E questa è una cosa che non possiamo accettare. Qualsiasi compagine amministrativa ha problemi più o meno importanti ma in questi anni il nostro gruppo, sottolineiamo nella sua interezza, è stato il vero motore delle maggiori azioni messe in campo, fintanto che abbiamo avuto la capacità di rimanere uniti. Quando ci sono divergenze di certo le colpe sono di tutti, ma oggi c'è un concetto di lealtà rispetto al quale non bisogna sottrarsi. L'ultimo consiglio comunale è sintomatico di tutto ciò: l'aut-aut dei consiglieri ai due assessori, lo sentenzia. Un'esperienza comunque assolutamente positiva ma che vede in questo epilogo qualcosa di poco chiaro.
Appare infatti alquanto paradossale ed illogico oggi sentenziare di non condividere il metodo amministrativo dopo che di fatto si è già amministrato per 4 anni! Non saranno sicuramente questi ultimi mesi quelli che segneranno la storia amministrativa della legislatura. Le motivazioni scritte nella nota dei quatto consiglieri comunali, dunque, possono far presagire solo la volontà degli stessi ad avventurarsi in un altro percorso politico alternativo, non molto chiaro e che ricorda tanti e tristi pagine della storia politica della nostra Policoro. Una motivazione scritta in “politichese” e che usando termini come “appoggio esterno”, oggi contribuisce a rendere incomprensibile la politica ai cittadini. Agli stessi cittadini teniamo a dire che noi non siamo cambiati ma siamo per il cambiamento, non siamo affetti da trasformismo politico e per coerenza abbiamo più volte detto al Sindaco Leone che siamo pronti a rimettere le nostre deleghe assessorili. Perché siamo legati ad un'idea e non a una poltrona. Perche' la vera responsabilitá risiede nel condividere fino in fondo il percorso e non lanciarsi a fine corsa magari su altri carri, noi confidiamo in un ripensamento. Domani forse non saremo più sotto la scritta trenta, o forse sì, ma le nostre idee continueranno a vivere e noi con coerenza le porteremo avanti, se i cittadini vorranno, sempre guardando solo al bene della nostra città, così come i risultati di questi quattro anni di lavoro duro.
Massimiliano Padula, Massimiliano Scarcia
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