POLICORO
La prima edizione della festa dei Comuni và in archivio. La tre giorni che ha caratterizzato le serate in piazza Segni dell’ultimo week-end ha visto la partecipazione di un notevole pubblico alla “Sagra del porcino e della castagna”. A quest’appuntamento gastronomico non hanno fatto mancare il proprio apporto molti Comuni della Lucania: “che ringraziamo –osservano l’assessore comunale all’Agricoltura Saverio Carbone e quello allo Spettacolo Tommaso Siepe- per la collaborazione nell’organizzare un evento di così grande importanza non tanto per i tre giorni in sé, ma quello che può rappresentare una manifestazione di questo tipo in prospettiva. Questo è il trampolino di lancio per un' unione sempre più stretta tra le nostre municipalità che vuole esaltare le tante peculiarità dei nostri territori che sono emerse anche durante la festa di Comuni: non solo gastronomia, ma anche arte, bellezze storiche e cultuali che la nostra regione può vantare che fa il paio con il mare, dunque turismo, e ambiente. Eventi come quest’ ultimo andrebbero incentivati durante tutto l’anno magari in un percorso itinerante tra tutte le località della nostra regione. Solo unendo energie ed idee si può superare il gap che ci separa da altre regioni dove proprio grazie a questi appuntamenti si veicola un messaggio positivo di territori tutti da scoprire e di conseguenza meta di numerose presenze. Noi stiamo lavorando per raggiungere quegli standard organizzativi partendo da una base comune: la collaborazione tra noi amministratori superando anche idee politiche diverse che forse in passato hanno condizionato negativamente la crescita culturale di interi comprensori, e la scelta di Policoro come città battistrada, riconosciuta da tutti i presenti, è il primo segnale positivo verso un’ inversione di tendenza di una mentalità che sta cambiando e mettendo da parte campanilismi che non dovrebbero più esistere. Ora più che mai si sente l’esigenza delle macro aree dettate istituzionalmente non solo dalle Comunità locali, gestione di fondi comunitari (vedi Pois), ma anche per superare le emergenze delle nostre comunità, prima fra tutte quella dell’esclusione sociale, figlia purtroppo di un’emigrazione costante, che penalizza tanti municipi da quello che è il circuito economico meridionale e nazionale tutto. Eppure in conclusione di questa festa dei Comuni siamo fiducioso per il futuro proprio perché abbiamo costatato sul campo la disponibilità di tutti, durante il 9/10/11 ottobre, ad aiutarci reciprocamente per raggiungere obiettivi comuni di rilancio delle nostre aree. In tutte e tre le serate notevole è stata l’affluenza di persone che sono arrivate anche dai paesi limitrofi, segnale confortante per i prossimi appuntamenti che vedranno l’organizzazione di altri eventi durante i prossimi mesi che ci accompagneranno fino alla seconda edizione prevista per il 2010”.
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