Nel banchetto allestito davanti alla sede potentina di Bankitalia la Fiba Cisl fa il pieno di firme per tagliare gli stipendi ai top manager. Macchia (Fiba):
"Il conto deve pagarlo chi ha
prodotto la crisi non i lavoratori".
"L'adesione allo sciopero è stata ampia e partecipata. I lavoratori bancari hanno lanciato un segnale inequivocabile: il conto della crisi lo deve pagare chi la crisi l'ha prodotta, cioè i banchieri super pagati, non chi l'ha subita". Così il segretario generale della Fiba Cisl Basilicata, Gennarino Macchia, commenta lo sciopero dei lavoratori del credito che si è tenuto oggi in tutta Italia e che ha registrato percentuali di adesione superiori al novanta per cento. A Potenza il banchetto organizzato dalla Fiba per la raccolta forme in calce alla proposta di legge popolare che taglia stipendi e benefit ai top manager ha registrato un ottimo riscontro. Circa duecento le firme raccolte in poche ore e piena condivisione da parte dei lavoratori e dei cittadini della proposta. "Le persone hanno mostrato interesse e hanno firmato ben volentieri - continua Macchia - segno che c'è consapevolezza dei problemi e delle responsabilità ma anche delle soluzioni. Il messaggio è chiaro: chi ha creato il disastro deve assumersi le proprie responsabilità".