Pur in presenza delle necessarie risorse finanziarie, - sottolinea un comunicato di Confapi - le rigide regole del Patto di Stabilità impongono il differimento dei pagamenti alle imprese che sono ogni giorno di più in affanno, costrette a subire il paradosso di non potere interrompere i lavori in corso per non incorrere nella inadempienza contrattuale, ma di non avere la forza economica di proseguire nei cantieri dove continuano a maturare stati di avanzamento che non vengono pagati.
L’iniziativa della Provincia, all’indomani della firma presso la Regione del Protocollo con le associazioni imprenditoriali sul Patto di Stabilità, mira a dare attuazione al decreto anticrisi sulla certificazione dei crediti verso la pubblica amministrazione e la conseguente anticipazione degli stessi mediante la cessione pro solvendo o pro soluto alle banche.
Il Protocollo siglato in Regione non avrebbe effetto senza l’adesione delle singole banche che, tra l’altro, potrebbero non essere attrarre da una cessione dei crediti pro soluto che darebbe loro minori garanzie di recupero delle somme dalla pubblica amministrazione debitrice.
È fondamentale, inoltre, discutere delle condizioni economiche che le banche applicheranno alle imprese cedenti, le quali sono costrette a pagare interessi elevati (nel caso del pro soluto) per incassare competenze loro spettanti.
Nel 2009 il blocco dei pagamenti arrivò a ottobre, nel 2010 a luglio e quest’anno le erogazioni sono già bloccate. È evidente che per le imprese diventa durissima dovere aspettare l’anno prossimo per incassare le somme maturare quest’anno, con gravi conseguenze di ordine economico e finanziario.
CONFAPI Matera, che già a gennaio aveva chiesto alla Regione di anticipare i tempi per la firma del Protocollo di intesa, - conclude la nota - invita gli istituti di credito a partecipare all’incontro convocato in Provincia per non fare mancare la liquidità al sistema imprenditoriale locale”.
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