Il 20% del territorio lucano è occupato da aree protette
La Regione Basilicata la prima a dare piena attuazione alla direttiva comunitaria.
La Basilicata non solo scrigno di biodiversità ma buona pratica per quanto concerne l’azione di tutela. E’ quanto emerge dal dossier “Biodiversità Basilicata” realizzato dalla rete dei circoli di Legambiente: Montalbano Jonico, Pisticci, Avigliano, Potenza, Val d’Agri e Servizio di vigilanza ambientale Legambiente Potenza nell’ambito del progetto “Volontari naturalmente in rete 2” sostenuto da Fondazione Con il Sud.
Frutto di un lavoro di monitoraggio sul territorio e di una raccolta dati che ha visto il coinvolgimento volontario di diverse figura professionali, da agronomi forestali a geologi, il dossier è stato presentato a Potenza presso ScamBioLoGiCo, l’ex scalo merci della stazione di Potenza Superiore, recuperato e ristrutturato e presto negozio di prodotti sfusi, a chilometro zero e del commercio equo e solidale oltre che luogo di scambio, incontro e formazione.
Oggetto di studio sono state soprattutto le aree protette della Basilicata che, grazie all’evoluzione normativa a livello nazionale, comunitario ed internazionale, dall’inizio degli anni ’90 a oggi sono notevolmente aumentate.

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