“Chiediamo – è in sintesi la sollecitazione di Sanità Futura - di provvedere almeno al pagamento integrale delle fatture presentate dalle strutture accreditate nel limite massimo della mobilità attiva riferita al 2011 meno il 2% (limite preso a riferimento dalle aziende).

Prosegue intanto la campagna promossa da Sanità Futura “Non siamo un numero” che ha registrato già circa 90mila interazioni attraverso i social e l’iscrizione di 350 cittadini a Sanità Futura. Un’iniziativa - che è anche una battaglia per la trasparenza e il rispetto delle leggi, in nome di tutti, medici, operatori, cittadini e della salute pubblica – che proseguirà in attesa di sapere se il Presidente Pittella e il Dipartimento Salute vorranno tradurre gli impegni assunti nell’incontro di qualche giorno fa con le associazioni delle strutture sanitarie private accreditate, in azioni concretamente riformatrici improntate all’eguaglianza e al diritto di libera scelta dei pazienti.
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