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martedì 23 aprile 2013

25 aprile 2013. 68° anniversario della Liberazione

(...) “Forse non farò cose importanti, ma la storia è fatta di piccoli gesti anonimi, forse domani morirò, magari prima di quel tedesco, ma tutte le cose che farò prima di morire e la mia morte stessa saranno pezzetti di storia, e tutti i pensieri che sto facendo adesso influiscono sulla mia storia di domani, sulla storia di domani del genere umano. Certo io potrei adesso invece di fantasticare come facevo da bambino, studiare mentalmente i particolari dell’attacco, la disposizione delle armi e delle squadre. Ma mi piace troppo continuare a pensare a quegli uomini, a studiarli, a fare delle scoperte su di loro. Cosa faranno «dopo», per esempio? Riconosceranno nell’Italia del dopoguerra qualcosa fatta da loro? Capiranno il sistema che si dovrà usare allora per continuare la nostra lotta, la lunga lotta sempre diversa del riscatto umano? (...)

"Il sentiero dei nidi di ragno", Italo Calvino.





Il prossimo 25 aprile ricorre il sessantottesimo anniversario di una delle pagine più belle della Repubblica: la Liberazione della Nazione Italiana dall’occupazione nazista e la conclusione del ventennio della dittatura fascista. La data scelta, convenzionalmente, per ricordare quello snodo della storia italiana corrisponde al 25 aprile del 1945, giorno nel quale avvenne la liberazione di Milano e Torino, ad opera delle forze partigiane del Comitato di Liberazione Nazionale, alla fine della seconda guerra mondiale. Terminata, quindi, la guerra e la dittatura nazifascista, con la Liberazione si avvia un percorso storico che, col referendum e la contestuale elezione dell’Assemblea Costituente del 2 giugno del 1946, porta alla nascita della Repubblica Italiana e alla stesura della nostra Carta Costituzionale, approvata il 22 dicembre 1947 e promulgata, dall’allora Capo dello Stato Enrico De Nicola. Dal 1° gennaio del 1948 entra in vigore quel gioiello di principi democratici posto alla base della Repubblica, La Costituzione, troppo spesso archiviata come un semplice passaggio storico e ch, invece, tutti dobbiamo sentirci impegnati nel farla vivere ogni giorno. Il 25 aprile, Festa della Liberazione, dalla quale la Carta Costituzionale ne è scaturita, era divenuta Festa Nazionale nel 1946; da allora viene commemorata ovunque con manifestazioni, cortei, convegni durante i quali si ricordano i mesi della resistenza partigiana. L’Amministrazione Comunale di Pisticci, anche quest’anno, renderà omaggio alle donne, agli uomini, alle ragazze e ai ragazzi che, spesso a costo della loro vita, hanno scritto quelle pagine meravigliose della nostra storia che non possono essere dimenticate. Ci piace sottolineare che molti di quei giovani, ragazze e ragazzi, erano studenti delle scuole superiori che con il loro esempio ancora oggi indicano la necessità della passione e dell’impegno civile in difesa della democrazia. Proprio per favorire la partecipazione delle scolaresche, nel tentativo di trasmettere ai più giovani i valori della Resistenza, L’Amministrazione, con l’Assessorato alla Cultura e le Biblioteche Comunali, ha anticipato la commemorazione della Liberazione, a mercoledì 24 aprile. La celebrazione avverrà in un luogo simbolo delle persecuzioni fasciste, Centro Agricolo, già Colonia Confinaria del regime, dove sono transitati molti oppositori della dittatura, alcuni dei quali hanno contribuito a scrivere, da protagonisti, la storia della nascita della nostra democrazia, prima combattendo i nazisti, da partigiani, e poi partecipando ai lavori della Costituente o ricoprendo importanti cariche istituzionali. Per fissare, quindi, nella memoria collettiva, l’azione di quei coraggiosi, si è avviata un’azione di recupero di Centro Agricolo che, dopo l’intitolazione delle vie a varie personalità transitate dal luogo di confino, prevede il compimento del progetto di recupero degli alloggi oltre la riqualificazione dell’intera area. Nella convinzione che le difficoltà attraversate dalla Nazione possano essere superate attraverso un nuovo impeto ideale di partecipazione ai processi democratici, l’intera Amministrazione Comunale, auspica un rinnovato e sempre più forte impegno civile finalizzato ad una nuova “Resistenza”, questa volta al decadimento degli equilibri sociali, da parte dei giovani nella certezza che saranno capaci di emulare quei valorosi che sessantotto anni fa erano loro coetanei. Ufficio del Sindaco

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