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martedì 4 agosto 2015

FEDERPREZIOSI-CONFCOMMERCIO: La gioielleria è un driver fondamentale del nostro terziario

Grazie all’impegno e alla capacità di fare rete dei maestri artigiani e dei commercianti, riuniti soprattutto dalla gran voglia di tramandare l’arte di trasformare le preziose materie prime in gioielli unici e ammirati in tutto il mondo, la gioielleria è un driver fondamentale del nostro terziario, uno dei simboli più importanti del made in Italy. Oggi questa tradizione è nelle abili mani di una nuova generazione di esercenti che hanno deciso di tenere alto il nome dell’ oreficeria lucana, nonostante i venti di crisi che soffiano ancora forti in tutti i settori della nostra economia. E’ il messaggio specifico per un comparto che in provincia di Potenza conta su circa 130 gioiellerie (a cui si aggiungono un’altra cinquantina di negozi di preziosi) che “Moda e Sapori sotto le stelle” ha lanciato con l’evento di giovedì scorso a Potenza insieme allo slogan “comprare in Basilicata conviene anche all’economia locale”.
Federpreziosi, la Federazione Nazionale delle Imprese Orafe Gioielliere Argentiere ed Orologiaie associata a Confcommercio Imprese per l'Italia, ha realizzato un report con indicazioni interessanti per l’intero settore della nostra regione dove complessivamente le aziende in attività sono oltre 300. Negli ultimi due anni (2013-2014) rispetto al biennio procedente (2011-2012) è crollato il livello di fiducia delle imprese del commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria nell’andamento della propria attività, con queste che hanno fatto registrare una significativa riduzione dei ricavi, che soltanto difficilmente potrà essere riassorbita nel prossimo periodo. Il 72% circa delle imprese del settore ha dichiarato che l’andamento della propria attività è peggiorato nell’ultimo biennio, e quasi il 74% ha rilevato nel medesimo periodo la diminuzione dei ricavi, con una intensità media della quale pari a -26%. Aumentano le imprese che ritengono che il 2015 sarà migliore rispetto a quelli bui appena trascorsi, e che anche i ricavi aumenteranno, ma le percentuali delle imprese che sperano in questo senso sono ancora troppo poche: solo l’8,5% delle imprese delle gioiellerie e delle orologerie si aspetta un aumento dei propri ricavi nel 2015. Il dato relativo alla crisi del settore delle gioiellerie e delle orologerie è spaccato a metà tra le imprese di piccole dimensioni (fino a nove addetti) e quelle di dimensioni più grandi (oltre nove addetti). Le prime, più delle altre, hanno avvertito gli effetti della crisi e la riduzione dei ricavi e meno delle imprese di dimensioni più grandi tendono a guardare con fiducia ad una possibile ripresa. Negli ultimi due anni è diminuita sia la cosiddetta clientela “storica” delle imprese (secondo il 77% circa delle imprese), comportando una riduzione dei ricavi in media del 23%, sia la clientela occasionale (secondo il 70% delle imprese), con una diminuzione dei ricavi in volume del 17% in media. La riduzione dei ricavi negli ultimi due anni ha avuto un impatto largo, profondo ed esteso sulle gioiellerie e sulle orologerie della nostra regione: il 20% circa per riassorbire gli effetti della crisi ha dovuto fare leva sul personale, rinunciando a nuove assunzioni quando non interrompendo rapporti di lavoro in essere a tempo indeterminato. Più del 47% delle imprese ha evitato di effettuare investimenti produttivi che aveva in programma, mentre poco meno del 7% ha letteralmente interrotto investimenti in corso. Per Angela Latoracca, amministratore di “Gino Gioielli”, che sul palco di “Moda e Sapori” ha ritirato una targa quale riconoscimento di impegno aziendale che quest’anno festeggia 30 anni di vita, i cambiamenti in atto nella distribuzione commerciale sono sotto gli occhi di tutti: crescente affermazione dei centri commerciali e in seno ad essi della grande distribuzione, forte polarizzazione delle tendenze di vendita sui brands più internazionali ed affermati, e-commerce e proliferare di siti di vendita (indipendenti o legati alle marche) molto aggressivi, affaccio diretto della produzione alla distribuzione attraverso i negozi monomarca. Tutti questi fenomeni, pur con alcune tipicità e attenuazioni, stanno avanzando anche nel nostro mercato della gioielleria, dell'oreficeria e dell'orologeria. Eppure, ciò nonostante, resiste e persiste sul mercato italiano fatto di una rete molto estesa di negozi e di professionisti della distribuzione orafa e orologiera al dettaglio (si contano circa 20.000 unità) che è ancora oggi un forte e imprescindibile riferimento per tanti consumatori. La storia di Gioielli Gino, gestita da quattro fratelli, è significativa dell’evoluzione dell’impresa del settore sul nostro territorio. Nel 1985, a Moliterno, realizziamo il sogno di nostro padre Michele, emigrato giovanissimo, di aprire nel suo paese natale una gioielleria. Nasce cosi Gioielli Gino che come ha come mission quella di offrire un mix di assortimento di prodotto e un visual merchandising al passo con i tempi, oltre al giusto rapporto qualità/prezzo. Regalare preziose emozioni, soddisfare le richieste del cliente, le sue esigenze e ascoltarlo sono sempre state le nostre priorità. Questa mission, ci ha portato nel trentennio successivo all'apertura dei punti vendita di Villa D'Agri, Lauria (City Iper ) e Potenza ( Via Pretoria ) con buoni risultati. Per mantenere un'insegna di successo, oltre alla serietà e alla competenza, l'ingrediente principale è la passione nell'anticipare e nel ricercare sempre le nuove tendenze, incrociando passione, ricerca e gusto italiano. Grazie all’impegno e alla capacità di fare rete dei maestri artigiani e dei commercianti, riuniti soprattutto dalla gran voglia di tramandare l’arte di trasformare le preziose materie prime in gioielli unici e ammirati in tutto il mondo, la gioielleria è un driver fondamentale del nostro terziario, uno dei simboli più importanti del made in Italy. Oggi questa tradizione è nelle abili mani di una nuova generazione di esercenti che hanno deciso di tenere alto il nome dell’ oreficeria lucana, nonostante i venti di crisi che soffiano ancora forti in tutti i settori della nostra economia. E’ il messaggio specifico per un comparto che in provincia di Potenza conta su circa 130 gioiellerie (a cui si aggiungono un’altra cinquantina di negozi di preziosi) che “Moda e Sapori sotto le stelle” ha lanciato con l’evento di giovedì scorso a Potenza insieme allo slogan “comprare in Basilicata conviene anche all’economia locale”. Federpreziosi, la Federazione Nazionale delle Imprese Orafe Gioielliere Argentiere ed Orologiaie associata a Confcommercio Imprese per l'Italia, ha realizzato un report con indicazioni interessanti per l’intero settore della nostra regione dove complessivamente le aziende in attività sono oltre 300. Negli ultimi due anni (2013-2014) rispetto al biennio procedente (2011-2012) è crollato il livello di fiducia delle imprese del commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria nell’andamento della propria attività, con queste che hanno fatto registrare una significativa riduzione dei ricavi, che soltanto difficilmente potrà essere riassorbita nel prossimo periodo. Il 72% circa delle imprese del settore ha dichiarato che l’andamento della propria attività è peggiorato nell’ultimo biennio, e quasi il 74% ha rilevato nel medesimo periodo la diminuzione dei ricavi, con una intensità media della quale pari a -26%. Aumentano le imprese che ritengono che il 2015 sarà migliore rispetto a quelli bui appena trascorsi, e che anche i ricavi aumenteranno, ma le percentuali delle imprese che sperano in questo senso sono ancora troppo poche: solo l’8,5% delle imprese delle gioiellerie e delle orologerie si aspetta un aumento dei propri ricavi nel 2015. Il dato relativo alla crisi del settore delle gioiellerie e delle orologerie è spaccato a metà tra le imprese di piccole dimensioni (fino a nove addetti) e quelle di dimensioni più grandi (oltre nove addetti). Le prime, più delle altre, hanno avvertito gli effetti della crisi e la riduzione dei ricavi e meno delle imprese di dimensioni più grandi tendono a guardare con fiducia ad una possibile ripresa. Negli ultimi due anni è diminuita sia la cosiddetta clientela “storica” delle imprese (secondo il 77% circa delle imprese), comportando una riduzione dei ricavi in media del 23%, sia la clientela occasionale (secondo il 70% delle imprese), con una diminuzione dei ricavi in volume del 17% in media. La riduzione dei ricavi negli ultimi due anni ha avuto un impatto largo, profondo ed esteso sulle gioiellerie e sulle orologerie della nostra regione: il 20% circa per riassorbire gli effetti della crisi ha dovuto fare leva sul personale, rinunciando a nuove assunzioni quando non interrompendo rapporti di lavoro in essere a tempo indeterminato. Più del 47% delle imprese ha evitato di effettuare investimenti produttivi che aveva in programma, mentre poco meno del 7% ha letteralmente interrotto investimenti in corso. Per Angela Latoracca, amministratore di “Gino Gioielli”, che sul palco di “Moda e Sapori” ha ritirato una targa quale riconoscimento di impegno aziendale che quest’anno festeggia 30 anni di vita, i cambiamenti in atto nella distribuzione commerciale sono sotto gli occhi di tutti: crescente affermazione dei centri commerciali e in seno ad essi della grande distribuzione, forte polarizzazione delle tendenze di vendita sui brands più internazionali ed affermati, e-commerce e proliferare di siti di vendita (indipendenti o legati alle marche) molto aggressivi, affaccio diretto della produzione alla distribuzione attraverso i negozi monomarca. Tutti questi fenomeni, pur con alcune tipicità e attenuazioni, stanno avanzando anche nel nostro mercato della gioielleria, dell'oreficeria e dell'orologeria. Eppure, ciò nonostante, resiste e persiste sul mercato italiano fatto di una rete molto estesa di negozi e di professionisti della distribuzione orafa e orologiera al dettaglio (si contano circa 20.000 unità) che è ancora oggi un forte e imprescindibile riferimento per tanti consumatori. La storia di Gioielli Gino, gestita da quattro fratelli, è significativa dell’evoluzione dell’impresa del settore sul nostro territorio. Nel 1985, a Moliterno, realizziamo il sogno di nostro padre Michele, emigrato giovanissimo, di aprire nel suo paese natale una gioielleria. Nasce cosi Gioielli Gino che come ha come mission quella di offrire un mix di assortimento di prodotto e un visual merchandising al passo con i tempi, oltre al giusto rapporto qualità/prezzo. Regalare preziose emozioni, soddisfare le richieste del cliente, le sue esigenze e ascoltarlo sono sempre state le nostre priorità. Questa mission, ci ha portato nel trentennio successivo all'apertura dei punti vendita di Villa D'Agri, Lauria (City Iper ) e Potenza ( Via Pretoria ) con buoni risultati. Per mantenere un'insegna di successo, oltre alla serietà e alla competenza, l'ingrediente principale è la passione nell'anticipare e nel ricercare sempre le nuove tendenze, incrociando passione, ricerca e gusto italiano.

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