Castellaneta: “No alla droga, No all’alcool, No alla violenza, Sì allo Sport”.
Con questo slogan il Castellaneta Calcio, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Castellaneta, entra nelle scuole della città per una campagna di sensibilizzazione che tenda ed educare i giovanissimi alla cultura dello sport sano, in questo caso il calcio cittadino. A sostenerlo in conferenza stampa a Palazzo di Città, sono stati Giovanni Guida e Nunzio Perrone, rispettivamente presidente e vice presidente dell’A.C.D. Castellaneta, Italo D’Alessandro, sindaco di Castellaneta, Anna Rita D’Ettorre e Alfredo Cellamare, rispettivamente Assessore alla Cultura e Assessore allo Sport di Castellaneta, Giovanni Gugliotti, presidente del Consiglio Comunale di Castellaneta e Walter Rochira, consigliere comunale di Castellaneta. Il calcio è notoriamente lo sport più popolare in Italia e i dirigenti del Castellaneta sono stati facilitati ad entrare nelle scuole per diffondere questo credo; sicuramente ad un’età come quella delle scuole elementari e medie non si pensa ancora lontanamente ad usare droga o alcool ed è per questo che bisogna educare i giovanissimi a valori a loro più vicini, come può essere quello del gioco del calcio; la violenza è naturalmente da condannare già a questa età ma ci vuole un’educazione mirata in tal senso, come appunto farli assistere ad una partita di calcio dove i valori dello sport siano al di sopra di tutto e di tutti. Il Castellaneta Calcio ha promosso una campagna abbonamenti nelle scuole al prezzo simbolico di 1 euro che vedrà i primi risultati già domenica quando ospiterà al De Bellis la compagine del Cellamare 2005 per la terza giornata del campionato di Prima Categoria, in orario serale, con inizio alle ore 19,00. La scelta dell’orario è stata concordata fra le due società in modo tale che gli sportivi possano seguire le gare pomeridiane del campionato di serie A e il posticipo serale senza dover rinunciare a seguire e sostenere la squadra della propria città. La dirigenza del Castellaneta Calcio ha addirittura già proposto ai vertici federali regionali l’adozione di un provvedimento del genere, almeno per quelle squadre che hanno la possibilità di disputare le proprie partite casalinghe con l’ausilio dell’illuminazione artificiale.
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