“Con la scomparsa del senatore Emilio Colombo, l'ultimo dei padri costituenti della Repubblica, la Basilicata perde non solo un formidabile statista ma soprattutto il protagonista di una straordinaria pagina di trasformazione sociale che condusse la Basilicata nell'epoca della piena modernità.
Per formazione culturale vicino alla Cisl e al suo fondatore Giulio Pastore la figura di Emilio Colombo è legata indissolubilmente al processo di modernizzazione industriale che interessò la nostra regione dagli anni '50 in poi. Alla visione del politico e alla tenacia dell'uomo del Sud si devono la realizzazione di importanti infrastrutture di trasporto e l'insediamento delle prime industrie in Basilicata. Pur vivendo a Roma mai si ruppe il rapporto con la sua regione e il sodalizio schietto e genuino con il suo popolo. Emilio Colombo ha incarnato con perfezione fisiognomica una stagione della politica italiana concepita come impegno rigoroso al servizio della trasformazione sociale e dell'emancipazione dei più umili. Ricordo ancora la sua memorabile lectio magistralis che tenne nel 2010 a Potenza durante le celebrazioni del sessantesimo anniversario della fondazione della Cisl. In un Teatro Stabile pieno in ogni ordine di posto il senatore Colombo, ormai prossimo ai novant'anni, in circa un'ora di intervento ripercorse, con dovizia di particolari e il suo inconfondibile gusto per l'aneddotica, l'epopea della grande modernizzazione lucana e il suo rapporto con la Cisl, un rapporto che fu di affinità culturale, certo, ma anche di rigoroso rispetto dei ruoli e delle prerogative di ciascuno. Così come memorabile fu il piglio con il quale condusse, insieme alla Cisl, la sua battaglia per il no al referendum costituzionale del 2006. La comunità lucana piange un uomo del Sud che è stato fino all'ultimo un grande e convinto europeista, consapevole che l'Europa fosse l'orizzonte politico necessario e ineludibile per il futuro del paese. Il mistero imperscrutabile della morte consegna il suo magistero politico alla Storia; questo non lenisce il dolore per la perdita dell'uomo, ma rinfranca un poco lo spirito. Ciao Emilio”.
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