Patrocinata dal Comitato Matera 2019, la mostra “Pop Action. La scatola segreta” si configura come un racconto corale alla scoperta dei misteri interiori che si celano negli occhi e nelle espressioni dei protagonisti dello star system, in quegli sguardi la cui estrema espressività ricercata dall'artista alimenta un dialogo inarrestabile e reale tra il personaggio ritratto e chi si pone davanti alle tele del Morina. Sono 30 le opere in catalogo che fino a domenica 8 settembre (dalle 9.00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 22:00) potranno essere ammirate in una location sui generis, lo spazio espositivo di uno storico negozio di arredamento, individuato per la sua atipicità, quasi a voler disegnare un filo di coerenza con la scelta fatta in passato di non frequentare le stanze ufficiali delle Accademie. Davide Morina, siciliano d'origine e lucano d'adozione, è autodidatta perché l'istintualità con cui approccia alla pittura mal si concilia con le regole e le prassi dell'insegnamento. “Svuotavo barattoli di colore, blu, giallo, rosso, bianco e verde, colori che rimanevano sospesi nell'aria, fino a respirarli e riempirmene il petto per poi esplodere e dipingere il grigio pallido del vetro che sto fissando. Svuotavo i colori perché i colori legano, miscelano razze ed emozioni”. Acrilici, smalti, pastelli ad olio e carboncino supportano un lessico creativo che si ispira all'Espressionismo originario e all'Action painting di Pollock, con una vena Pop non facilmente individuabile ma sicuramente presente. “Con gli interventi che appaiono più vicini a tali tendenze, Morina costruisce intorno al nucleo centrale ritrattistico di ogni opera, un'area di contorno: un campo in cui, come su di un fondale, confluiscono i segni di quella pittura nella quale – per dirla con Gillo Dorfles – è assente ogni precisa volontà compositiva strutturale”, precisa il critico d'arte Franco Corrado che parla di “ritrattismo mai fine a se stesso (…), supportato da una forte impronta disegnativa” che lascia spazio, però, a “personali capacità interpretative”.
Obama, Benigni, Einstein, Sofia Loren, Bob Dylan, Amy Winehouse, Stevie Wonder, Mick Jagger, Michael Jackson, Jim Morrison, Mike Tyson - ma anche un Gesù dallo sguardo penetrante - costituiscono l'umanità patinata e spesso tormentata con cui il pittore disegna il ritratto di un secolo, il Novecento, che torna prepotente con le sue icone colorate a riaffermare, nell'epoca della virtualità spinta, il potere della fisicità e dell'azione. La mostra “Pop-Action. La scatola segreta”, a cura di Ilenia Orlando, è realizzata con il contributo della Presidenza del Consiglio Regionale e del Dipartimento Formazione e Cultura della Regione Basilicata, oltre che dalla Provincia di Matera. L'evento è patrocinato dalla Presidenza della Giunta Regionale e dal Dipartimento Attività Produttive della Regione Basilicata, dall'Apt lucana e dalle Biblioteche comunali di Pisticci. In catalogo, oltre al testo critico di Franco Corrado, anche le testimonianze del pittore e scultore bernaldese Salvatore Sebaste e del professore e storico materano Giovanni Caserta.
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