“Il condizionamento altrui” una teoria filosofica esistente e involontaria, in noi perché abbiamo paura “chissà l’altro cosa pensa di noi stessi”. Poi c’è l’altro aspetto “Si è cosi grazie alle persone alla “coesistenza altrui” che condiziona il modo di essere, che ci fa essere in contraddizione con noi stessi, quindi poi “ l’immedesimazione morale” ovvero scritto in prima persona nell’ “io”, una sorta di forma indiretta dell’essere ovvero di altre persone (amiche altre persone che per motivi di Privacy), non sono stati citati, e quindi immaginarsi diversi da come si è. Infine “l’uomo come essere ragionevole”, “Un caffè senza Satana” scrive nel libro la scrittrice, padri che uccidono il proprio sangue, soldi spesi per dare contributo alla sofferenza “dov’è la ragione dell’uomo?”. Un libro come forma di viaggio in se stessi sembra essere pensato però la particolarità che non è stato pensato. Un sospiro inaspettato è stato la stessa forma testuale, è il senso della vita, ci capitano cose inaspettate che mai avremmo potuto immaginare, la pubblicazione un libro che nasce dall’incubo ma che si conclude con un risveglio paradisiaco che tutto si può risolvere nella vita.
Cristina Longo ci invita a leggere il libro con gli occhi “dell’ermeneutica filosofica” andando al di là ovvero con l’ interpretazione del linguaggio che solo il “Frutto di un animo sensibile”. E’ intervenuto nelle conclusioni finali della serata culturale, il Presidente dell’associazione culturale Ce.C.A.M., Giovanni Di Lena che nel suo intervento ha voluto salutare e ringraziare i convenuti ma anche un assente particolare l’ex Assessore alla cultura del Comune di Pisticci, D’Onofrio Francesco, (dimessosi poco tempo fa per incompatibilità di cariche), per il suo contributo e la sua partecipazione attiva. Ha voluto poi sottolineare come questa opera“ sia di grande intensità emozionale” fatta poi da una giovane scrittrice e parlando di giovani che aimè a volte disertano appuntamenti culturali di tale intensità. Quello di poter esprimere delle riflessioni come ha fatto l’autrice del libro il coraggio di esternare i pensieri mettendolo a disposizione di tutti. Ha concluso con una dedica all’autrice con un pensiero filosofico personale cui tutti dobbiamo tener conto, nella “vita due sono le condizioni che la rendono bella” : “l’Educazione e il Rispetto” due belle condizioni di vita per raggiungere ogni meta nel corso della stessa della Vita.
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