Lettera aperta
Siamo un gruppo di cittadini di Craco in rappresentanza della quasi totalità dell’intera comunità, giunti ormai al termine di una lenta agonia causata dall’isolamento dovuto al crollo del ponte sulla strada provinciale ex SS 176.
Purtroppo, riteniamo di porre alla Vs. attenzione, una grave situazione di stallo che rispecchia quella che si avvertiva durante l’utilizzo della maledetta bretella provvisoria prima dell’evento luttuoso, allorquando si bypassava il ponte crollato senza reclamare ad alta voce altri sacrosanti diritti.
Identico stallo si avverte oggi, forse perché i cittadini animati dalla disperazione, scoprono autonomamente percorsi alternativi (tratturi, guadi, pertugi di ogni genere, etc), con la diabolica consapevolezza del rischio di non fare ritorno a casa. La disperazione che i cittadini di Craco vivono da così lungo tempo va attribuita ai cosiddetti Decisori, a coloro che non hanno voluto o saputo cogliere le conseguenze del grave disagio dell’isolamento, ma hanno preferito rifugiarsi nelle pastoie della burocrazia e recepire le suggestioni dei loro collaboratori che dopo il tragico incidente lungo la bretella hanno tirato in ballo la questione di “assunzione di responsabilità”, tralasciando di fatto la risoluzione del problema. Purtroppo i fatti hanno dimostrato che dopo circa tre mesi dalla chiusura della bretella provvisoria, anziché di fare un passo avanti ne sono stati fatti tre indietro, con la chiusura dell’intero tratto di strada dall’abitato di Craco Peschiera a Pozzitello, sentenziando in tale modo la fine di Craco-Peschiera ossia “paese fantasma 2”. Vale la pena rammentare che in data 28 agosto 2013,il TG3 Basilicata mostrava le immagini di un incontro tenutosi presso la prefettura di Matera,in cui si trattava l'argomento della strada SS 176,che con la presenza di S.E. il Prefetto i cittadini speravano si potesse arrivare alla soluzione dell’annosa questione. Successivamente e precisamente in data 29 ottobre in un incontro pubblico tenutosi presso la sede municipale di Craco, il Presidente della Provincia di Matera, Dr. Stella dopo aver illustrato i risultati delle indagini e studi effettuati dall’UNIBAS, aveva rassicurato i cittadini di Craco che entro 40 giorni sarebbero stati completati i lavori di consolidamento del ponte Cavone e la ricostruzione del ponte crollato con una struttura prefabbricata da installarsi a cura del genio militare. Nostro malgrado prendiamo atto che ad oggi di concreto si è visto il nulla, tranne un misero cartello di cantiere installato venerdì 15/11/2013 presso il ponte crollato, riportante gli estremi dei lavori da eseguire in altri due ponticelli per l’importo di circa 21mila euro con un tempo di esecuzione di giorni 45 in barba all’urgenza ed alle aspettative dei cittadini. Pertanto, dopo la inadeguatezza e l’inefficacia nel fronteggiare le emergenze, dimostrate delle istituzioni locali (Regione, Provincia, Comuni, etc.) si CHIEDE a S.E. il Prefetto, quale autorità di Governo, di intervenire con determinazione e con estrema urgenza a sensibilizzare chi di dovere ad agire con i fatti concreti, al fine di evitare che a breve si possano celebrare altri funerali con riti di cordoglio da ogni dove, dovuti purtroppo alla disperazione dei cittadini costretti alla ricerca di percorsi alternativi sicuramente molto più pericolosi della bretella provvisoria a suo tempo individuata.
Il gruppo spontaneo dei cittadini di Craco
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