Ecco perché i firmatari di questa lettera, delegati lucani all’asseblea nazionale del PARTITO DEMOCRATICO, hanno deciso di prendere carta e penna, a nome dei tanti militanti e dirigenti del PD e a nome dei cittadini lucani, per scrivere in merito ad una questione per troppo tempo un po’sottaciuta ma sotto gli occhi di tutti. Abbiamo deciso di farlo, di certo, non di punto in bianco e non senza una piccola dose di rabbia e di sfiducia. Quella stessa sfiducia che ci assale quando taluno non identifica il posto da cui vieni o quando talaltro, colpevolmente, dimentica l’importanza del posto da cui provieni.
Scriviamo da cittadini prima che da dirigenti di partito, da persone che si affacciano alla politica ed al territorio con l’impegno e la dedizione che queste richiedono e con l’animo di chi ha voglia di scommettere tutto quello che ha su quella splendida regione che è la Basilicata. E per fortuna, non siamo i soli.
Ovviamente se abbiamo deciso di farlo è perché riteniamo che si possa entrare nelle dinamiche della politica semplicemente guardando in alto e parlando; perché riteniamo che si possa parlare semplicemente a chi ci rappresenta e perché crediamo che queste nostre parole possano essere di stimolo ad una ormai tanto necessaria quanto non più procrastinabile discussione.
In questi giorni, il Governo si appresta a varare il Piano Nazionale degli Aeroporti, un piano tramite il quale verranno identificati gli aeroporti di interesse nazionale e regionale (in attuazione dell’art 698 del codice della navigazione) e stanziate risorse finanziarie per lo sviluppo delle infrastrutture identificate.
Di aeroporti in Basilicata, se ne parla da tanto troppo tempo. E fin qui , ad onor del vero, se n’è solo parlato.
La speranza con la quale noi tutti guardiamo a questo tema è notevole così come notevole è anche la necessità di noi Lucani (in questo caso parlano per noi i tanti studenti e lavoratori fuorisede) di muoverci all’interno del territorio nazionale con più semplicità e con la stessa semplicità ritornare alla nostra amata Terra. E si badi bene che, a dispetto del numero di abitanti, coloro che per lavoro o studio sono costretti ad andare spesso lontano o a viaggiare frequentemente o peggio ancora tutti i giorni, non sono pochi.
Se da parte nostra la speranza è tanta, per converso invece, registriamo ancora una volta sordità da parte delle Istituzioni Statali e poca, pochissima voglia di credere nella Basilicata tanto quanto le sfide del futuro imporrebbero.
Registriamo quindi e con un decisivo segno negativo, nonostante gli sforzi compiuti in questi anni dalle Istituzioni Regionali al fine di dare sostegno anche economico e credibilità al progetto aeroportuale, l’esclusione della Basilicata dal piano nazionale. Esclusione che determina la continuazione di uno stato di isolamento gravissimo per il Nostro territorio e che impedisce, al tempo stesso, di poter affrontare in modo adeguato l’importante futuro che tutti sperano ci attende.
Di fronte in questi giorni abbiamo un piano nazionale che , a maggior ragione dopo la nomina a Capitale Europea della Cultura per il 2019 di Matera, avrebbe dovuto maggiormente tenere in considerazione il nostro territorio se è vero com’è vero che gli aeroporti di interesse nazionale, a norma di legge, “devono essere identificati con riferimento anche all’importanza strategica del sito”.
C’è forse qualcuno in grado di sostenere che sarebbe strategicamente secondario un aeroporto sito nel centro esatto del Mezzogiorno d’Italia? C’è forse qualcuno in grado di sostenere ragionevolmente l’inutilità di un’opera di questo tipo per una regione completamente sprovvista da tempo di trasporti adeguati ed in attesa ormai da troppo di una scintilla per potere esplodere? C’è qualcuno in grado di sostenere che di fronte ad una sfida come quella di Matera 2019, il territorio Lucano sia un territorio non strategico per il futuro?
Noi, onestamente, crediamo proprio di no.
Per questo, vogliamo credere che, nell’attuazione degli obiettivi strategici che il nostro Paese intende raggiungere nei prossimi anni, parte integrante sia proprio la Basilicata, se è vero com’è vero che questa Terra così tanto dona e donerà, in termini di acqua e petrolio (e non senza dolore), all’intero sviluppo nazionale.
Ed è inoltre impossibile non vedere quanto inadeguata ad un evento così importante come la presenza di una Capitale Europea della Cultura, sia la risposta di negare alla stessa terra che quell’importante evento ospiterà, un’infrastruttura importantissima e vitale che potrebbe anzi inserirsi in maniera a dir poco armoniosa all’interno del Mezzogiorno ed inciderne pesantemente gli sviluppi futuri.
E allora si comprende come il problema trascenda i singoli confini della dimenticata Basilicata per inserirsi in un disegno di insieme del Sud Italia tutto, nell’ottica di una futura esplosione non solo del metapontino e della Basilicata ma dell’intero meridione. Non potrebbe essere altrimenti se davvero riteniamo di poter rilanciare adeguatamente il Sud e il Paese, aumentando benessere e PIL proprio grazie ad una rinascita del Meridione.
Probabilmente, di quella storiella da cui iniziava questa nostra lettera, a voi tutti ed a noi resterà un timido ricordo, forse quello di un sorriso abbozzato di fronte allo sguardo interrogativo di chi non ha saputo identificarci con la nostra terra. Ma con tutto il cuore, non vorremmo mai la stessa profonda delusione di sentirsi piccoli possa essere in futuro vissuta e provata dai nostri figli e da altri Lucani.
Conseguentemente a quanto detto nel presente documento, riteniamo fondamentale la presenza sul nostro territorio di un’aviosuperficie di interesse nazionale, in attuazione dell’art 3 comma II della nostra Costituzione che impone alla Repubblica “di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese” e specie considerata la nomina a Capitale Europea della Cultura 2019 di Matera.
Per gli stessi motivi chiediamo al Governo presieduto dal nostro SegretarioNazionale del Partito Democratico, Matteo Renzi, ai membri del Partito Democratico tutti ed in particolare ai componenti a lavoro in commissione trasporti, nonché all’assessore regionale ai trasporti e alle infrastrutture per la Regione Basilicata Dott. Aldo Berlinguer ed alle istituzioni regionali tutte, di adoperarsi affinché questo pericoloso stato di isolamento non si protragga oltre.
Non perdiamo l’ultimo aereo! Diamo a questa terra carburante affinché essa possa volare esattamente come merita.
I Delegati all’Assemblea Nazionale PD
Andrea Casarano
Mirna Mastronardi
Raffaella Piarulli

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