero sulle pensioni, sostiene il Coordinamento NO-IMU, sarebbe bene che fin da ora e con la massima urgenza il Governo (come ha annunciato il Presidente Renzi) ponga rimedio ad un palese pasticcio istituzionale e politico che sta correndo il rischio di mettere in le comunità di tanta parte del nostro patrimonio rurale.
In conferenza stampa è stata illustrata una proposta in tre punti avanzata dal Movimento Riscatto che sarà trasformata in un documento adottato durante il Consiglio comunale di Gravina di Puglia convocato in forma straordinaria il 21 di maggio davanti a Piazza Montecitorio. In P.zza Montecitorio a Roma si incontreranno, su invito del Movimento Riscatto e del Comune di Gravina di Puglia (che ha convocato li il suo Consiglio Comunale straordinario) a nome di diversi Sindaci di diverse regioni, centinaia di agricoltori, molte associazioni e diversi sindaci di Sicilia, Sardegna, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Molise per discutere gli obiettivi posti nell'invito: “Finalità della giornata del 21 maggio a Roma è quella di avviare un percorso unitario e partecipato di cittadini, agricoltori, sindaci e associazioni civili che, coinvolgendo i 4.528 comuni e comunità direttamente interessate e gli altri che compongono il territorio rurale italiano in crisi, finalizzato ad ottenere che Governo e Parlamento cancellino il provvedimento 23 gennaio 2015 d.l. n. 4 sull'IMU agricola. Quattro gli obiettivi attesi per l'incontro: la condivisione del documento e la piattaforma unitaria NO-IMU agricola su cui chiedere l'apertura di un confronto con il Governo e il Parlamento
l'avvio di una campagna nazionale di informazione, controinformazione e sensibilizzazione l'avvio di una mobilitazione nazionale per la disobbedienza civile e istituzionale alla norma la convocazione di due giornate unitarie di mobilitazione per il 9 e il 10 giugno e di una manifestazione per il 17 giugno in occasione della convocazione della seduta in cui il TAR del Lazio prenderà in esame le centinaia di ricorsi dei comuni e delle Anci Regionali.” Autobus in partenza da Sicilia, Puglia, Basilicata e Campania con delegazioni dalla Sardegna, dal Lazio e da altre Regioni per tenere una iniziativa che ha come obiettivi principali quelli di avviare una campagna nazionale di informazione e una di disobbedienza civile e istituzionale ad una norma irresponsabile.

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