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mercoledì 10 dicembre 2014

Incontro in Regione con lavoratori area industriale Pisticci

Si è svolto questo pomeriggio in Regione, su richiesta dei lavoratori della società Tecnoparco e dell’area industriale di Pisticci, preoccupati per le prospettive lavorative conseguenti sia alla crisi generale che alla situazione particolare dell’impianto in seguito alla vicenda reflui petroliferi e fermo del traffico di autobotti per un mese, un incontro al quale hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Marcello Pittella, l’assessore all’Ambiente Aldo Berlinguer, i consiglieri regionali Roberto Cifarelli, Achille Spada e Vito Giuzio, una delegazione di lavoratori e i rappresentanti sindacali di categoria. Il presidente Pittella e l’assessore Berlinguer hanno ribadito quanto emerso al termine dell’incontro dello scorso 25 novembre e, in particolare, che i dati di Arpab sulla paventata radioattività naturale delle acque di strato (interpellati anche Ispra, Istituto Superiore di Sanità e Unibas che confermano la correttezza della metodologia usata) sono rassicuranti: non emergono rischi per salute e ambiente; tuttavia – per consentire il completamento delle analisi ambientali e mitigare ulteriormente le preoccupazioni dei cittadini – Tecnoparco ha sospeso per un mese lo smaltimento dei reflui della val d’agri nel proprio stabilimento. Gli esiti definitivi – hanno spiegato Pittella e Berlinguer – arriveranno nei prossimi giorni. Se questi confermeranno l’assenza di rischi per la salute e l’ambiente, le attività di Tecnoparco riprenderanno regolarmente, unitamente alle azioni di monitoraggio continuo con il coinvolgimento dei lavoratori e degli altri soggetti protagonisti. Il presidente Pittella ha sottolineato che l’azione e le decisioni della Regione si basano esclusivamente, senza condizionamenti di sorta, sulle risultanze delle indagini, rigorose e scientifiche, così come dimostra la decisione odierna adottata per l’impianto Fenice di San Nicola di Melfi. Berlinguer ha affermato che per ristabilire il rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini, in tema di ambiente e salute, bisognerà potenziare la comunicazione e l’informazione costante dei dati di monitoraggio come, peraltro, l’Arpab sta già facendo.

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