“In questi mesi abbiamo indicato la fragilità strutturale di parti rilevanti del sistema bancario italiano: non solo il problema dei crediti deteriorati, ma anche l'esposizione delle nostre banche rispetto al debito pubblico italiano. Abbiamo sottolineato la necessità di una capillare campagna di informazione a favore dei risparmiatori, perché venissero differenziati gli investimenti, che sono, poi, il risparmio degli italiani. Abbiamo segnalato la necessità di una trattativa serrata e non scontata, anche questa, con le autorità europee, perché l'Italia facesse ricorso al Fondo interbancario di tutela dei depositi – denaro privato, non pubblico – per una iniezione di capitale a favore delle banche sofferenti. Invece, il Governo si è accontentato del «no» europeo, un «no» non discusso. Abbiamo chiesto una migliore preparazione e una diversa tempistica nel passaggio al sistema del bail-in”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Cor) a proposito del dl banche. “Questo decreto-legge si preoccupa di favorire la riscossione dei crediti da parte delle banche, introducendo procedure più veloci che si potranno rilevare potenzialmente letali per le imprese: non crediamo che i risparmiatori saranno contenti nell'apprendere che il criterio di concessione dei risarcimenti dovrà scontare limiti temporali e parametri di reddito. Questo decreto-legge risulta essere uno strumento inadeguato per sostenere le piccole e medie imprese, che non agganciano la ripresa, proprio a causa del sistema creditizio che fatica ad accompagnarla: la imponente liquidità iniettata dalla BCE non si è trasferita nel sistema economico e produttivo del Paese, è rimasta nei forzieri delle banche, o al più ha finanziato l'acquisto di titoli di debito pubblico”.
" Decreto legge in materia di procedure esecutive e concorsuali, nonché a favore degli investitori in banche in liquidazione"
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