Quando c'è la volontà di fare, gli intoppi si superano in sinergia. Ed, invece, per certi versi - continuano Angelo Filomena ed i suoi collaboratori - ci siamo sentiti abbandonati, fermo restando, il contributo, sia pure irrisorio, che, per l'organizzazione, il Comune ha erogato, così come fatto con altri eventi del periodo››. Tra l'altro, a vanificare il lavoro dell'intero staff del Presepe Vivente nel centro storico, hanno contribuito alcuni balordi, che, nella notte tra il 22 e 23 dicembre, hanno distrutto molte delle capanne in vimini, paglia e legno, che erano rimaste nella "Schiavonia", per la serata del 30 dicembre. Pali in legno o di vite divelti, piani di appoggio spezzati: un lavoro di intere settimane andato in fumo. Qualcuno, anche su facebook, ha voluto attribuirne la responsabilità al vento. Peccato, però, che, in quelle serate, a parte il freddo, almeno le condizioni climatiche sono state clementi.
Diverse le postazioni, che definiranno un percorso decisamente più ampio, rispetto allo scorso anno, in grado di coinvolgere il centro storico nella sua quasi totalità. Dal fabbro all’arrotino, dal pescatore al venditore di zucche, dal falegname al pastore, dal calzolaio al cestaio, dalle brave massaie, alle prese con pettole e ciambelle fritte, sino alla capanna della Natività. Per info, 331.9906681.
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