Chiariamo subito che i 15 euro di eco-tassa per tonnellata richiamati nella nota, sebbene corrisposti al comune di Pisticci, sono interamente girati alla Regione Basilicata ai sensi dell’art. 3 della Legge 28/12/1995 n. 549 e della L.R. n. 6 del 2.2.2001. L’importo, così come per legge, si riduce a 7,00 € se trattati con impianto di tritovagliatura e di biostabilizzazione. A tal proposito, occorre precisare che subito dopo l’ultimazione dei lavori di adeguamento dell’impiantistica (Tritovagliatura e biostabilizzazione) con diverse note dall’Ottobre 2014, inviate alla Regione e alla Provincia (ultima del 9/1/2015) si richiedeva, anche nelle more dell’adeguamento AIA per altri interventi (Antincendio, strade di servizio, ecc.) di mettere in esercizio l’impianto. La quota quindi potrà essere rivista in presenza dell’attesa autorizzazione. Per quanto riguarda gli aspetti della gestione, invece, occorre fare alcune precisazioni. Con delibera di Giunta Regionale n. 1524 del 13 novembre 2012 erano ammessi a finanziamento, sul fondo di rotazione istituito ai sensi della Legge Regionale n. 26 del 30.12.2011, i progetti per l’ampliamento e l’adeguamento del bacino di stoccaggio di RSU della piattaforma comunale di Pisticci “La Recisa” secondo le prescrizioni previste nell’AIA rilasciata dalla stessa Regione Basilicata per un importo di 1.100.000 euro.
Attualmente i lavori sono pressoché ultimati tanto che presso la citata piattaforma conferiscono ben 25 comuni della Provincia (come da Ordinanza del Presidente della Provincia) poiché altri impianti presenti sul territorio provinciale sono chiusi per esaurimento delle volumetrie esistenti e per mancato adeguamento alle disposizioni del Ministero dell’Ambiente dell’agosto 2013. La discarica di Pisticci, quindi, consente alla Provincia di far fronte a un’evidente situazione di emergenza. Ciò detto, per quanto attiene al risparmio sulla quota complessiva di conferimento, oggetto di ricorso al TAR da parte del comune di Policoro, va sottolineato che i criteri per la determinazione e la disciplina delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti sono stabiliti dalla Delibera di Giunta Regionale n. 4136 del 18.8.1995 che, sua nel recepire la legge n. 498 (art. 2 punto c) del 23.12.92, individua un sistema di calcolo relativo allo smaltimento dei rifiuti in discarica controllata. Nel calcolo, la tariffa di smaltimento è determinata attraverso la valutazione delle voci di costo relative a:
- costo dell’investimento per la costruzione dell’impianto;
- costo di gestione;
- Costo per la ricomposizione ambientale e per il mantenimento della discarica a coltivazione ultimata;
- oneri relativi alle azioni intese a evitare il disagio ambientale richiesto dal comune di Pisticci sede di impianto ai comuni da cui provengono i rifiuti.
A tale proposito è bene che il consigliere Ferrara sia informato del fatto che il comune di Pisticci ha ripetutamente rappresentato alla Regione Basilicata, con diverse note, e anche nelle riunioni dell’Osservatorio Regionale dei Rifiuti, allo scopo di abbattere ai comuni il costo del conferimento in discarica, la necessità di rimodulare il finanziamento concesso per l’adeguamento della discarica comunale e trasformarlo in finanziamento a fondo perduto, in attuazione della Delibera di Giunta Regionale n. 692 del 10.6.14 considerato l’evidente e preminente interesse pubblico connesso alla corretta gestione dei rifiuti. Ecco, come vede Consigliere Ferrara, la questione ce la siamo posta ben prima e nelle sedi competenti, attraverso numerose interlocuzioni avvenute sia con la Provincia di Matera che con i comuni conferenti. Saremo ben lieti di rimodulare le tariffe di conferimento presso la discarica La Recisa, in tal senso un suo contributo alla risoluzione del problema sarebbe gradito, qualora la nostra richiesta fosse accolta.
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