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venerdì 25 aprile 2014

25 aprile – 69° Anniversario della Liberazione. Discorso del presidente Franco Stella.

Gentili Concittadini, illustri Autorità, Forze di Polizia, Associazioni combattentistiche e d’Arma, questo 69° Anniversario della Liberazione cade in un momento storico importante. Il 25 aprile 1945 i Partigiani, supportati dagli Alleati, entrarono vittoriosi nelle principali città italiane, mettendo fine al tragico periodo di lutti e rovine e dando così il via al processo di liberazione dell'Italia dall'oppressione nazifascista. Qualche anno dopo, dalle idee di democrazia e libertà, è nata la Costituzione Italiana. I profondi cambiamenti che hanno attraversato il nostro Paese in questi anni, complici la crisi e l’evoluzione dei modelli di sviluppo degli altri Paesi nel mondo, ci impongono di ripensare il nostro percorso. Abbiamo bisogno di ritrovare slancio, entusiasmo e unità, perché nel dialogo, che alimenta la democrazia, non dobbiamo perdere di vista quella coesione collante delle scelte importanti. Ed è proprio questo il tempo di quelle scelte, che potranno restituirci un presente dignitoso e una concreta possibilità di futuro. Non ci sono più scuse, la politica deve recuperare coerenza e guardando agli esempi migliori della propria storia, come quello offerto dal ricordo del sacrificio della Resistenza italiana, cominciare a impegnarsi per il bene che sia realmente comune. Molto hanno fatto, in questi tempi di sgomento e ansie profonde, le istituzioni locali che, nonostante le enormi difficoltà a voi tutti note, hanno mantenuto fede all’impegno di vicinanza ai cittadini. Senza mai perdere di vista il ruolo di rappresentanza e di portavoce delle istanze delle comunità, espressione di un mandato popolare chiaro, hanno voluto essere presenti cercando di non far mancare alla solidarietà il gesto concreto. Questa concretezza, il far seguire un’azione a un’attenzione, è un punto centrale di quel percorso che dobbiamo ricostruire. Non è più il tempo delle rassicurazioni, dobbiamo sapere essere all’altezza delle urgenze sociali che affollano i nostri territori e agire. Misure straordinarie per eventi straordinari. Ogni rimando sarà solo una ulteriore sconfitta per la reputazione della politica e un ennesimo affronto alla dignità delle persone. Nel mio ruolo di presidente della Provincia di Matera la giornata odierna assume poi un significato particolare. Alla vigilia dei profondi mutamenti che interesseranno le Amministrazioni provinciali, e ormai prossimo alla scadenza del mandato elettorale, sento il dovere di ringraziare la giunta, il consiglio provinciale, i dirigenti, i dipendenti dell’Ente, tutti i sindaci e coloro che in questi 5 anni sono stati compagni di una esperienza intensa. Nel rispetto della logica della trasparenza, e di quell’atteggiamento schietto che mi appartiene, ho sempre espresso con molta chiarezza una forte perplessità sull’efficacia di questo disegno di svuotamento. Soluzione impropria e assolutamente poco funzionale alle reali esigenze del territorio e della stessa spending review, ho manifestato da subito una contrarietà argomentata da ragioni oggettive e condivise dai più.
Si è voluto avviare il percorso di revisione dell’architettura istituzionale dall’anello che considero, proprio perché in questo tempo ho imparato a conoscerlo in maniera più approfondita, fondamentale nel dialogo tra stato e cittadini. Snodo fondamentale per questioni strategiche, la Provincia sintetizza con efficacia una rappresentanza che non esiste solo “sulla carta” perché, al contrario, fortemente riconosciuta dai rappresentati e segno distintivo di una appartenenza che crea l’identità di una comunità. Incidere sul processo identitario, senza avere chiaro il quadro dell’assetto che dovrà seguire al riordino, fino alla cancellazione definitiva dell’Ente, non ritengo possa essere un segnale incoraggiante per i territori attualmente in balia dell’incerto. Ora, mettendo da parte una riflessione personale che sentivo il dovere di affidarvi e accogliendo l’invito al senso di responsabilità che la giornata di oggi rivolge a noi tutti, memore del sacrificio di quanti non si sono arresi agli eventi infausti che travolsero l’Europa nel periodo della II guerra mondiale, sento di rinnovare il mio impegno al vostro fianco consapevole della necessità di rimanere uniti nell’interesse di quella che rimane una delle più belle province d’Italia.


FRANCO STELLA
Presidente della Provincia di Matera

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