“Credo che ormai ci siano le condizioni per aprire un vero tavolo di autentico dialogo, tale da garantire il futuro del nostro sito produttivo,S.A.T.A., che ha l'effettiva capacità per operare nel settore auto come operatore globale". Lo ha affermato GIORDANO Giuseppe delle UGL Metalmeccanici della Basilicata, riferendosi a ciò che nello stabilimento FIAT di Melfi oggi sta’ accadendo:<
Non c’è ad oggi per la FIAT S.A.T.A. di Melfi una proposta completa e di prospettiva:dopo questi ordini della grande punto,quale futuro avrà lo stabilimento lucano? L’UGL -continua GIORDANO -esprime forte soddisfazione per le richieste della nuova vettura ma nel contempo preoccupazione e rammarico per ciò che avviene in Sata di Melfi.“Alla Fiat SATA,certo è che la situazione venutasi a creare non è colpa dei lavoratori e dei sindacati : abbiamo sempre dato la massima disponibilità a confrontarci sulle richieste della Fiat,ora giunge il momento di ristabilire subito quelle relazioni sindacali che da mesi si sono raffreddati e scomparsi.
“NOI UGL non ne ricaviamo soddisfazione dalle parole della Fiat di trasferire la produzione in SERBIA, ma diciamo di iniziare a trattare con urgenza su un percorso di confronto in cui ci sono ancora aspetti da approfondire necessari per rassicurare i lavoratori”.
“Se siamo di fronte ad una operazione industriale vogliamo essere coinvolti e subito”, ha detto ancora GIORDANO GIUSEPPE DELL’UGL Metalmeccanici della Basilicata rimarcando come “Fiat sta già discutendo con un governo, peccato che sia quello serbo ed è giusto che ne discuta principalmente anche con il governo Italiano”.
Da tempo l’UGL sollecita un tavolo tecnico tra azienda,governo e sindacato perché nel Sud si rischiano chiusure, posti di lavoro e la desertificazione di territori che non hanno altre fonti di reddito. Vogliamo discutere in un clima distensivo chiedendo sin’ora di darci possibilmente dati certi sull’andamento produttivo. Certo è che noi dell’UGL non saremo ad ostacolare il percorso produttivo dello stabilimento S.A.T.A. ma,vogliamo essere partecipi di un percorso condiviso nella risoluzione dei problemi,se essi ci siano,nella convinzione e nella consapevolezza che oggi tutti dobbiamo sforzarci a tutelare il proprio posto di lavoro senza che ne diventi un paradosso inutile ed incomprensibile nel senso che mentre a Melfi c’è lavoro e si rifiuta,altrove non c’è e si cerca:teniamoci stretti la produzione a Melfi.
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