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venerdì 31 agosto 2012
AL VIA LA PRIMA EDIZIONE DE “LA NOTTE DEI COLORI”
ore 20.00 - Secondo Piano di Zona – intitolazione di una piazza alla memoria del primo sindaco di Policoro, il cav. Nicola Montesano; con proiezioni fotografie dell’archivio storico della Città di Policoro.
ore 21.00 - Giardini Murati – da Colobraro: “Sogno di una notte a …quel paese”.
ore 22.30 - Piazza Eraclea – da Zelig: spettacolo di cabaret con Leonardo Manera.
ore 00.00 - piazza P. Minozzi – Concerto di “Bertoli e Giullari”.
ore 02.00 – piazza Dante - Concerto dei Marlene Kuntz.
FITA CNA: CARO CARBURANTE L'AUTOTRASPORTO ITALIANO FUORI MERCATO ANCHE CON L'EXTRA RETE
Su un campione di circa mille rilevazioni tra imprese e consorzi associati alla CNA-Fita, nel solo mese di agosto, il gasolio in extra-rete è stato acquistato mediamente ad 1,322 euro/litro più Iva il 7 agosto, fino ad 1,395 euro/litro più Iva il 22 agosto. Questo significa che il 22 agosto il prezzo con Iva del gasolio extra-rete, mediamente, è stato di 1,688. Prendendo per buone le rilevazioni del 20 agosto del Ministero dello Sviluppo Economico per cui il prezzo medio alla pompa era di 1,734 euro/litro, di fatto il margine di convenienza per chi si è rifornito in extra-rete si è ridotto a 0,046 euro/litro. Dalla rilevazione fatta dall’associazione che rappresenta oltre 35.000 imprese nel trasporto merci e persone, risulta anche che la formula dell’extra-rete è utilizzata in una percentuale che non supera il 15% dei rifornimenti complessivi e comunque questa opportunità rimane praticabile su aziende più o meno strutturate, capaci anche di sostenere gli oneri finanziari per le fideiussioni a garanzia dei pagamenti che mediamente non superano i 60 giorni. Il resto degli operatori quindi, secondo i dati della CNA-Fita, si riforniscono alla pompa secondo una prassi consolidata che li vede ricercare distributori fuori dal circuito autostradale e quando possibile su punti vendita no-logo. Per quanto riguarda invece i rifornimenti alla pompa, attraverso le carte carburante, la rilevazione ha fatto emergere uno sconto che oscilla da un minimo di 0,017 a 0,041 euro/litro. Volendo infine confrontare gli operatori esteri (alla pompa), dove si applica la Direttiva europea sui rimborsi delle accise, con i nostri operatori che si riforniscono invece con il massimo sconto in extra-rete e quindi con trasporto a carico del cliente si ha quanto segue*:
Francia 1,600 - Italia 1,688
Spagna 1,498 - Italia 1,688
Belgio 1,558 - Italia 1,688
Slovenia 1,389 - Italia 1,688
Volendo poi estendere il raffronto a due paesi che influiscono molto sul cabotaggio in Italia come Polonia e Romania il dato è il seguente:
Polonia 1,369 - Italia 1,688
Romania 1,377 - Italia 1,688
Ovviamente il confronto è solo teorico perchè nella realtà il dato peggiora avendo anche in quei paesi la possibilità di rifornimenti in extra-rete.
*dati CNA-Fita su rilevazioni del 22.08.2012
CNA-Fita Basilicata
Trasporto merci e persone
Spettacolo teatrale chiude il Campo estivo di Legambiente Basilicata onlus
Si conclude domani alle 11.00 con la rappresentazione teatrale su tematiche ambientali realizzato dei ragazzi e una lunga tavolata in compagnia di educatori e genitori, l’ultimo campo estivo di Legambiente Basilicata onlus al Ceas “Il vecchio faggio” di Sasso di Castalda. Di tipo residenziale, è rivolto ai ragazzi dagli 8 ai 14 anni. Obbiettivo specifico dell’attività educativa è stato non tanto diffondere semplici nozioni naturalistiche o scientifiche, ma piuttosto suscitare nei ragazzi una maggiore consapevolezza sui problemi legati all’ambiente e promuovere un cambiamento reale e continuo di pensiero e di atteggiamento nei riguardi del pianeta in cui viviamo. Le attività si sono svolte con il coordinamento di personale che, oltre ad essere qualificato nei settori pertinenti, ha maturato, durante anni di esperienza nel duplice ruolo di animatore ed educatore di soggiorni educativi, la giusta sensibilità per valutare le dinamiche del gruppo e le esigenze dei singoli. Passeggiate didattiche nei meravigliosi boschi del posto, percorsi geologici volti alla scoperta di come si sono formate le rocce e alla ricerca di tracce fossili attraverso l’utilizzo di lenti di ingrandimento, gare di orienteering, visita all’oasi faunistica del cervo sono stati i mezzi con cui i ragazzi sono stati condotti con mano in un viaggio alla scoperta dell’enorme ricchezza di questo territorio. Sono state svolte inoltre attività didattiche per imparare le tecniche di orientamento attraverso l'utilizzo di bussole, carte IGM, GPS, per conoscere il mondo della Protezione Civile, in maniera particolare dell’Antincendio Boschivo (A.I.B.). e utilizzare il modulo per lo spegnimento incendi e le radio ricetrasmittente. Perché il Campo Estivo è qualcosa di più di una semplice vacanza, rappresenta una prima importante esperienza di autonomia, di confronto con gli altri ragazzi, e di conoscenza di un posto incontaminato, diverso da quella che è la realtà cittadina, reso ancora più appetibile dalla guida di animatori preparati. Una proposta di turismo educativo, responsabile e non invasivo per l'ambiente. Un’occasione per entrare in un territorio in punta di piedi, per capire e per arricchirsi, accostandosi alle tradizioni, ai sapori, ai ritmi, alle bellezze e alle difficoltà dei territori e di chi ci vive. Anche quest’anno il Ceas ha visto il sostegno del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese e della Redus della Regione Basilicata nell’ambito dell’Epos “Programma strategico 2010-2013 per l’Educazione e la Promozione della Sostenibilità Ambientale”, per promuovere un tipo di vacanza che non sia fine a se stessa, ma che dia stimoli e voglia di tornare a casa con l’idea che anche i luoghi di vita quotidiani possono diventare sempre più a misura d’uomo e di bambino, con l’impegno di ciascuno. I Campi estivi residenziali 2012 organizzati dal Ceas “Il Vecchio Faggio” rientrano nel programma del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile Nazionale “Anch’io sono la protezione civile”.
San Carlo: effettuato prelievo multi organo di cornee, fegato e reni.
MERCATO DI CAMPAGNA AMICA RIPRENDONO GLI APPUNTAMENTI SETTIMANALI CON IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA A POTENZA
SemaSoS (sentieri marini sostenibili)
Il progetto è curato dai Centri di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità Sns Matera, Bernalda Metaponto e Mafefra di Scanzano Jonico, con la partnership del Camping Village Riva dei Greci e l'Agenzia per l'Energia e l'Ambiente della Provincia di Matera.
SemaSoS è sostenuto dal programma stategico Epos 2010-2013 per l’educazione e la promozione della sostenibilità ambientale del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata e rientra tra i progetti vincitori del bando "Accrescere la fruibilità delle risorse naturali" finanziato dal Po Fesr 2007-2013.
Promuove gesti ed azioni semplici che favoriscano il benessere comune ed assicurino la salvaguardia di un patrimonio ambientale e culturale unico, il pineta, duna e mare del metapontino. Tra gli obiettivi vi è quello di stabilire un corretto ed equilibrato rapporto tra ambiente marino costiero e fruitori: questo equilibrio, oggi, è messo a repentaglio da azioni scorrette e non consapevoli che hanno conseguenze pericolose non solo nell’immediato, ma anche e soprattutto sulla sopravvivenza futura degli spazi naturali.
Ad illustare le attività i responsabili dei Ceas, promotori del progetto, Gianfranco De Mola (Ceas SnS Matera), Prof. Geremia Ninno (Ceas Bernalda Metaponto) e Nicola Florio (Ceas Mafefra). Alla conferenza, interverranno oltre al sindaco padrone di casa Chiruzzi,il dott.Donato Viggiano Direttore Generale del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, il Presidente dell'Agenzia per l'Energia e l'Ambiente della Provincia di Matera, Dott. ssa Giuseppina Costantini ed un referente del Centro di Coordinamento della Redus Basilicata.
Prevista la partecipazione dell'Assessore al Turismo della Provincia di Matera Angelo Garbellano, e gli assessori Arcangelo D'Alessandro e Loredana Durso, rispettivamente con delega all'ambiente ed al turismo nella giunta comunale di Bernalda.Al termine della conferenza ai partecipanti sarà offerto un buffet con qualche prodotto tipico locale.
GIOVANI TALENTI A LEZIONE DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA PRENDE IL VIA LA SUMMER SCHOOL RENA
Si aprirà domenica a Matera la Summer School su buon governo e cittadinanza responsabile promossa da RENA, la rete che vuole fare dell’Italia un Paese a regola d’ARTE: aperto, responsabile, trasparente ed equilibrato. Dal 2 all’8 settembre trenta talenti, selezionati tra più di 110 domande, si ritroveranno presso i locali del nuovo Incubatore di imprese creative Rioni Sassi di Sviluppo Basilicata per affrontare temi come: trasparenza, dati aperti e alfabetizzazione, decisione condivisa e “Wikicrazia”, innovazione, start-up e impresa sociale. Perché il miglioramento della qualità della democrazia e della pubblica amministrazione è nelle mani dei cittadini. Tra i docenti: Alberto Cottica (autore di “Wikicrazia”), Alessandro Fusacchia (Ministero Sviluppo Economico), Annibale D’Elia (Task Force Start-up, MISE), Gianluca Sgueo (Presidenza Consiglio dei Ministri), Fabrizio Pagani (OCSE), Luca De Biase (Il Sole 24 Ore), Paolo Verri (Comitato Matera 2019), Dino Amenduni (Proforma), Ernesto Belisario (Università della Basilicata), Gregorio Arena (Università di Trento), Morena Ragone (Wikitalia), Alex Giordano (Ninjamarketing), Matteo Ciastellardi (Universitat Oberta de Catalunya), Stefano Baia Curioni (Università Bocconi), Davide Gomba (Officine Arduino), Gregorio De Felice (Intesa Sanpaolo). A questo link il programma completo.
La cerimonia di apertura si terrà domenica 2 settembre alle ore 17.30 presso l’Incubatore di imprese creative Rioni Sassi di Sviluppo Basilicata a Matera alla presenza, tra gli altri, di Francesco Luccisano (Presidente RENA), Raffaele Ricciuti (Ceo Sviluppo Basilicata), Salvatore Adduce (Sindaco di Matera), Gregorio De Felice (Chief Economist Banca Intesa), Fabrizio Pagani, (Capo Ufficio Sherpa OCSE), Giuseppe Civati (Consigliere Regione Lombardia) e Andrea Di Benedetto (Presidente CNA Giovani Imprenditori).
La Summer School riunirà persone con profili disciplinari diversi pronte a mettere a sistema le proprie competenze e gli insegnamenti acquisiti nei progetti che scaturiranno dalla sei-giorni per migliorare la comunità. Alla Summer School parteciperanno anche uditori, provenienti dalle Istituzioni locali patrocinanti l’iniziativa. Con questo gesto di apertura, gli organizzatori hanno voluto trasferire alla città e al territorio che ospita la Summer School il patrimonio di conoscenze e di innovazione che le lezioni e il corpo docente porteranno ai partecipanti. L’iniziativa è promossa da RENA con il patrocino di Comune di Matera, Provincia di Matera, Regione Basilicata e Camera di Commercio Industria e Artigianato di Matera e con il supporto di Intesa Sanpaolo e la partnership di Sviluppo Basilicata, Matera Hub, 2InS CLUSTERS, Wikitalia, Saet Group, e in collaborazione una serie di partner locali e sostenitori. Media partner Altratv.tv. Tutti i soci RENA e i docenti sono impegnati a titolo gratuito nella realizzazione della Summer School. Attraverso la piattaforma italiana di crowdfunding Eppela, é possibile entro il 2 settembre dare online il proprio sostegno a questo ambizioso progetto di innovazione sociale. Per i sostenitori, oltre all'accesso ai materiali didattici, anche la possibilità di diventare partner ufficiali RENA e partecipare come uditori alla Summer School. RENA è un’associazione indipendente e plurale, nata dal basso e animata da persone che operano con merito nei diversi settori pubblici e privati, a livello locale, nazionale, europeo e internazionale. RENA punta a fare dell’Italia un Paese a regola d’ARTE (aperto, responsabile, trasparente e equilibrato) operando su quattro aree di intervento: qualità della democrazia, sviluppo delle comunità locali, formazione e talento, innovazione.
BENEDETTO, E’ SEMPRE ALLARME NELL’ARTIGIANATO
“Secondo quanto riferisce l’assessore Viti, sulla base delle risorse inizialmente concordate con il Governo, gli incentivi concessi alle aziende sarebbero stati finalizzati solo a “compensare” le assunzioni già effettuate a partire dal 14 maggio 2011, mentre ora le imprese con sede operativa in Basilicata potranno usufruire dell’incentivo pari al 50 per cento dei costi salariali, per l’assunzione a tempo determinato di quelle categorie più deboli di lavoratori, definiti “svantaggiati” o “molto svantaggiati” dalla normativa comunitaria. Tutto ciò – dice Benedetto – mentre i segnali che continuano ad arrivare dalle organizzazioni professionali di categoria e sindacali vanno in tutt’altra direzione. Nei giorni scorsi è stata lanciata, da tutti i soggetti sociali ed imprenditoriali ad eccezione della Cgil, una nuova proposta denominata Progetto di Comunità sempre con l’obiettivo di favorire la rinascita economica ed occupazionale. A di là degli aspetti formali e delle necessarie e dovute precisazioni per capire qual è il legame tra il nuovo Progetto e quello di Basilicata Obiettivo 2012, è tempo che si passi all’attuazione pratica di tutte quelle misure già contenute nei documenti di “carta” sottoscritti tra Giunta e parti sociali. Non c’è più tempo per gi annunci come quello del piano regionale del lavoro o del disegno di legge di contrasto del lavoro irregolare. E’ una corsa contro il tempo per fare in modo che già in autunno si metta freno a quella moria di piccole e medie imprese, specie del comparto artigiano, prevista da Confartigianato”. Per il consigliere IdV, infine, “micro finanza e micro credito rappresentano gli strumenti di primo piano per incentivare la ripresa soprattutto occupazionale”.
Bolognetti: “In Italia è in atto e da tempo la “rottamazione” dello Stato di diritto e del dettato costituzionale”
Domenico di Sanzo ha voluto definire i Radicali “rottamatori ante litteram”. Nel ringraziarlo per l’attenzione che ha voluto dedicare al mio intervento, mi permetto qualche considerazione sulla visita di Matteo Renzi in Lucania.
Rottamatori “ante litteram”? Non saprei, quello che so è che da sempre i Radicali si battono per affermare il rispetto dello Stato di diritto e del dettato costituzionale, descrivendo un contesto, quello del sessantennio partitocratico di metamorfosi del male. Ho trovato il lessico politico del rottamatore Renzi piuttosto balbettante.
Rottamatori “ante litteram”? No, semplicemente uomini e donne che da 60 anni hanno provato ad elaborare un programma di governo e di riforma vera, reale, di questo paese sul fronte dell’economia, della giustizia, delle istituzioni. All’inizio degli anni ’80 denunciavamo che la tenia partitocratica stava creando i presupposti per la bancarotta delle pubbliche finanze e proponevamo una riforma delle legge elettorale uninominale maggioritaria anglosassone. All’inizio degli anni ’90 stravincemmo un referendum, che poi fu puntualmente tradito dai vari mattarellum, tatarellum e porcellum. Allora un presidente della Repubblica ebbe a dire che quando il popolo decide il parlamento scrive sotto dettatura. Le cose non sono andate esattamente così e lo sappiamo. Questo per non dire di una Corte costituzionale che Marco Pannella ha definito a più riprese la “suprema cupola della mafiosità partitocratica”, che più volte ha bocciato quesiti referendari tradendo le chiare e inequivocabili indicazioni del dettato costituzionale.
I referendum radicali, appunto: un programma di governo e di riforma in un paese in cui - tanto per parlare di illegalità e di “peste italiana” - la scheda referendaria prevista dal legislatore è stata negata per quasi 30 anni.
Rottamatori “ante litteram”? No, semplicemente riformatori, laici, antiproibizionisti, ambientalisti ed ecologisti, federalisti europei, di quelli che propongono un’unione politica e non solo monetaria; di quelli che da decenni dicono che occorre realizzare “gli Stati uniti d’Europa” e una “Comunità della e delle democrazie”.
Rottamatori “ante litteram”? Io mi permetto di suggerire a certi rottamatori locali di stare attenti a non realizzare operazioni meramente gattopardesche, tentando di surfare sull’onda della demagogia e del populismo.
A Matteo Renzi ho posto una domanda chiara sulla rottamazione dello Stato di diritto, della legalità costituzionale e delle Convenzioni internazionali a tutela dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. A Renzi ho chiesto di esprimersi su una proposta che non a caso abbiamo definito “Amnistia per la Repubblica” e sul comportamento omissivo del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Di fatto, il “Rottamatore” ha svicolato e non ha risposto.
Mi sarei aspettato da chi dice di rappresentare il “nuovo che avanza” parole chiare che non ci sono state. La risposta sapeva di vecchio e di dejà vu.
Convergenza? Prendo atto che tra le non molte cose concrete pronunciate da un bravo comunicatore c’erano vecchie proposte ed iniziative radicali come quella per l’abolizione del valore legale del titolo di studio. Prendo altresì atto, che Renzi fino a quando non ho inteso sottolineare questo aspetto, con una domanda che ho dovuto letteralmente estorcere agli organizzatori, si era guardato bene dal pronunciare la parola Radicali. Insomma, un Renzi all’altezza della migliore censura e rimozione di regime, quella che nega a questo paese un dibattito sulla questione giustizia e non solo. Piuttosto singolare per chi dice di essere un innovatore.
Renzi dice che non sempre “vincere” coincide con “CON-VINCERE”. Io dico che si vince davvero solo quando “CON-VINCI”, che sta per vincere con e non contro qualcuno.
Verrebbe da chiedere al sindaco rottamatore del silenzio tombale sulla questione petrolifera, che pure tanto sta facendo discutere in Basilicata. Ma tant’è, l’impressione di trovarsi di fronte ad una operazione di mero marketing elettorale si rafforza dopo averne ascoltato il verbo, i silenzi e le non risposte.
La questione che dovrebbe essere all’ordine del giorno in questo paese è quella dello stato della nostra democrazia, laddove ripeto quello che da tempo con Marco Pannella andiamo affermando: in Italia, e non solo, c’è “democrazia reale”, così come un tempo si parlava di “socialismo reale”.
Al centro del dibattito politico ci dovrebbe essere la questione del reiterato “attentato ai diritti civili e politici dei cittadini italiani” e la negazione dell’einaudiamo diritto a poter conoscere per deliberare, in un paese in cui da troppo tempo le elezioni hanno poco o nulla di democratico e dove per l’ennesima volta ci accingiamo a varare una controriforma elettorale.
Forse Renzi nei prossimi mesi avrà l’opportunità di leggere il nostro dossier “La Peste Italiana” e magari potrà implementare ulteriormente il suo bagaglio con qualche altra storica proposta radicale. C’è da sperare che la metabolizzi e che faccia un’analisi approfondita di quello che è accaduto e accade in Italia, in uno Stato incapace di rispettare la sua propria legalità e dove ci sono temi negati e persone vietate.
Nello stile che non è quello del “dolce stil novo”, ma di chi avverte l’urgenza di una rivoluzione nonviolenta che innovi davvero e profondamente questo paese, chiedo nuovamente a Matteo Renzi di dire parole chiare sulla rottamazione in atto dello stato di diritto e sulla flagranza di reato contro i diritti umani e la Costituzione repubblicana. La questione giustizia è la più grande questione sociale che abbiamo in questo paese e oltre un terzo dei cittadini italiani, nei panni di vittime e imputati, è coinvolto da una bancarotta che ci ha regalato 30 anni di condanne da parte della Corte di giustizia europea(CEDU). Tutto questo si materializza in un Stato dove da tempo registriamo un’amnistia di fatto, clandestina e quasi sempre di classe chiamata prescrizione. Chi davvero vuole cambiare il volto e i connotati dell’italico regime non può prescindere da questo. La nostra proposta, che Marco Pannella ha giustamente definito riforma strutturale e propedeutica ad altre riforme, si chiama AMNISTIA: un’amnistia per una Repubblica che si trova nelle condizioni del delinquente abituale e professionale. In Basilicata, alcuni di coloro che Renzi vorrebbe rottamare(ma lo vuole davvero?), questo lo hanno compreso.
Il ruolo di “Ponzio pilato” certo non si addice al supremo garante del dettato costituzionale, ma nemmeno a chi dice di voler cambiare questa Italia.
Caro Renzi, senza democrazia non ci sono elezioni, ma solo violente finzioni contro i diritti civili e umani. Spero che tu questo possa al più presto comprenderlo, per chiedere magari che venga finalmente consentito che la voce della “comunità penitenziaria” esca fuori dalle catacombe in cui è costretta e che possa esplodere finalmente il dibattito negato sul debito pubblico, sul debito ecologico e sul debito di giustizia.
giovedì 30 agosto 2012
Cerimonia di insediamento del nuovo parroco di Grottole
Presente alla cerimonia l’arcivescovo di Matera – Irsina, Salvatore Ligorio, che affiderà la comunità a don Chiruzzi, alla presenza delle autorità locali, civili e militari, nonché dell’uscente parroco, don Michele Francabandiera, destinato dallo stesso arcivescovo alla parrocchia della Santa Famiglia in Matera, dopo aver lasciato ufficialmente il servizio a Grottole, dopo sette anni, il giorno 19 c.m.
Don Chiruzzi, originario di Bernalda, per la prima volta dopo la sua ordinazione sacerdotale, avvenuta il 26 aprile 2008, assumerà il titolo e l’incarico di parroco, in una comunità, quella grottolese, che ha preparato nel migliore dei modi la sua accoglienza. Dopo la formazione al Seminario Maggiore di Potenza, don Gabriele ha svolto la sua esperienza pastorale prima come diacono e poi come sacerdote nella parrocchia San Giuseppe artigiano in Matera, per poi passare presso la parrocchia Maria Madre della Chiesa nella medesima città. A porgere il benvenuto della popolazione sarà il sindaco, Francesco De Giacomo, a margine della celebrazione religiosa. Dall’obbligo di registrazione negli archivi parrocchiali, introdotto nella chiesa a seguito del Concilio di Trento, don Gabriele diviene il 32° parroco di Grottole.
A cura del
Consiglio Pastorale Parrocchiale
PISTICCI: L'UDC CHIEDE L'AZZERAMENTO DELLA GIUNTA COMUNALE
L’Udc, in qualità di componente della coalizione che ha vinto le elezioni comunali nel maggio 2011 assieme a Forum Democratico e Popolari Uniti, a sostegno dell’attuale Sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, al termine di una riunione degli iscritti nelle sezioni di Pisticci e Marconia, tenutasi il giorno 29 agosto per discutere dell’attuale momento politico-amministrativo, considerato che le richieste più volte pervenute dal partito, allo scopo di ripristinare un fattivo clima di collaborazione fra le diverse componenti della maggioranza e con l’obiettivo di realizzare in maniera condivisa il programma amministrativo, sono state palesemente disattese, deve prendere atto della scarsa disponibilità al dialogo ed al confronto da parte del Sindaco e dei rappresentanti istituzionali di Forum Democratico, che di fatto non consentono di dare seguito ai principi ed alle intese poste a fondamento dell’alleanza politica alla base dell’attuale amministrazione, anzi pongono in essere un’azione discriminatoria nei confronti dell’UdC e dei suoi singoli componenti. E’ significativa, in questo senso, la scelta non concordata e non condivisa di nominare un nuovo assessore, senza nemmeno interpellare gli alleati politici, peraltro alla vigilia di un incontro, chiesto dall’Udc, per rimuovere difficoltà ed incomprensioni allo scopo di rilanciare fattivamente l’azione di governo.
Tutto ciò premesso, l’Udc, nell’interezza del partito, al fine di ripristinare un sereno clima di dialogo, dal quale la coalizione di maggioranza possa uscire rinforzata e pronta a rilanciare la sua attività e risolvere le numerose problematiche che affliggono questa comunità, chiede:
L’azzeramento della Giunta Comunale come punto irrinunciabile dal quale ripartire al fine di riorganizzare percorsi amministrativi virtuosi in maniera corretta, costruttiva e rispettosa degli equilibri politici interni alla coalizione anche alla luce degli accordi pre elettorali finora disattesi
L’avvio di una fase di confronto interno alla maggioranza solo dopo che il Sindaco avrà provveduto ad azzerare il suo esecutivo.
La conseguente costituzione di una delegazione che possa ridiscutere il nuovo assetto dell’esecutivo, nonché stabilire in maniera inequivocabile le regole che dovranno rivitalizzare e rendere concreti i principi dell’alleanza creatasi alla vigilia delle elezioni comunali del 2011 dando così origine ad un nuova fase della pubblica amministrazione che veda tutti i partiti della coalizione, insieme, come Costruttori di Futuro. Questa prerogativa risulta irrealizzabile fino a quando tutte le componenti della maggioranza non saranno coinvolte in prima linea ed in prima persona
Sezione UDC di Pisticci e Marconia
PISTICCI. LATRONICO: un progetto di risanamento e di ricostruzione ambientale, e per di più in un territorio dal fragile equilibrio idrogeologico”
Anche questa calda estate con i tanti roghi che si sono sviluppati in Basilicata, seminando vastissime distruzioni, ripropongono la domanda sulla necessità di potenziare e qualificare il sistema di protezione dagli incendi del vasto patrimonio di risorse forestali della regione, attraverso piani colturali appropriati e sistemi di monitoraggio e di vigilanza più pervasivi e dissuasivi nel caso di episodi dolosi”.
CNA BASILICATA: riaprire i termini dell'Avviso Pubblico per le Imprese di Costruzioni/Ati per la concessione di contributi in conto capitale destinati all’edilizia residenziale pubblica agevolata scaduto il 16 agosto 2012.
La richiesta trova fondamento nel fatto che sia l'apertura dei termini che la scadenza degli stessi sono coincisi con il periodo estivo, periodo nel quale l'attività lavorativa delle imprese inizia ad essere ridotta dalle programmazioni effettuate nel corso dell'anno (godimento ferie, rallentamento dell'attività lavorativa a causa delle pause estive dei propri clienti e fornitori, come pure dalle parziali chiusure degli uffici pubblici demandati al rilascio delle documentazioni da produrre in sede di partecipazione al bando).La riapertura dei termini allo scopo di non inficiare il cronoprogramma già stilato può essere anche nell'ordine di 15/20 giorni.
Segreteria CNA BASILICATA
mercoledì 29 agosto 2012
Salvare Timbuktu per salvare la pace: Appello al Presidente Vito De Filippo
come sai nel dicembre scorso il Partito Radicale - che è anche il tuo e mio Partito - ha eletto segretario l'avvocato del Mali Demba Traoré. Da allora il Mali è tristemente diventato noto per il colpo di stato militare e per il conflitto secessionista del nord, dove ormai il fondamentalismo islamico ha sottomesso persone, cultura e tradizione alla legge del taglione. Oggi Ti scrivo per sottoporre alla Tua attenzione, con urgente richiesta di firma, l'appello lanciato dal Presidente Chirac proprio sul Mali che, partendo proprio dall'emergenza di quel paese, ritiene che occorra lanciare un "vero e proprio piano Marshall per il Sahel. La crisi relativa alla sicurezza maliana purtroppo fa passare in secondo piano la crisi alimentare che tocca l'insieme della regione da ormai tre anni."
Sono passati 30 anni da quando il Partito Radicale mobilitò centinaia tra intellettuali e premi Nobel, oltre che migliaia di legislatori, per porre come prioritaria la lotta contro lo sterminio per fame e guerre in Africa. Anche grazie al nostro, mio, tuo segretario maliano, riteniamo che nel 2012 occorra riprendere il filo di quella mobilitazione transnazionale: l'appello di Chirac ci pare un buon inizio.
Ti chiedo quindi di farci sapere se desideri sottoscrivere l’appello. Spero che la tua voce si unisca alle voci di chi ritiene urgente e prioritario non assistere inerte a quanto si sta consumando in Mali e nel Sahel. Per la vita del diritto e il diritto alla vita, spero che una volta di più dalla nostra Basilicata si levi forte la voce di tutte le istituzioni, a partire dalla Giunta e dal Consiglio regionale, dai nostri sindaci e rappresentanti delle istituzioni tutte. In poche ore l’appello è stato sottoscritto da Alessandro Singetta e Francesco Mollica, dal segretario cittadino del Pd di Latronico Gianluca Mitidieri e dal Sindaco Fausto De Maria, da Don Marcello Cozzi, vicepresidente nazionale di Libera, da Nicola Abbiuso, presidente del Comitato diritto alla salute di Lavello e da Massimo Macchia, vicepresidente della Giunta provinciale di Potenza. Certo di poter contare ancora sul tuo importante sostegno, ti saluto con affetto.
Maurizio Bolognetti
IL TESTO DELL'APPELLO - SALVARE TIMBOUCTOU PER SALVARE LA PACE!
Jacques Chirac, la sua Fondazione, i suoi amici e i vincitori del Premio per la Prevenzione dei conflitti nel 2009 ad oggi si sono mobilitati per salvare Timbouctou, il suo patrimonio culturale e il Mali. Un paese spogliato del suo passato è un paese spogliato del futuro. Nel momento in cui gruppi estremisti stanno distruggendo i mausolei e le moschee di Timbouctou e minacciano i manoscritti conservati in questa città, patrimonio insostituibile dell'Islam e del mondo, è il futuro dell'Africa saheliana ad essere in gioco. E' un progetto totalitario. Un crimine contro l'Africa. Un crimine contro il pensiero. Un crimine contro l'idea stessa di umanità. E' un pericolo globale: è impossibile restare indifferenti perché, se un pugno di estremisti è riuscito ad imporre la propria legge in una regione dagli equilibri fragili, è l'insieme dei paesi del Sahel che può venire a trovarsi in una situazione d'instabilità, con conseguenze funeste anzitutto per le popolazioni locali, e poi per tutti i partners di quel paese, a partire dai paesi confinanti col Mali per finire all'Europa. Oggi la lotta contro il terrorismo e l'estremismo, la lotta per l'umanesimo, la pace, la lotta per la tolleranza e il rispetto, si gioca a Timbouctou. E' urgente agire. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha appena adottato una risoluzione presentata dalla Francia, che esprime sostegno agli sforzi di mediazione messi in campo dall'ECOWAS e dall'Unione Africana per il ripristino dell'ordine costituzionale. E' un primo passo, ma occorre spingersi più lontano. Il Mali non deve essere abbandonato al suo destino. Occorre anzitutto attivare tutte le vie legali per neutralizzare le aspirazioni mortifere degli estremisti.
Bisogna poi lanciare un vero e proprio piano Marshall per il Sahel. La crisi relativa alla sicurezza, purtroppo fa passare in secondo piano la crisi alimentare che tocca l'insieme della regione da ormai tre anni. Queste crisi, al di là dell'urgenza corrente che impone reazioni immediate, appaiono come il preludio di crisi ancora più grandi, dal momento che sappiamo che la popolazione africana dovrebbe raddoppiare di qui al 2050 e rappresentare così il 22% della popolazione mondiale. Gli africani hanno fatto lo sforzo di risolvere le loro crisi del debito al prezzo di sacrifici che popolazioni più avvantaggiate non avrebbero mai consentito. Il continente ha ripreso dopo un decennio con una crescita forte e sostenuta. Assistiamo all'emergere di classi medie istruite e intraprendenti. La gioventù africana porta oggi con sé le speranze di un intero continente. Noi possiamo sia aiutarla a svilupparsi e aiutare il mondo ad impegnarsi finalmente sul cammino di una crescita equa e condivisa, sia deluderla a rischio di ingenti pericoli. L'Africa oggi non chiede la carità ma la giustizia. Facciamo appello alla responsabilità e all'unità della comunità internazionale a fronte di questa crisi, dei paesi tradizionalmente impegnati in Africa come alle potenze emergenti. Il fallimento o la vittoria dell'Africa sarà il fallimento o la nostra vittoria di noi tutti. Se ce ne dimentichiamo oggi, i giovani africani sapranno ricordarcelo domani.
MARCONIA: SUCCESSO, CONSENSI E PARTECIPAZIONE PER IL MAKING ART FESTIVAL
Making Art Festival e Aperitivo Happy SocialArt sono stati gli eventi artistici, musicali e culturali che hanno caratterizzato la programmazione 2012 dell’Associazione “Emanuel 11 e 72”. Varie e interessanti le iniziative allestite presso la villa comunale di Marconia dal 20 al 22 agosto scorso con le performances di artisti e musicisti, mostre e proiezioni di film e documentari. Tra l’altro ha suscitato particolare interesse le conferenze su “Sud e Magia” di Ernesto De Martino tenute da Giuseppe Coniglio e Massimiliano Selvaggi. I due relatori hanno analizzato gli aspetti più salienti dell’opera dell’illustre etnologo, dall’influenza crociana, dal prelogismo di Lèvy-Bruhl al sociologismo di Durkheim, dalla scuola di Vienna di Schmidt al funzionalismo di Malinowski fino all’appendice dell’antropologia statunitense. Particolare impegno egli pose nell’affrontare i problemi interpretativi connessi con i fenomeni di magia, spinto anche da un suo preliminare interesse psicologico. A questa prima fase di ricerche appartengono vari contributi che rivelano interessi per la metapsichica, il magismo e i fenomeni sciamanici. In questo senso il De Martino si dimostrava avviato ad affrontare temi che avrebbero sollecitato crescenti contatti e rapporti con l’etnologia, prendendo le distanze dal crocianesimo e rivalutando il mondo culturale del magismo delle società tradizionali. Particolarmente approfondito l’aspetto del contatto diretto con i contadini di Basilicata e con i problemi del Meridione che egli pose al centro della propria ricerca.
G. C.
Salvare Timbuktu per salvare la pace: Il vicepresidente della Cei Monsignor Agostino Superbo aderisce all’appello.
In queste ore il segretario del Partito Radicale l’avvocato del Mali Dembà Traoré e Marco Pannella sono impegnati a rilanciare l’appello della fondazione Chirac su Timbuktu. Una volta di più Monsignor Agostino Superbo non ha voluto far mancare il suo sostegno e la sua autorevole voce, apponendo la sua firma in calce a questo importante documento. Nel farlo ha voluto ricordare i reiterati appelli di Giovanni Paolo II proprio sul Sahel. Con gioia ho raccolto l’adesione di Monsignor Agostino Superbo e mi sono venute in mente le importanti parole pronunciate dai vescovi lucani e dallo stesso Superbo in occasione della “II marcia per l’Amnistia, la Giustizia e la Libertà”, quando in un bella lettera ebbero a scrivere: “Nella sua quotidiana missione di testimonianza del Vangelo la Chiesa sente che l’impegno per l’amnistia, la giustizia, la libertà rappresenta un fatto che va nella direzione di una possibile e necessaria riconciliazione”. Grazie davvero a Monsignor Superbo. Questo nostro mondo e questo nostro tempo hanno davvero bisogno di riconciliarsi per affermare il diritto alla vita e la vita del diritto. Da qui dobbiamo e possiamo partire per ricalcare il percorso intrapreso trent’anni fa dal Partito Radicale in occasione della battaglia contro lo sterminio per fame nel mondo. Allora, gioverà ricordarlo, il mondo cattolico diede un forte sostegno alla campagna, tanto che nel 1986 Giovanni Paolo II ricevette Marco Pannella ed Emma Bonino a nome del Consiglio direttivo di “Food and Disarmament”.
IL TESTO DELL'APPELLO - SALVARE TIMBOUCTOU PER SALVARE LA PACE!
Jacques Chirac, la sua Fondazione, i suoi amici e i vincitori del Premio per la Prevenzione dei conflitti nel 2009 ad oggi si sono mobilitati per salvare Timbouctou, il suo patrimonio culturale e il Mali.
Un paese spogliato del suo passato è un paese spogliato del futuro. Nel momento in cui gruppi estremisti stanno distruggendo i mausolei e le moschee di Timbouctou e minacciano i manoscritti conservati in questa città, patrimonio insostituibile dell'Islam e del mondo, è il futuro dell'Africa saheliana ad essere in gioco.
E' un progetto totalitario. Un crimine contro l'Africa. Un crimine contro il pensiero. Un crimine contro l'idea stessa di umanità. E' un pericolo globale: è impossibile restare indifferenti perché, se un pugno di estremisti è riuscito ad imporre la propria legge in una regione dagli equilibri fragili, è l'insieme dei paesi del Sahel che può venire a trovarsi in una situazione d'instabilità, con conseguenze funeste anzitutto per le popolazioni locali, e poi per tutti i partners di quel paese, a partire dai paesi confinanti col Mali per finire all'Europa. Oggi la lotta contro il terrorismo e l'estremismo, la lotta per l'umanesimo, la pace, la lotta per la tolleranza e il rispetto, si gioca a Timbouctou.
E' urgente agire.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha appena adottato una risoluzione presentata dalla Francia, che esprime sostegno agli sforzi di mediazione messi in campo dall'ECOWAS e dall'Unione Africana per il ripristino dell'ordine costituzionale. E' un primo passo, ma occorre spingersi più lontano. Il Mali non deve essere abbandonato al suo destino.
Occorre anzitutto attivare tutte le vie legali per neutralizzare le aspirazioni mortifere degli estremisti.
Bisogna poi lanciare un vero e proprio piano Marshall per il Sahel. La crisi relativa alla sicurezza, purtroppo fa passare in secondo piano la crisi alimentare che tocca l'insieme della regione da ormai tre anni.
Queste crisi, al di là dell'urgenza corrente che impone reazioni immediate, appaiono come il preludio di crisi ancora più grandi, dal momento che sappiamo che la popolazione africana dovrebbe raddoppiare di qui al 2050 e rappresentare così il 22% della popolazione mondiale.
Gli africani hanno fatto lo sforzo di risolvere le loro crisi del debito al prezzo di sacrifici che popolazioni più avvantaggiate non avrebbero mai consentito. Il continente ha ripreso dopo un decennio con una crescita forte e sostenuta. Assistiamo all'emergere di classi medie istruite e intraprendenti. La gioventù africana porta oggi con sé le speranze di un intero continente. Noi possiamo sia aiutarla a svilupparsi e aiutare il mondo ad impegnarsi finalmente sul cammino di una crescita equa e condivisa, sia deluderla a rischio di ingenti pericoli. L'Africa oggi non chiede la carità ma la giustizia. Facciamo appello alla responsabilità e all'unità della comunità internazionale a fronte di questa crisi, dei paesi tradizionalmente impegnati in Africa come alle potenze emergenti. Il fallimento o la vittoria dell'Africa sarà il fallimento o la nostra vittoria di noi tutti. Se ce ne dimentichiamo oggi, i giovani africani sapranno ricordarcelo domani.
INCENDIO PISTICCI: SEN. DIGILIO (FLI), IL GOVERNO RIFERISCA
Caso On. E. Letta, Giordano (UGLM): i Lucani meritano rispetto.
Acqua e sprechi a Castellaneta
Già in altre occasioni la Cia ha segnalato tali sprechi; è assurdo che in un momento di grave siccità vengano dissipate risorse idriche che invece potrebbero essere utilizzate per irrigare i campi, tenuto conto l'elevato costo dell'acqua che le aziende agricole sono costrette a pagare. L’acqua è indispensabile per garantire la sicurezza alimentare.
Occorrono fra i duemila e i cinquemila litri d’acqua per produrre il cibo che ognuno di noi mangia in un solo giorno; mentre per tutte le altre attività adoperiamo tra i 2 e i 4 litri. È la Fao (Organizzazione internazionale che si occupa dei problemi dell'alimentazione e dell'agricoltura nel mondo) a darci questi dati che testimoniano quanto la sicurezza alimentare sia legata a doppio filo con la disponibilità di risorse idriche per irrigare i nostri campi. Ed è proprio in questo momento di siccità estrema che la Cia Confederazione Italiana Agricoltori ribadisce la necessità di lavorare seriamente a una rete idrica efficiente, che consenta di gestire al meglio una risorsa così preziosa. Ogni anno lungo le tubature del sistema idrico si perde mediamente più di un litro d’acqua su tre: si tratta di cifre insostenibili, soprattutto in una fase climaticamente critica come questa, in cui siccità e caldo torrido hanno letteralmente “bruciato” alcune colture. Il peggio è che questi periodi critici dal punto di vista climatico stanno diventando la norma e non si può sempre ricorrere a interventi tampone che non affrontano la radice del problema. Basti pensare che in Italia, nell’ultimo decennio, le precipitazioni sono diminuite del 20 per cento al Sud, del 15 per cento al Nord e del 9 per cento al Centro, con il conseguente impoverimento del suolo a fini produttivi. Tutto ciò impone, inoltre, di incentivare la ricerca tecnologica perché si aprano nuove possibilità di coltivazioni resistenti alla siccità. È per questi motivi che la Cia da anni propone la costituzione di una “autorità unica delle acque”, in grado di conciliare l’attenzione all’ambiente con le esigenze di sicurezza alimentare. Risale al 2010 il “decalogo” della Cia nazionale per un’agricoltura ecocompatibile, che scandisce la buona condotta del settore primario in sei obiettivi fondamentali: la riduzione del 15 per cento dell’uso dell’acqua, del 20 per cento dell’impiego di fitofarmaci, del 15 per cento delle lavorazioni superficiali dei terreni, e contemporaneamente, l’aumento del 30 per cento delle produzioni di biomasse, del 15 per cento delle coltivazioni biologiche e del 3 per cento dei rimboschimenti. Alcuni dei principali strumenti per raggiungere questi obiettivi sono la reintroduzione di rotazioni migliorative, l’uso di colture a radice profonda, la diffusione dell’aridocoltura, oltre che la sostituzione del metodo di irrigazione a pioggia con quello a goccia. Dopo queste premesse l'auspicio della Cia è che l'acquedotto, in accordo con gli enti che gestiscono l'irrigazione sul territorio, tramite by-pass, anziché sprecare l'acqua buttandola nella cunetta, la immette nelle condotte per consentirne l'utilizzo a scopo irriguo.
La politica possibile: Agorà Basilicata.
L'incontro si terrà nella p.zza Umberto I di San Giorgio Lucano, venerdì 31 Agosto alle ore 19.30.
ROTONDELLA PRESENTATA LA RACCOLTA DI POESIE E RACCONTI “IL GIOCO DELLE RONDINI” DI ENZO MAURO EDITA DA ARCHIVIA
Al via il viaggio slow “Storie in cammino: itinerari sulle Vie Francigene della Val d’Agri”
Alla buona riuscita dell’evento contribuisce il comune di Sarconi che accoglierà con una degustazione di prodotti tipici i camminatori che faranno tappa nel borgo dei celebri fagioli igp il giorno 2 settembre. I viandanti saranno accompagnati lungo il cammino dalle Guide dell’Associazione Guide Ufficiali del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano e avranno a disposizione un piccolo diario con cenni storici inerenti le tappe del percorso su cui ciascun camminatore avrà la possibilità di appuntare le proprie impressioni: un personalissimo “Diario di viaggio”.
L’iniziativa è aperta anche ai camminatori che vorranno aggregarsi al gruppo per le escursioni giornaliere.
COMUNE DI MONTESCAGLIOSO E PROVINCIA DI MATERA INSIEME PER MIGLIORARE LA FUNZIONALITA’ E LA SICUREZZA’ DELLA S.S. 175
VACANZE PUGLIESI PER VASCO ROSSI
Quest’anno niente Costa Azzurra per Vasco Rossi, che invece ha scelto per le sue vacanze Nova Yardinia Resort a Castellaneta Marina in provincia di Taranto, un’oasi immersa nel verde a pochi passi dal mare. E' qui che quest'inverno ha soggiornato per qualche giorno, è qui che è rimasto così affascinato dall'ospitalità e dalla natura, da volerci tornare per lunghi periodi. Alle 23.15 di lunedì 6 agosto è arrivato “Jack in Pullman”. La Rockstar ha viaggiato con il suo sleeping bus ed è arrivato al Kalidria, centro Spa di Nova Yardinia. Dopo lo staff e le valigie, anche Vasco e sceso dal pullman salutando calorosamente tutti. Ad accompagnarlo il suo telefonino in modalità video che non ha mai spento, quindi aspettatevi un mare di clippini, come quello pubblicato la scorsa notte, dove racconta del suo lunghissimo viaggio. Infatti, nonostante le 12 ore, il Komandante non è sembrato affatto stanco, ha salutato lo staff che era li ad accoglierlo e, in compagnia dei suoi più stretti collaboratori, ha voluto fare una passeggiata, girando quasi tutta la struttura fino alla piscina della Thalasso Spa, per goderne l'aria e respirarne i profumi:“Questo posto ha un’energia fantastica e ispiratrice - ha detto Vasco”, Poi ha cenato (pesce spada e delle verdure al vapore) in compagnia e prima di salire in camera, ha salutato tutti e..Buona notte! Mentre le voci galoppano veloci sulle onde del nostro mare, quello che possiamo certamente dirvi è che Vasco Rossi è molto contento di essere ritornato al Nova Yardinia, dove si fermerà per un po’ di tempo.
Allo stesso modo, tutto lo staff del Resrort, per ringraziare l’artista per aver confermato la sua scelta di trascorrere le vacanze in Puglia, ha pensato di preparare una sorpresa per lui. Non sarà un concerto, ma di questo vi sveleremo il segreto nei prossimi giorni.
CCIAAMT, INCENDI DANNO AL TURISMO
Vasco Rossi Dj Project: dal 24 agosto a disposizione solo su TicketOne i biglietti Grande Festa al Cromie sabato 8 Settembre
La Serata Evento realizzata dal Nova Yardinia Resort, per omaggiare il Vasco Deejay degli anni ’70, oltre alla partecipazione di Tommy Vee e Daddy’s Groove ed altri 8 famosi Deejay italiani, vedrà anche l’intervento di Davide Rossi, giovane attore e figlio della RockStar, che per quella serata sarà alla consolle dell’Area Caffetteria del Cromie.
Solo per gli iscritti al Blasco Fan Club invece, la prevendita inizia oggi e, solo per loro, ci sarà uno spazio riservato, dalle 20.00 alle 22.30, dove, tra le altre cose, potranno assistere all’esibizione della Tribute band, La Combriccola di Vasco, con la partecipazione Del “Gallo” (Claudio Golinelli, bassista storico della band d Vasco).
Come vedete, durante la grande Festa le sorprese non mancheranno. A partire dalle ore 23.30, sulle tre piste della discoteca si ballerà e si assisterà a delle performance esclusive.
Pian piano si scopre il programma di una serata unica nel suo genere, e che vedrà come protagonista Vasco che.. non mancherà di stupirci come al suo solito!
I dati ufficiali:
- la vendita parte alle ore 10.00 del 24 agosto
- la vendita è solo su TicketOne (www.ticketone.it)
- al costo di 50,00 euro
- evento esclusivo solo per 5.000 persone
- apertura cancelli ore 23.00
PISTICCI. DI TRANI: Risposta a lavoratore e sindacalista della Val Basento
Il tema dell'occupazione è da sempre un argomento sensibile, lo è oggi a maggior ragione in considerazione della crisi profonda di un sistema produttivo che da anni mostra le sue crepe. Il lavoro quindi è una delle emergenze dei nostri giorni e rappresenta forse la questione alla quale un sindaco dedica più tempo in virtù del fatto che quotidianamente deve fare i conti con le richieste dei tanti cittadini rimasti fuori dai circuiti produttivi. Molto spesso, però, sull'altare dei livelli occupazionali si sono sacrificati altri principi, altre risorse, ed ogni sforzo purtroppo non è stato sufficiente ad evitare la situazione nella quale versa la Val Basento e molte altre aree industriali in Italia e nel mondo.
È evidente che la questione va molto al di la della sola Val Basento o del semplice rapporto tra ambiente e occupazione. Sarebbe opportuno, in altra sede, valutare nel suo insieme tutte le questioni per individuare degli obiettivi strategici sui quali fondare un rilancio dell'occupazione e dell'economia dell'intera area, riteniamo utile insomma un maggiore approfondimento anche alla luce delle scelte del Governo Nazionale che spesso non aiutano a comprendere, a pianificare, ad agire. A tale proposito guardiamo con favore all’annunciata Conferenza della Regione Basilicata. È comunque nostra convinzione ferma che il mondo della produzione industriale non contrasta con la tutela dell'ambiente, dell'agricoltura, del turismo, della cultura, ecc., sempre che, appunto, ognuno faccia la propria parte ed eviti di ingaggiare guerre anacronistiche a difesa di fortini già persi. Tornando alla lettera del sindacalista, proviamo a dare il nostro contributo alla necessaria chiarezza sui punti in essa richiamati. La Valbasento è Sito di Interesse Nazionale soggetto a bonifica (speriamo presto) certamente grazie all'impegno dei rappresentanti istituzionali lucani, ma soprattutto perché è un'area fortemente inquinata a causa degli interventi industriali di varia natura e non per caratteristica naturale. La bonifica del Sito è dovuta, necessaria ed urgente. Nessuno obietta le misure di prevenzione che interessano i lavoratori dell'area, saremo sempre in prima linea per la tutela della salute, d'altra parte, il sindaco è il primo responsabile del suo Comune per le questioni sanitarie. Ci stupisce che altri lavoratori esposti, sia pure di siti diversi dalla Val Basento, non siano sottoposti ad una necessaria Sorveglianza Sanitaria, a tale proposito dichiariamo la nostra disponibilità ad affiancare i sindacati nel rivendicarlo con tutta l'energia necessaria, nella convinzione che i sindacati lo stiano già facendo. Siamo lieti del fatto che il sindacato abbia chiesto la tutela dei lavoratori esposti all'amianto, si sappia che è il minimo dovuto a quelle persone e che siamo al loro fianco e dei sindacati anche per provare ad individuare altre cause della forte incidenza delle malattie tumorali nella nostra regione e nella nostra zona in particolare. Quotidianamente al Comune di Pisticci giungono segnalazioni (privati cittadini, forze di polizia, enti, ecc.) di depositi abusivi di materiali con sospetta presenza di amianto e di altri tipi di rifiuti speciali. Cospicue risorse sono pertanto destinate ogni anno alla bonifica dei relativi siti. Solo pochi mesi fa, inoltre, si è bonificata una scuola a Marconia nella quale erano state rilevate fibre di amianto. Che il sindacato segnali, al pari di altre organizzazioni e in ossequio ad un lodevole senso civico, la presenza di materiale sospetto alle autorità ci rallegra. Quando il MISE avvierà le azioni di sviluppo nella Valbasento, nell'ambito di una politica di risanamento e tutela dell'ambiente, le accoglieremo e le favoriremo per quelle che sono le nostre possibilità, al momento registriamo che lo stesso ministero ne mortifica le speranze con l'annunciata decisione in merito alla pista Mattei. Qualora invitati, daremo il nostro modesto contributo alla Conferenza per la Val Basento programmata dalla Regione Basilicata sia in termini di idee che organizzativi. Sosterremo tutti gli interventi infrastrutturali del Consorzio Industriale, compresa la caratterizzazione dell'area. Guardiamo con favore i futuri interventi imprenditoriali. Invitiamo il sindacalista a verificare se l'Amministrazione Comunale è stata vicino alle imprese che intendono investire. È evidente che poche decine o poche centinaia di lavoratori (dipende dai riferimenti territoriali che si considerano) non spostano di un millimetro la nostra ferma volontà di tutela di un'intera popolazione qualora si riscontrasse la necessità di interventi forti. Sulla questione occupazione, poniamo uno spunto di riflessione su una aspetto di campanile che esula dal quadro complessivo: l’entità del numero dei lavoratori di Pisticci in quelle imprese che operano, non dimentichiamolo, nel territorio di Pisticci. Sappiamo anche delle difficoltà delle aziende agricole che utilizzano l'acqua del Basento, conosciamo i disagi dei cittadini di Pisticci che vivono nella valle i quali dispongono anch’essi dell'olfatto, così come conosciamo gli effetti negativi, sul comparto del turismo, dell’inquinamento del mare dovuto agli scarichi nel fiume Basento che vi confluiscono lungo l’intero corso. Egregio sindacalista noi vedremmo con favore l'insediamento di mille industrie nella Val Basento al fine di soddisfare tutte le normali aspirazioni occupazionali! Detto questo, è troppo desiderare di lavorare per la massima tutela dell'ambiente? Siamo solo noi a credere che la massima trasparenza, la massima circolazione delle informazioni, rappresenti la migliore garanzia per la popolazione, per i lavoratori che vivono quei luoghi e per le imprese che investono? É bene ricordare inoltre che nel territorio di Pisticci opera un cospicuo numero di lavoratori del turismo. La consistenza occupazionale va aumentando in proporzione al flusso turistico, il quale è strettamente legato alla bellezza e alla salubrità dei nostri luoghi ed ai servizi che riusciamo ad offrire: è troppo chiedere rispetto per quell'ambiente che consente lo sviluppo di quel tipo di indotto e dei suoi livelli occupazionali? Rientra anche questo nei compiti di un sindacato? Ai lavoratori direttamente impegnati nelle strutture turistiche, vanno aggiunti tutti i benefici delle attività commerciali, trasporti, ecc. Che nelle aziende si applichino i CCNL, ci sembra il minimo, che i sindacati ne garantiscano l’attuazione ci sembra doveroso. Esprimiamo qualche dubbio sul fatto che non esistano forme di lavoro nero. La tutela sociale è una conquista della quale usufruiscono anche i lavoratori della Valbasento così come la legge consente anche al comune di Pisticci, al pari di tutti gli altri, di utilizzare nei termini e nei limiti consentiti, i lavoratori in mobilità. Allo stesso modo, il Comune di Pisticci può usufruire ed utilizzare tutte le leggi ed i servizi che lo Stato mette a disposizione degli Enti locali. Ringraziamo il sindacalista per i suggerimenti in merito alla programmazione, alle tecnologie da utilizzare e ai consigli sull'azione politica dell'Amministrazione Comunale. Faremo tesoro delle consolidate certezze espresse. Per chiudere ci piace ricordare gli anni del massimo fulgore della Valbasento, il sindacalista forse non li ha vissuti, quando sembrava che da quell'insediamento industriale, dovesse partire uno sviluppo decisivo per l'intero territorio. Non è stato così! Non siamo in grado di redigere un bilancio tra costi e benefici dell'intero periodo; a naso e a posteriori, crediamo che quel bilancio si chiuderebbe in passivo. I pochi lavoratori rimasti, caro sindacalista (pochi e poco stabili in rapporto all'immane complesso industriale e ai flussi finanziari), ai quali va tutta la nostra stima e l'affetto di cui siamo capaci, loro malgrado, lavorano in un cimitero dell'industria pesante, dove giacciono molte delle speranza di questo territorio. È con amarezza quindi che viviamo, giorno dopo giorno, la decadenza di un modello di sviluppo che è in crisi ovunque, al di la di ogni buona intenzione. È nostra convinzione che bisogna produrre sforzi di idee e mezzi capaci di intercettare ed utilizzare le risorse dei territori. Ma questa è un'altra storia.
Ufficio del Sindaco
RUBINO CORRE AL MUGELLO COME PILOTA BRIDGESTONE
Ha preso parte anche il centauro materano Raffaele Rubino in veste di pilota ufficiale Bridgestone all’ultima gara della “Premiere Cup” svoltasi sul circuito del Mugello durante lo scorso fine settimana. Rubino ha partecipato alla gara come wild card supportato ufficialmente dalla casa giapponese produttrice di pneumatici a bordo di una Bmw S 1000 RR equipaggiata con l’innovativa sospensione OVC (coperta da brevetto) che il pilota sta testando da mesi.
La “Premiere Cup” è un campionato libero utilizzato soprattutto dai piloti del Campionato Italiano Velocità come gara di allenamento in vista della futura stagione agonistica. Nonostante la presenza dei piloti più forti del CIV, Rubino è riuscito a non sfigurare piazzandosi al nono posto dopo una gara combattuta a livelli elevatissimi. Partito dodicesimo è riuscito ad “attaccarsi” al gruppo dei piloti di testa risalendo fino alla settima posizione. Ma a metà gara una caduta davanti a Rubino, con moto finita al centro della pista, ha fatto perdere secondi preziosi al pilota materano che ha chiuso al nono posto. “La scelta di Bridgestone di puntare su di me dopo essermi messo in evidenza nell’omonimo trofeo durante le scorse settimane -afferma Rubino- mi rende orgoglioso. In gara ho potuto provare in anteprima le nuove gomme da pista prodotte dalla Bridgestone confermando l’ottimo livello competitivo raggiunto dalle coperture. Indicazioni positive sono giunte anche dalla sospensione posteriore OVC che sto testando e sviluppando con i tecnici dell’azienda”.
Catastrofe immane per Pisticci
Dopo questo tragico evento, il panorama del nostro territorio muta radicalmente ed è quasi completamente vanificata l’opera di rimboschimento realizzata circa cinquant’anni fa. I danni avrebbero potuto assumere dimensioni ancora più catastrifiche senza l’opera tempestiva di tutti coloro che hanno lavorato ininterrottamente per domare le fiamme. A tutte quelle persone va il ringraziamento dell’intera Amministrazione Comunale.
Ufficio del Sindaco
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