“L’ennesimo corso di formazione professionale promosso da Assoil School, che partirà il 24 giugno prossimo, per soli 14 giovani tra i 18 e i 29 anni, è l’ennesima testimonianza che il petrolio non è in grado di garantire posti di lavoro, nonostante i crescenti ed ingenti profitti realizzati e gli altrettanto ingenti e incontrollati danni procurati al nostro territorio e alle nostre comunità locali”. E’ quanto afferma Filippo Massaro, presidente Csail-Indignati Lucani, facendo riferimento al corso che si svolgerà a Viggiano presso la sede dell’Assoil School con l’obiettivo “dichiarato” di formare figure professionali che operano nei cantieri di costruzione nell’ambito della gestione dei contratti di subappalto, occupandosi della contabilità lavori.Nel sottolineare che “l’iniziativa è legata all'imminente avvio dei lavori di costruzione relativi al progetto "Tempa Rossa",Massaro evidenzia che “proprio oggi il segretario della Cgil lucana Genovesi ha denunciato, sia pure tardivamente, l’atteggiamento della Total, fedele discepola dell’Eni, che continua a discriminare i disoccupati lucani. A parte che il sindacato, non è più affidabile tra i giovani perché ha perduto credibilità, non può limitarsi alla denuncia per poi condividere l’operato della Giunta Regionale nella gestione delle risorse energetiche, sino a sottoscriverne documenti di intesa, tutto ciò accade mentre si continua a parlare della necessità di formare nuove professionalità e promuovere opportunità di impiego a livello locale”.
“Non deve sfuggire un altro “particolare”: Assoil School si ricorda dei Centri per l’Impiego di Villa d’Agri, Laurenzana e Potenza, solo per far affiggere l’Avviso per la partecipazione al corso ma – continua Massaro, presidente del Csail-Indignati Lucani – ignora del tutto le strutture del collocamento pubblico di manodopera per le assunzioni con il vergognoso “pretesto” che non ci sono in Basilicata professionalità specifiche richieste, salvo a farne ricorso per poche unità di manodopera generica. E’ anche questa la “prova” del totale fallimento dell’attività di formazione professionale finanziata dalla Regione con i fondi FSE, per non parlare della totale responsabilità dell’Apo-Fil della Provincia di Potenza. E’ sin troppo semplice diffondere comunicati entusiastici, che si rivelano nauseanti e stucchevoli, attraverso l’agenzia di stampa di regime – Basilicatanet – sui risultati di spesa del Programma FSE 2007-2013 senza riferire un dato importante: quanti posti di lavoro hanno prodotto le centinaia di migliaia di euro erogati e sperperati per la formazione non solo nelle attività petrolifere?”.
Filippo Massaro,Csail-Indignati Lucani
Nessun commento:
Posta un commento