La Sharka, presente anche in Basilicata, è una malattia delle piante che ha già provocato tanti danni in Emilia Romagna con conseguente abbattimento obbligatorio di migliaia di ettari di drupacee: pesco, albicocco e susino.
Nello scorso anno la sharka si è manifestata in forma epidemica nel Metapontino, dove sono infatti stati segnalati oltre 20 casi (10 campi di nettarine; 3 di pesco a pelo; 5 di albicocco; 4 di selezione) e 18 aziende (3 in agro di Policoro; 8 di Bernalda; 7 di Montescaglioso) hanno dovuto estirpare l’intero impianto.
La sharka si trasmette sostanzialmente attraverso la moltiplicazione vegetativa di piante infette e tramite afidi.
“Il controllo della malattia –afferma Boccarelli- è possibile solo con mezzi preventivi che, essenzialmente, consistono nell’impianto di materiale vivaistico certificato esente da virus e nel monitoraggio scrupoloso dei campi, per la tempestiva individuazione ed eradicazione dei focolai di infezione.
Attraverso questo incontro il Comune di Scanzano si fa promotore con l’Alsia presso gli operatori del settore di un’azione strategica informativa per una più efficace la lotta a questa malattia”.
Il rilevamento dei sintomi sui peschi in fioritura è strategico perché la massa vegetale da osservare è ridotta e le rotture di colore sono abbastanza evidenti. Inoltre, con la conferma dell’infezione mediante una precoce diagnosi di laboratorio, è possibile eliminare le piante infette prima che inizino i voli degli afidi vettori del virus.
Nel seminario saranno mostrati i sintomi fiorali più caratteristici e le indicazioni su cosa fare in caso di sospette infezioni.
Nessun commento:
Posta un commento