Così la "Fides Romana" esorta i Comuni d'Italia ad offrire una lampada votiva presso la Tomba del Poverello pacificatore. L'appello diceva: "Nel giorno sacro della gloria luminosa di Francesco d'Assisi, mentre il mondo cristiano già si appresta a celebrare l'Anno Centenario di Colui che fu definito il più Santo fra gli Italiani, il più italiano fra i santi, "Fides Romana" lancia un appello di concordia e di fede.
Una lampada votiva sulla Tomba di Francesco in una fiamma sola - come sulla Tomba di Dante - dalle cento Città e dai mille e mille Comuni della Patria. L'unità spirituale espressa nel Simbolo, a Ravenna, presso l'urna del Poeta sia espressa così anche ad Assisi presso l'urna del Santo e la trepida luce dell'ulivo si accenda, nell'auspicato giorno centenario, "festa nazionale" d'Italia, a promessa e a cominciamento nuovo nell'ardua perenne fatica. Per felice coincidenza, la realizzazione della lampada avvenne in concomitanza con la proclamazione di San Francesco Patrono Primario d'Italia (1939) voluta da Papa Pio XII.
Nelle vita primigenia dell'ordine, il dono dell'olio, che le regioni offrono al Patrono d'Italia, è segno di gratitudine e stima ma è anche il riconoscimento sul significato delle proposte francescane; la fiamma, rappresenta invece l'amore per Cristo crocifisso.
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