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mercoledì 20 giugno 2012

A PROPOSITO DI PANE E POLEMICHE....

In questi giorni è scoppiata in città la polemica su alcune dichiarazioni dello chef-conduttore Gianfranco Vissani che, in occasione della meravigliosa e ben riuscita manifestazione “Premio Olivarum 2012” ha contestato i riferimenti alla “Dieta Mediterranea” ma, ancora più grave nella città del Pane di Matera (volutamente con la P maiuscola), ha richiamato all'attenzione il Pane di Altamura DOP, ricordandone pregi, visibilità, maggiore impatto sul mercato.
Sinceramente non ci appassiona una discussione che rischia di diventare fortemente campanilistica, soprattutto contrapponendo due prodotti che appartengono alla storia del territorio murgiano che è stato, è e resterà, l'areale dove si produce uno dei migliori pani al mondo. Personalmente ho avuto già modo di confrontarmi sul tema, con Vissani, in occasione di una importante manifestazione organizzata, a Roma, dal noto giornalista Luigi Cremona.
In quei giorni Vissani mi avvicinò, mentre spostavo una spettacolare forma da 5kg di Pane di Matera, rimproverandovi per aver “copiato” il Pane di Altamura e chiedendomene il perchè.
In quella occasione lo invitai a Matera per potergli raccontare la complessa vicenda di un prodotto che fa parte della cultura e della storia di un luogo millenario, quale è la Città dei Sassi. Compresi, in quella occasione, che anche Vissani, come il sottoscritto e tanti altri, fosse “ignorante” in materia, perché ignorava la storia e le origini di un prodotto antico che non è stato inventato o brevettato come se si trattasse di una volgare bibita moderna.
Il Pane (sempre con la P maiuscola), la sua forma e la sua sostanza, sono il frutto di prove, tentativi, esperimenti quotidiani nelle case e nella storia di migliaia di massaie e contadini che avevano bisogno di un prodotto sano e nutriente, sostanzioso e che durasse nel tempo, per il maggior tempo possibile, perché di sprechi e di produzioni quotidiane si doveva fare a meno.
È evidente che il Consorzio del Pane di Matera IGP ha iniziato in ritardo, rispetto ai cugini altamurani, nel promuovere commercialmente un prodotto che fa parte della nostra cultura e della nostra storia.
È altrettanto evidente, però, che nessun ritardo o produzione ridotta, può stare a significare che si tratti di un prodotto “minore”: quando si parla di Pane (sempre con la P maiuscola) bisogna assaggiare, degustare, verificare la durabilità nel tempo, confrontare e poi esprimere giudizi.
Questi ultimi, però, sono e resteranno sempre soggettivi; a qualcuno può piacere più un prodotto, a molti altri (e posso testimoniarlo con esempi concreti) è capitato di preferire il Pane di Matera IGP.
Per cui lasciamo volentieri a Vissani il ruolo di ambasciatore di altri pani (cosa che, peraltro, ha sempre fatto negli anni passati) mentre noi ci accontenteremo di continuare a garantire la migliore produzione possibile, utilizzando il 100% delle semole rimacinate di grano duro lucano, di cui il 30% dello storico grano duro Senatore Cappelli.
Ci accontenteremo di continuare a “coccolare” il nostro lievito madre, e ad aspettare che, lentamente, contribuisca a rendere buono il nostro Pane, senza mettergli fretta, senza il bisogno di diventare produttori industriali, spesse volte a discapito della qualità.
Ci accontenteremo di essere sempre invitati (e presenti) ad eventi, iniziative, manifestazioni alla presenza di chef rinomati ed esperti di settore e sempre, negli ultimi due anni, da soli, con l'onere e l'onore di rappresentare tutti i produttori di Pane (con la P maiuscola) italiani.
Ci accontenteremo di avere il rispetto e l'affetto dei materani ma anche di quei tanti italiani che ci riconoscono cuore e passione, pur difettando di capacità commerciali che, per dirla tutta, non sono mai state il pezzo forte dei lucani.
Ci accontenteremo di avviare, come abbiamo fatto e stiamo facendo, una nuova stagione produttiva, con una linea di articoli fortemente legati alla nostra terra, sotto l'unico marchio “Vero Lucano” per provare a riscoprire la tradizione della produzione di prodotti da forno ottenuti esclusivamente da semole rimacinate di grano duro lucano, anche per sostenere i nostri agricoltori cerealicoli.
Siamo gente semplice e ci accontentiamo: ci basta sapere che stiamo producendo il meglio possibile, a prescindere dal fatto che alcuni (Vissani compreso) siano consapevoli di questo. A noi basta poco, sapendo che abbiamo la responsabilità di rappresentare una città ed una regione e che ogni nostro singolo prodotto deve farsi ambasciatore di una terra che ha tanta storia e qualità.
Siamo contenti che sia uscita questa “polemica” e siamo grati al Presidente della Camera di Commercio di Matera, Angelo Tortorelli, che ha riconosciuto il merito del nostro lavoro, così come siamo grati all'Assessore Regionale Rosa Mastrosimone che, con il grande lavoro dell'Ufficio Agro-marketing regionale, ha messo in piedi una meravigliosa occasione per promuovere la qualità agroalimentare lucana, dai migliori oli extravergini di oliva ai prodotti da forno, Pane di Matera IGP in testa.
Siamo grati anche all'Associazione Regionale Cuochi Lucani, che ha imbandito interessanti ricette, comprese le friselle (anche quelle prodotte solo con il 100% di grano duro lucano), nelle quali sono stati valorizzati al massimo tutti i prodotti lucani. Noi continueremo a impegnarci per il territorio, alle istituzioni chiediamo di continuare a sostenerci, perchè stiamo lavorando per tutti.

Il Direttore del Consorzio
Giovanni Schiuma

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