Qui di seguito l’elenco dei brani contenuti nel cd con rispettive note esplicative.
1 – Matera 2019 insieme (Inno per Matera 2019) 3’29” Vito & Mariano Paternoster (Matera 1957-vivente; Bari 1980-vivente)
Il tema di una vecchia canzone popolare materana (La trikkiesca), allusione ad un festoso evento di seduzione e di corteggiamento unito ad un vago desiderio di riscatto sociale; il tema simbolo dell’unità europea (L’Inno alla Gioia dalla Nona Sinfonia di Beethoven), espressione di un amore universale, di desiderio di libertà e di giustizia, di nobile sentimento panico.
Questi due elementi tematici, dapprima esposti, si fondono in un crescendo rossiniano.
Ecco l’inno per Matera 2019 Insieme. Nasce in estate, nelle menti di due artisti materani, in una gelateria nei Sassi, pensando alla realtà locale, alla sua storia, alle sue speranze inserite in un contesto europeo. Un tentativo giocoso di fondere Sancio Panza e Don Chisciotte.
2 – Squilli d’apertura 2’59”
Raffaele Gervasio (Bari 1910-Roma 1994)
Negli anni ‘60 il Meridione, e la Matera del secondo dopoguerra, dovevano uscire dall’immagine ormai cristallizzata del Cristo si è fermato ad Eboli. La vita culturale si apriva a tutti gli strati sociali. Nel vecchio Municipio nasceva il Conservatorio E. R. Duni: dapprima sotto la guida del grande Nino Rota, come sezione staccata di Bari, successivamente, conseguitane l’autonomia, alla sua direzione fu chiamato Raffaele Gervasio, un grande e celebre musicista (noto al grande pubblico per la musica di Carosello TV e per aver scritto la colonna sonora di uno tra i primi film italiani in Technicolor Carosello Napoletano). Il rapporto tra Gervasio e Matera fu di amore a prima vista. Il maestro elesse la città a sua dimora e qui fu animatore della vita culturale e musicale nella quale i saggi del Conservatorio assumevano un ruolo di rilievo poiché coinvolgevano tutta la comunità. Gli Squilli d’apertura, appositamente scritti per quelle occasioni, erano una ideale chiamata a raccolta per tutta la città.
3 – Dalla sonata IV op.1 in mi min. | Allegro 2’12”
Egidio Romualdo Duni (Matera 1709-Parigi 1775)
Probabilmente fu proprio a Matera che Egidio Romualdo Duni scrisse questa sua Opera 1 (della quale pubblichiamo il primo movimento della Sonata IV in mi min.) prima che il successo lo travolgesse e che lo portasse prima a Bari poi a Parma quindi direttamente a Parigi dove divenne il protagonista della vita musicale parigina. Il padre di Mozart volle incontrarlo nella speranza di trovare in lui qualche aiuto per il figlio Wolfgang.
4 – Monumentum Pro Gesualdo di Venosa | Finale 0’53”
Igor Stravinskij (San Pietroburgo 1882-New York 1971)
Verso la fine degli anni ’60 Igor Stravinskji, in un processo di revisione del suo linguaggio musicale, stimolato da un senso di smarrimento di punti di riferimento, si rivolge al passato e la sua ispirazione trova alimento nel più grande madrigalista del ‘500: il lucano Gesualdo da Venosa. Un ripensamento del linguaggio che guarda a linee asciutte, a tratti forti, marcati e severi.
Di questo suo Monumentum pro Gesualdo pubblichiamo qui l’ultimo minuto di musica.
5 – Tarantella Materana 5’21”
Damiano D’Ambrosio (Montescaglioso 1943-vivente)
La Tarantella è da secoli la danza-simbolo dell’Italia ed in particolare del meridione. Entrata nel grande repertorio del ‘600 e ‘700, oltrefrontiera trasformata in Giga, ha rivissuto grandi successi attraverso Rossini, Mendelssohn, che ne hanno tratto pretesto per colte elaborazioni. A questo filone si è ispirato il compositore materano Damiano D’Ambrosio che, riscoprendo questa antica ed originale Tarantella Materana, ne ha fatto un esempio di maestria compositiva.
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