E’ trascorso più di un mese (2 febbraio u.s.) dall’incontro tra vertici aziendali e sindacati di categoria: in quell’occasione, l’azienda aveva rappresentato difficoltà di carattere finanziario, legate al calo di commesse Trenitalia, sebbene sempre in quell’incontro l’azienda assumeva precisi impegni sia ad onorare il pagamento delle mensilità arretrate sia a mettere in campo strategie aziendali con cui risollevare le sorti del sito Ferrosud in territorio materano.
A distanza di un mese piuttosto che ricevere rassicurazioni sulla capacità dell’azienda ad onorare gli impegni assunti, i lavoratori e i sindacati vengono posti di fronte ad un dato di fatto che non prelude i miglioramenti sperati ma ingenera sospetti fondati che questo Gruppo stia burlandosi, in maniera davvero irrispettosa, del nostro territorio e dei nostri lavoratori.
L’operazione “Cometi”, salutata naturalmente positivamente dal proponente, come lo erano stati l’orient express e le carrozze bianche, ci appare l’ennesima mossa al ribasso da parte del Gruppo in quanto, ogni volta che si sono esaltate certe prospettive (orient express docet) come la panacea per il miglioramento dello stabilimento Ferrosud di Matera, è giunta puntuale la smentita e la dichiarazione di crisi.
Non accettiamo atteggiamenti ambigui che offendono in primis la dignità dei lavoratori e poi il nostro territorio, già mortificato dalle tante aziende che, incamerati benefici, scappano lasciando ferite insanabili negli operai e nel nostro sistema produttivo.
Il Gruppo Mancini deve giocare a carte scoperte, esser chiaro nelle sue reali intenzioni. Questo stabilimento non può morire a causa di assenza di strategie che devono essere messe in campo realmente e non solo con intenzioni teoriche.
Tra l’altro la “Cometi” appartiene al Bando Matera – Treviso e non ci sembra che abbia onorato le previsioni del Bando. Si tratta di una società di servizi del Gruppo Mancini che non può certo risolvere e risollevare la crisi finanziaria di Ferrosud: per questo a noi i conti non tornano.
IL sindacato condanna sin d’ora eventuali piani di crisi drastica e intima all’azienda di non porre in essere atteggiamenti o azioni distruttivi di questo stabilimento.
Alle Istituzioni chiediamo, ciascuna per la propria parte, di non assistere indifferenti all’ennesimo dramma che la nostra provincia sta vivendo!!
E’ inaccettabile e vergognoso il silenzio assordante delle Istituzioni su vicende che attengono alla vita lavorativa della nostra Città dei Sassi; non si può continuare a non vedere e a non sentire. Matera merita una politica di reazione alla crisi e non di mera accettazione. IL nostro Sindaco ha perso la sua forbita dialettica e sui temi del lavoro preferisce tacere.
Al Presidente De Filippo ricordiamo della nostra richiesta di incontro, per vicenda Ferrosud, formalizzata il due febbraio u.s. e rimasta ancora lì in attesa di riscontro. Sarebbe giunto il tempo della invocata convocazione!!!
Matera, 20.3.2009
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