RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Gruppo Potenza 2°
Parrocchia Santi Apostoli Pietro e Paolo
Via Enrico Toti n° 123 – 85100 Potenza
Ci risulta, dalla lettura di alcuni quotidiani locali, che il comunicato “Verità nella Serenità per la nostra sorella Elisa”, diramato negli scorsi giorni dal Coordinamento del Laicato Cattolico della città di Potenza, riporti, tra le altre, la firma dell'AGESCI.
Ci rincresce dover smentire la nostra firma.
Sul territorio agiscono vari gruppi che sono cellule a sé, unite dal fatto di utilizzare tutte lo stesso metodo educativo, ma diverse per essere formate da persone diverse, che si danno un Progetto Educativo diverso. Dunque sul territorio, cioè nella nostra città, come in tutte le altre, non esiste l'AGESCI, bensì i gruppi Potenza 1, Potenza 2 e Potenza 3.
Il nostro gruppo, il Potenza 2, non era presente nell'incontro di Coordinamento in cui il suddetto documento è stato stilato e, essendone messo a parte prima della sua pubblicazione, aveva espressamente chiesto al coordinatore Giancarlo Grano di non figurare tra le firme.
Del documento non condividiamo innanzitutto il tono, esasperatamente “cattolico”, che tenta, in modo visibilmente forzato, di dare una lettura quasi mistica della vicenda di Elisa.
Non condividiamo l'intenzione di mettere delle bandiere in mano ad Elisa. Intanto perché rivendicare che è “una di noi”? Come se, qualora non lo fosse stata, non avrebbe meritato alcun ricordo! E poi, non è forse strumentale dirla “una di noi” in questo momento di difficoltà per la chiesa locale, per altro dopo che di questo “noi”, per diciassette anni, non v'è stata traccia?
Pur decisamente contrari alla sconsacrazione della chiesa della Santissima Trinità e concordi nel ritenerla custode anche della “memoria incancellabile di una vittima innocente”, il definirla quale “terribile luogo di morte” non ci sembra “una visione magica, paganeggiante e superstiziosa”, ma solo la cruda realtà.
Infine, rimanendo comunque vicini, come ad amici, ai pastori toccati da questa storia, siamo dell'idea che sia davvero il momento di stare zitti!
Se veramente non si vuole alimentare quella “ridda di voci incontrollate” e si chiede a tutti di evitare “lo sciacallaggio mediatico” e di “spogliarsi di ogni pregiudizio ed ombra di arroganza”, si sappia essere i primi a dare il buon esempio e si faccia silenzio!
Esattamente come in genere si chiede di non candidare persone indagate, allo stesso modo noi non abbiamo l'intenzione di ergerci a scudo di nessuno!
Chiediamo piuttosto che si faccia chiarezza da parte di tutti, ma davvero di tutti!
Confidiamo solo nel lavoro degli inquirenti, ai quali auguriamo la più totale tranquillità nel prosieguo delle indagini, e nella collaborazione di tutti quanti sanno. Tolte queste due categorie, anche Dio è impotente in questa storia!
La Comunità Capi
Gruppo AGESCI Potenza 2
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