In un comunicato stampa del 01 giugno scorso l’on. Latronico, noto parlamentare del centro destra, parlando di beni demaniali propone che anche il Comune di Pisticci possa utilizzare l’ultimo decreto “Mille proroghe”, acquisendo al patrimonio comunale tutti i beni demaniali disponibili che, secondo lo stesso onorevole , costituiscono un importante risorsa per il Comune.
- Il Comune di Pisticci in particolar modo annovera sì una grande estensione di demanio, circa tremila ettari, ma ha, a differenza di quanto dichiarato dall’attento Parlamentare, una natura giuridica completamente diversa e cioè: demanio comunale gravato da usi civici soggetto alla legge fondamentale n°1766/1927, legge ancora in vigore, fondamentale per i relativi procedimenti amministrativi.
La stessa Regione Basilicata, con la l.g. n.° 157/2000 ancora in vigore fino all’approvazione della nuova proposta di Giunta, ha proceduto, anche se timidamente, ad attuare l’istituto della “legittimazione e affrancazione “ di una parte dei beni civici.
- Ci appare veramente strano come l’On. Latronico voglia, in coincidenza con la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale di Pisticci, introdurre un argomento di interesse generale e collettivo che riguarda una superfice di circa duecentocinquantamila (250000) ettari sull’intero territorio Lucano, dimenticandosi che i beni civici per loro natura e per legge appartengono alla comunità e non possono essere trasformati in patrimonio Comunale. Tutt’al più possono essere legittimati e affrancati da tutti i cittadini che su quei beni hanno esercitato un possesso di oltre dieci anni, apportando significative e profonde migliorie al fondo agricolo, indipendentemente dalla natura del rapporto che negli anni si è consolidato tra il possessore e l’ente locale.
Tavolo Verde Basilicata
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